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BARBIE GIRL – Life in plastic, it’s fantastic!

di Carmen Capasso

Sai com’è nata e quali sono gli aneddoti più sorprendenti legati alla Plastic Barbie Girl? E’ la più bionda, la più venduta, la più amata ma anche la più odiata. Desiderata da grandi e piccini, il 9 marzo ha compiuto la bellezza di 55 anni, è proprio il caso di dire: “Ti sei fatta vecchia, Barbie!” anche se le sue fattezze fisiche, la sua avvenenza e le sue cosce senza cellulite, sembrano restare immutate negli anni. Il suo debutto ufficiale si tenne alla Fiera del Giocattolo di New York il 9 marzo del 1959. Alta 29,5 cm, già dal suo esordio la Mattel realizzò questa fashion doll cercando di adattarla ai gusti dei teenager, come mostra l’evoluzione di abiti e accessori. Sin dall’inizio fu realizzata con l’idea di proiettare le bambine e le adolescenti che fantasticavano con la bella bionda, il loro futuro nel mondo degli adulti. Tutto ebbe inizio quando Ruth Handler, negli anni Sessanta, guardava la figlia giocare con delle bambole di carta. Fu allora che si rese conto che ai bambini piaceva dare alla bambole il ruolo degli adulti e che tutte quelle in commercio fino ad allora erano dei neonati! Ecco che nel suo più grande lampo di genio, suggerì al marito Elliot, co-fondatore della Mattel, di creare una linea di bambole dall’aspetto adulto.

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Il genietto fu aiutato dall’ingegnere Jack Ryan, e nonostante lo scetticismo iniziale di tutti, rielaborò una bambola che esisteva già in Germania, la Bild Lilli, creando così la prima Barbie (costruita in Giappone). Per il nome s’ispirò proprio alla figlia, Barbara. Nella sua prima apparizione era fasciata in un costume zebrato, e i lunghi capelli erano raccolti in una morbida coda bassa.

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Il suo fidanzato storico è Ken, anche se molte ragazzine preferivano Big Jim, che con l’universo di Barbie non c’entra proprio nulla! Ma vuoi mettere il macho affascinante contro l’impomatato Ken? Anche il suo nome fu ispirato all’altro suo figlio, Kenneth. Ken e Barbie si conobbero nel 1961 su un set televisivo, da lì sono rimasti insieme senza mai sposarsi fino al 2004. Poi senza un motivo, dopo ben 43 anni di fidanzamento, si sono lasciati. Barbie è rimasta single per un po’, ha avuto una liaison con un surfista, Blaine, per poi accorgersi che non poteva vivere senza il suo bellimbusto. Così nel 2006 Ken e Barbie decisero di ritornare insieme, evviva evviva. Non è dato però sapere Ken cosa abbia fatto nel frattempo nel periodo in cui era single.

Trasformista e nel contempo sempre fedele a se stessa, Barbie ne ha passate di tutti i colori pur mantenendo il Rosa come nuance preferita, come orientamento politico e religioso, rosa come il suo stile di vita. Bandita nel 2003 in Arabia Saudita perché non conforme ai principi dell’Islam, studiata e psicanalizzata come oggetto dell’amore, resta il fatto che è stata gioia e delizia di grandi e piccini, ma diciamocela tutta, al contempo non è stata probabilmente un buon modello per le bimbe. Crescere tenendo in mano una miniatura di donna, con un vitino di vespa, gambe chilometriche e affusolate, seno prorompente, assente orifizio per fare atto grande e piccolo, non deve aver fatto crescere serenamente e con un modello realistico di donna, le bambine di tutto il mondo. Di fatto sono tantissime queste fanciulle diventate ormai adulte, che hanno deciso di cambiare completamente i connotati del proprio viso per assomigliare al sogno di plastica. Non importa il numero d’interventi subiti, i milioni di soldi spesi, la sofferenza provata.

Tutto, pur di essere una vera Barbie Girl !

fotobarbie2Tra le più famose c’è sicuramente lei, Valeria Lukyanova, ucraina 21enne che a colpi di bisturi si è trasformata in una Barbie umana, spendendo 800mila dollari in chirurgia estetica. Ma non è tutto. La Barbie dice di seguire una dieta a base di “luce e aria”: sarebbe lo stile alimentare del breatharianismo. In altre parole, si tratterebbe di riuscire a sopravvivere senza mangiare. “Nelle ultime settimane non ho avuto per niente fame – ha raccontato la barbie umana – Spero sia l’ultimo passo prima di riuscire a sostituire tutto il nutrimento con luce e aria“. Il suo scopo: mantenere le proporzioni di una Barbie girl. La vita sottilissima, di soli 50 cm, seno prosperoso, gambe lunghe e snelle. Gente, questa si è siliconata il cervello.

