di Luigi Capasso
Con l’accordo tra Juventus e Adidas, Nike perde un altro top club dopo la firma di Puma con l’Arsenal. Ma questo cambiamento apre alla possibilità di un accordo con il Napoli che, guarda caso, andrà in scadenza con Macron proprio dal 2015. Stiamo parlando di ipotesi anche se lo stesso presidente azzurro, Aurelio De Laurentiis, ha confermato di recente che sono in corso delle trattative con altre aziende. Per quanto riguarda le cifre, la casa tedesca firmerà le maglie della Juventus fino a Giugno 2022 versando 23,25 milioni di euro a stagione, quasi il doppio rispetto al precedente contratto Nike che versava 16,5 milioni a stagione. Considerando che il Milan vede entrare nelle proprie casse 20 milioni all’anno dall’Adidas (contratto rinnovato da poco fino al 2023 ) e che l’Inter, con il nuovo contratto Nike fino al 2024, riceverà 18,2 milioni a stagione, i torinesi saranno la squadra con maggior ricavo in Italia dallo sponsor tecnico. Un gran balzo in avanti in questa classifica lo farà la Roma, che dal prossimo anno sarà vestita da Nike per 10 anni, anche se le cifre sono ancora incerte (si parla di 10 milioni l’anno).
Il confronto con la Premier League, dove è permessa l’applicazione di un solo marchio sul petto, è impietoso. Esaminando i contratti delle big europee, il paragone con i club italiani appare quasi imbarazzante. Il Barcellona e il Bayern Monaco incassano circa 30 milioni rispettivamente da Qatar Airways e Deutsche Telekom, quasi la stessa somma percepita dal Real Madrid con Fly Emirates. Seguono il Manchester United (Aon), il Liverpool (Standard Chartered) e il Manchester City (Etihad Airways) con 24 milioni. A proposito dei Red Devils: nel 2014-15 arriverà Chevrolet con un contratto ai limiti dell’assurdo, ben 53 milioni, ai quali si aggiungeranno i 22 di Aon che marchierà il materiale training e il centro d’allenamento.
Una risposta forte e concreta al presidente del Napoli, che spinge per piazzare l’ennesima pezza pubblicitaria sulle divise. Siamo sicuri che conviene?!
