Home AuthorAngelo Capasso Aspettando il vento – Quando il fumetto ha il BeccoGiallo

Aspettando il vento – Quando il fumetto ha il BeccoGiallo

di Angelo Capasso

Per molte persone non c’è un momento preciso che decreta il passaggio dall’infanzia all’età adulta. Per loro avviene gradualmente oppure semplicemente lo dimenticano, rimuovendolo insieme a tutte quelle ingenuità che li caratterizzavano come bambini. Per pochi altri, invece, il passaggio è netto, come il taglio di una cesoia, come la fine di un capitolo, e viene ricordato per il resto della vita, come un evento che ha lasciato un segno indelebile e li ha definiti. Il giovane protagonista di Aspettando il vento appartiene alla ristretta e fortunata cerchia di uomini che serberanno per sempre il ricordo del momento in cui, dopo aver pazientemente atteso che spirasse il vento giusto, hanno potuto spiccare il volo nel mondo degli adulti.

aspettando-il-vento-dettaglioSpiccare il volo”: espressione che si adatta perfettamente alla metafora della crescita, del salto dalla fanciullezza alla maturità. Sarà, probabilmente, stato uno tra i motivi che ha ispirato Francesco Niccolini e Luigi D’Elia nella scelta dell’ornitologia come allegoria della passione che accomuna Arturo, Andrea e Caterina, i tre fanciulli protagonisti di questo adattamento, illustrato da Simone Cortesi, di una storia che nasce come pièce teatrale, ma che si è prestata senza difficoltà a diventare un graphic novel. Un altro motivo è sicuramente il legame con la fauna predominante nell’ambientazione, visto che la vicenda si svolge tra la provincia pugliese di Serranova e la meravigliosa riserva naturale di Torre Guaceto, habitat estivo di numerose specie di uccelli migratori che, tra acquitrini e fitti canneti, regalano al fortunato spettatore uno scenario incantato di rara bellezza.

Questo inconsueto esperimento di tras-migrazione dal teatro al fumetto ci viene presentato come una fiaba per il sud, ma la trama e i toni sono tipici di un racconto di formazione, genere narrativo insolito per il catalogo della BeccoGiallo, casa editrice che dal 2005 si è distinta per l’impronta specifica delle opere pubblicate. Nonostante il sostantivo BeccoGiallo suggerisca generi e ambientazioni dalle sfumature fantasy (leggendolo non vi ha riportato alla mente le casate di harrypottiana memoria Serpeverde e Tassorosso?), a dirla tutta sia il nome che i contenuti hanno poco da spartire con il mondo del fantastico. Innanzitutto perché la scelta del nome BeccoGiallo è un omaggio alla coraggiosa esperienza editoriale dell’omonimo foglio satirico e antifascista, stampato in Italia tra gli anni venti e trenta. E, soprattutto, perché le storie che pubblica sono l’avamposto del realismo, ponendosi come uno dei baluardi italiani del fumetto inteso come linguaggio che non vuole essere solo evasione, ma anche cronaca, biografia, reportage.

Ne sono esempi lampanti Dossier Genova G8, indagine che prova a ricostruire i drammatici fatti avvenuti nel complesso scolastico Diaz-Pertini-Pascoli, o Il Mostro di Firenze, fumetto di cronaca nera che racconta i retroscena dello storico processo a Pietro Pacciani, o il reportage a fumetti Occupy Wall Street, storia del celebre movimento narrata attraverso i disegni e le interviste della giornalista-attivista Stephanie McMillan. Per non parlare delle numerose biografie a fumetti che, da Luigi Tenco ad Alda Merini, da Gramsci a Che Guevara, da Borsellino a Pasolini, offrono interessanti scorci su vite che meritano di essere ricordate. E come non citare il Piccolo Atlante Storico Geografico dei Centri Sociali Italiani, preziosa guida a fumetti per orientarsi tra le diverse realtà autogestite in Italia.

beccogiallo-libriA questo punto può sorgere il dubbio di dove si collochi un graphic novel come “Aspettando il vento” tra le opere finora citate, di cosa c’entri questo racconto di formazione con quelli che la casa editrice stessa definisce “fumetti di impegno civile”. Eppure c’entra, c’entra eccome! Perché se, attraverso storie documentarische che coniugano giornalismo asciutto ad una narrativa emozionante, l’intento della BeccoGiallo è l’informazione di individui consapevoli che stimoli riflessione e pensiero, la differenza con la formazione è solo nella forma. In fin dei conti, anche la formazione è impegno civile (nonostante non sempre educatori e politici lo ricordano).

E se formarsi è anche apprendere come informarsi, allora questi libri di storiA a fumetti sono la palestra giusta per allenare il cervello, il cuore e la coscienza, in attesa che spiri il vento giusto per andare. Perchè, una volta appreso come spiccare il volo, è altrettanto importante imparare a tornare con i piedi per terra.

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