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Be an INDIEviduo con INDIEVIDUI

di i-Cult

Nome?

 Indieviduo, mi chiamano mascotte, ma io ho un’identità.

Come la musica è entrata nella tua vita e quando ne è diventata parte integrante? 

La scorsa estate dei ragazzi armati di telecamere mi hanno fatto girare l’intera Campania. Ho cominciato ad  incontrare ogni settimana un nuovo gruppo musicale, e sempre in un posto nuovo. E poi da settembre, ogni venerdì, mi sono visto su Youtube

Primo e ultimo episodio di INDIEVIDUI: quali differenze?

Nel primo episodio ero al mare con Dimartino, nell’ultimo in cucina con Bologna Violenta. Ero cotto al sole, son diventato cotto al forno.

Tra le venticinque puntate ce n’è stata una più significativa, più intensa delle altre?

Eravamo a Pozzuoli, con quei tipi che accendono le telecamere. Con un colpo sicuro carichiamo in auto i Nobraino, li bendiamo e li portiamo all’antica Darsena. Una volta lì, li costringiamo a cantare. Quei fottuti bastardi tirano fuori un inedito, ‘Il Bigamionista’. Che avventura, amici!

Una location a cui tieni di più, in cui hai  lasciato l’anima?

Al Castello di Avella ci stavo lasciando le penne. Il 21 dicembre 2012 i Maya consigliavano di mettersi al riparo, ed io l’ho fatto con The Shak&Speares. Eravamo soli a 320 metri d’altezza e non sapevamo chi avremmo incontrato una volta a casa. Terrorizzati, ci siamo guardati intorno e abbiamo pensato che potevamo trattenerci ancora un po’ per suonare almeno un pezzo.

La tua visione della musica?

È una visione ravvicinata. Nella prima stagione di Indievidui ho incontrato settantotto musicisti, percorrendo con loro 966 kilometri. Ho capito che con la musica si viaggia e si scoprono posti nuovi che qualcuno vorrebbe farci dimenticare. Se le parole delle istituzioni mancano, perché non metterci le note?

Musica e internet. Dai social allo sharing, qual è la tua opinione in merito?

Internet è il nostro tempo, cioè un tempo veloce e senza confini. Nel vortice ci è entrato tutto, anche la nostra risposta ad un ‘Come stai?’ fa il giro del mondo in un istante. La musica non poteva mancare all’appello, essenziale com’è nel quotidiano. Quello che si deve tenere in conto – oltre alla enorme fortuna che abbiamo – è il rispetto per le note. Magari con così tanto materiale si crea un unico calderone. Ecco perché da buon ottimista mi piace pensare che siamo tutti Indievidui, ovvero distinti da ogni altro.

I vostri futuri progetti?

Con la bella stagione mi porteranno di nuovo in giro per la Campania: nuova musica e nuove location. Poi ci vedrete qua e là tra i festival estivi. Insomma, mi sa che le sorprese non sono finite. Ci vediamo a settembre su Youtube?

Un gruppo fondamentale per il vostro viaggio. Il cult che non poteva mancare. E ovviamente perché.

Dopo venticinque puntate siamo diventati una grande famiglia, ma per un progetto che vuole mappare la musica e il territorio campano c’è un gruppo che risulta essenziale: gli A Toys Orchestra. Nonostante la musica li abbia spediti lontano, portano la loro Agropoli nel cuore, si emozionano quando vedono il mare. Sono il vivo esempio di come si possano mostrare le proprie origini pur cantando in un’altra lingua.

E adesso entriamo nel cuore dell’intervista: facci una tua track-list con quelli che per te sono le canzoni cult di 8 diversi Indievidui, in altrettante diverse location e MOTIVA ogni singola scelta.

1. HAPPY M.I.L.F. “Si Ferness” – Nove musicisti, tra cui un violino e una voce femminile che non si lasciano dimenticare. È un brano che ti resta in testa e non smetti di cantarlo. Location: Real Polverificio Borbonico.

2. ANTUNZMASK “Non Dormire Blues” – Forse uno dei testi migliori della scena contemporanea. Un artista sopra le righe che nasconde un animo gentile, la canzone ne è la prova. Location: Università di Salerno. 

3. NICOLO’ CARNESI “Vampiri” – La musica indipendente ha trovato nella Sicilia di oggi linfa vitale. Carnesi è di certo l’esponente più poeticamente sarcastico. Lui crede nei vampiri, che possa nevicare il 14 di agosto. Location: ex Zona Salid, Salerno. 

4. THE MANTRA ATSMM “The Wolf” – La voce di Adriana Salomone è riuscita a svegliare i senzatetto che dormivano nei paraggi. È come se la fiaba avesse incontrato la grigia realtà. Location: Villa d’Elboeuf, Portici. 

5. NOBRAINO “Il Bigamionista” – Se Kruger ti regala un inedito non lo dimentichi facilmente, ecco perché ai concerti questa canzone la senti un po’ tua. Location: Antica Darsena di Pozzuoli. 

6. ROCCO DE PAOLA “Don’t Remember” – Il Vallo di Diano cambia faccia a seconda della luce che il sole colora. Al tramonto questo pezzo è da brividi. Location: binari abbandonati della stazione di Polla. 

7. PIPERS “Sylvia” – Sembrano arrivare dal locale più in voga della Gran Bretagna, invece sono di casa nostra e ci basta premere PLAY per arrivare nella terra dei Beatles. Location: stazione di Mergellina, Napoli. 

8. DIMARTINO “Cara Maestra” – Nel disco questo è una traccia rock, con la batteria che urla incazzata. Davanti alle nostre telecamere l’arrangiamento è più intimo. E i primi Indievidui non si scordano mai. Location: lungomare di Torre Annunziata @ La Bella Stagione.

indievidui

Tutti i brani eseguiti durante le puntate di INDIEVIDUI si trovano in formato audio su Soundcloud .

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