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fotobarbie3aMa ne abbiamo per tutti, ed ecco che vi mostro ora anche il Ken umano, Justin Jedlica, il quale ha speso 100mila dollari per sottoporsi ad un centinaio di interventi di chirurgia plastica per diventare il fidanzato plastificato. Ha subito il suo primo intervento all’età di 18 anni, nell’elenco compaiono cinque rinoplastiche, una modifica dell’osso della fronte, l’aumento di volume di zigomi e labbra, il rimodellamento dei glutei e del mento, impianti al silicone ai bicipiti e ai pettorali. Intervistato il giovane sostiene che il lavoro sul suo corpo è una manifestazione della sua creatività e che le sue trasformazioni siano paragonabili ad una forma d’arte (al massimo è un quadro d’arte moderna riuscito male, uno di quelli che quando li guardi esclami deluso: “Uà, potevo farlo pure io!”). Il risultato è a dir poco inquietante e le immagini che vi propongo lo testimoniano. Una cosa è certa, in mare aperto il nostro giovane amico galleggia!

fotobarbie4Sì, dite la verità, tutti voi avete pensato: “Ma sti due pazzi se s’incontrano sarà sicuramente amore a prima (s)vista!”. Effettivamente, ragionandoci su, i due insieme fanno la somma di ben due neuroni, può essere che finalmente proprio ‘sti due neuroni si scontrino e partoriscano un pensiero quasi umano? Beh, voglio spezzarvi il cuore e avvisarvi di non aspettare nessun “…e vissero plastificati e contenti!”, perché i due incontratisi su di un set fotografico, sin dall’inizio si sono odiati! Addirittura lui durante il litigio è arrivato a darle della Drag Queen, chiedendosi perché la gente la trovi interessante! Un vero signore oserei dire, chapeau!

Barbie girl and ken boyE visti i tempi che corrono, e vista l’attenzione smodata della Mattel di essere sempre attuali, ecco che nasce davvero la prima Barbie Drag Queen con trucco appariscente, capelli biondo platino, lustrini e tacchi altissimi, con tanto di stola di pelliccia di candido ermellino. Una meraviglia, a vedere le foto, peccato che stia già suscitando tantissime polemiche, tanto da essere stata ufficialmente “bacchettata” anche dal quotidiano cattolico italiano Avvenire, che certo non deve affrontare di frequente questioni relative all’etica di un giocattolo. Creata da un designer a sua volta transgender a propria immagine e somiglianza, proprio non va giù al giornale dei vescovi. Insomma, per loro il punto è: dove andremo a finire se già dalla prima infanzia il modello di balocchi proposto è così trasgressivo, affermano i vescovi indiavolati (consentitemi il gioco di parole!). Si attende un lancio a dir poco stellare per questa favolosa Barbie Drag Queen, probabilmente superiore a quello che, nel 2011, vide la presentazione sul mercato della Barbie tatuata, anch’essa oggetto di mille critiche da parte delle associazioni di genitori.

fotobarbie6Si chiama Tokidoki Barbie, ha i capelli a caschetto rosa e tatuaggi su tutto il corpo. I tattoo sono un “accessorio” che la Mattel tenta invano di far digerire ai genitori delle piccole Barbie-addicted dal 1999, quando lanciò sul mercato la Butterfly Art Barbie, dotata di piccoli adesivi da attaccare e di una deliziosa farfalla rosa tatuata. La cosa suscitò un mare di polemiche e quindi il modello alla fine venne ritirato. La Mattel, però, non demorse ci riprovò 10 anni dopo con il modello (edizione limitata, evidentemente per toglierla prima delle polemiche), Harley Davidson Barbie, una vera, pura e dura motociclista con tanto di tatuaggi. Ma la Toditoki è veramente favolosa. Oltre al meraviglioso carré rosa (rosa Barbie, of course), ha un look assolutamente adorabile, che la pone a metà tra una tamarra di Jersey-Shore e una lolita giapponese. Certo che dalla prima Barbie girl casalinga, con grembiulino e zoccoletti rosa, di acqua sotto i ponti ne è passata!barbie tattoo - Barbie girl outfitAmata, odiata, bistrattata, venerata. Si può dire davvero di tutto sulla piccola donna bionda bionica, ma niente e nessuno potrà mai togliere dai miei ricordi quella sensazione. Quell’immensa felicità di quando i miei genitori tornavano con quella scatoletta rosa. Oh, Dio solo sa quando amavo scartarlo. Nessuno mai potrà togliermi quella gioia di aprire, annusare quel profumo “plasticoso” che riusciva a inebriarmi e stringere finalmente tra le mani la mia nuova compagna, amica di storie fantastiche e di avventure senza fine.

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