Home AuthorMario D'Errico Niente più dolore per i bambini diabetici, arriva Freestyle Libre di Abbott!

Niente più dolore per i bambini diabetici, arriva Freestyle Libre di Abbott!

by Mario D'Errico

Finalmente niente più dolore per i bambini diabetici! Abbott, casa produttrice dell’innovativo sistema di automonitoraggio della glicemia FREESTYLE® LIBRE, largamente utilizzato negli adulti, ha infatti annunciato di aver ottenuto il marchio CE (Conformité Européenne) anche per bambini e ragazzi dai 4 ai 17 anni.

Ma cos’è il diabete e perché tale annuncio è così importante?

Il Diabete Mellito è una patologia metabolica caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue (e nelle urine). In Italia colpisce oltre 3 milioni di persone (circa il 5% della popolazione). Di queste, una fetta importante è composta da bambini. L’Europa ha, infatti, il più alto numero al mondo di persone in età infantile con diabete (circa 140 mila).

Di questa patologia è possibile descrivere due grandi tipi:
Tipo 1: più frequente e grave in giovane età, conseguente alla distruzione per cause autoimmuni di almeno il 90% delle beta-cellule pancreatiche, le responsabili della produzioni di insulina (colei che è in grado in un individuo sano di tenere entro livelli “normali” la quantità di zucchero nel sangue.
Tipo 2: tipico dell’adulto e caratterizzato da una stato di resistenza sistemica all’insulina, che però riesce ad esser prodotta dal pancreas, seppur in quantità non sufficienti con l’avanzare della patologia (insulino deficienza relativa).
In Italia le persone con diabete di tipo 1 con età inferiore ai 18 anni sono circa 20-25mila.
I sintomi che colpiscono tali pazienti sono molteplici, ma per conoscerne i principali è davvero interessante scoprire l’etimologia di “Diabete Mellito”.
La parola “Diabete” fu coniata da Areteo di Cappadocia, vissuto a cavallo tra il primo e secondo secolo d.C.. Il suo significato era letteralmente “attraversare”, con il chiaro riferimento al fluire di un liquido, che nel caso del diabete è l’urina. Infatti uno dei principali sintomi del diabete è l’aumento della diuresi.
“Mellito”, invece, fu aggiunto alla parola Diabete solo molte centinaia di anni dopo, precisamente nel 1675 da ThomasWillis: “mel” in latino significa miele, un alimento molto dolce, come dolci erano il sangue e l’urine dei pazienti affetti da tale patologia. Non a caso nel Medioevo i medici diagnosticavano il Diabete assaggiando le urine dei loro pazienti. Poveri loro!

A queste due caratteristiche (aumento della frequenza dello stimolo ad urinare e dei livelli di glucosio nel sangue) possiamo aggiungere altri sintomi caratteristici del diabete:
– sete intensa
– perdita di peso rapida e improvvisa, nonostante la fame aumentata
– offuscamento della vista
– dispnea, stanchezza, ottundimento fino a letargia
– alito con odore di mele marce o vinoso (acetonemico)
– stato soporoso, perdita di coscienza.
Il diabete di tipo 1 è però una patologia cronica che prevede un approccio terapeutico costante, un attento controllo dietetico ed un automonitoraggio quotidiano dei livelli glicemici, soprattutto per evitare l’instaurarsi di ipoglicemia conseguente all’utilizzo inadeguato della terapia farmacologica.
Proprio la terapia, nel diabete di tipo 1, è caratterizzata dalla somministrazione di insulina più volte al giorno (in 4 o più volte) mediante un’iniezione sottocutanea associata all’educazione alla gestione autonoma della malattia e all’autocontrollo delle glicemie a domicilio.

L’automonitoraggio della glicemia permette di conoscere il livello del glucosio nel sangue in ogni momento desiderato e, in base a tale esame, adeguare la dose di insulina necessaria.

In genere, ogni paziente affetto da Diabete tipo 1 effettua da 2 a 6 automisurazioni con puntura sul dito al giorno.
Ma, l’automonitoraggio della glicemia, soprattutto nei bambini, continua ad essere un grosso problema. Infatti secondo alcuni studi, il 94% dei ragazzi con diabete non riesce a controllare con sufficiente regolarità la glicemia. La puntura del dito, con fuoriuscita di una goccia di sangue e successivo calcolo della glicemia, tipica dei più famosi ed utilizzati sistemi di monitoraggio, risulta dolorosa per il 37% dei ragazzi e scomoda per un ulteriore 18%.
Il sistema FREESTYLE® LIBRE, invece, misura i livelli di glucosio mediante un piccolo sensore applicato sul retro del braccio. Tale sistema è estremamente discreto (ha le dimensioni di una moneta da 2 €), fornisce informazioni aggiuntive ai classici metodi pungidito (valore della glicemia e tendenza degli stessi nelle ultime 8 ore), è intuitivo e soprattutto indolore!
Una volta applicato il sensore, che può essere mantenuto per 14 giorni, serve solo avvicinare il lettore al braccio per ottenere sul piccolo schermo il valore dei livelli glicemici del bambino.

Così, con il marchio CE di conformità europea anche sui bambini, i giovani diabetici potranno eliminare la dolorosa e fastidiosa routine quotidiana delle punture sul dito.

“La disponibilità di FreeStyle Libre per i bambini e i ragazzi rappresenta una svolta fondamentale. – afferma Dario Iafusco, Ricercatore Confermato del Centro Regionale di Diabetologia “G.Stoppoloni” della Seconda Università degli Studi di Napoli (SUN) – Finora, grazie all’educazione ricevuta dai diabetologi, i bambini facevano in media 3-4 controlli dei livelli di glicemia attraverso micropunture sui polpastrelli, con la conseguente perdita del senso del tatto. Ora con questo nuovo sistema di monitoraggio si è in grado di rilevare i valori anche al di sopra dei vestiti, con conseguente miglioramento in termini di qualità di vita, consentendo la lettura dei valori attuali del glucosio e anche lo storico delle ultime 8 ore con un’indicazione di trend.”
Inoltre, secondo Jared Watkin, Senior Vice President, Diabetes Care, Abbott “i bambini, gli adolescenti diabetici e le loro famiglie devono affrontare molte sfide nella loro vita quotidiana mentre si prendono cura di questa complessa patologia. Per questo motivo gli scienziati e gli ingegneri di Abbott si sono impegnati al massimo allo scopo di fornire alle persone con diabete una tecnologia fortemente innovativa, in grado di aiutarli a migliorare la gestione della malattia e condurre una vita più felice e più sana”.
Pungersi le dita dalle 3 alle 8 volte al giorno, spesso dovendosi svegliare anche di notte, non aiuta certamente a rendere la vita comoda. La puntura del dito è una seccatura.
Un dispositivo che consente di monitorare i livelli di glucosio in modo rapido e, soprattutto senza dolore, migliora la vita dei genitori e dei bambini stessi!
L’augurio, adesso, è che il Sistema Sanitario Nazionale Italiano inizi a promuovere sempre più l’utilizzo di tale sistema così da abbattere anche i costi per le famiglie che inizieranno a farne uso.

Buzzoole

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