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cose da fare a natale

To do and not to do – Cosa fare a Natale (e cosa non fare)

by Claudia Esposito

Il periodo delle feste è iniziato!

L’albero traboccante di decorazioni vi guarda ogni volta che rientrate in casa e attende di essere accerchiato dai regali natalizi; iniziate a fare il countdown e a pensare che anche quest’anno vi ridurrete all’ultimo minuto per comprare la sciarpa che vostra madre desidera tanto; per strada i negozi sono un tripudio (spesso alquanto kitsch) di colori e lucine e ogni volta che avete l’ardire di mettervi alla guida passate almeno un quarto d’ora a maledire il traffico natalizio e le persone che ricordano di avere degli affetti solo a dicembre inoltrato.

Buon Natale a tutti voooiii!

Che siate dei fanatici delle decorazioni natalizie o dei Grinch nell’animo senza speranza di redenzione non importa: ecco cosa fare a Natale assolutamente per godersi le feste e quali da evitare come la peste. Iniziamo con gli imperdibili…

TO DO IN XMAS

1. Mangiare.

Esattamente. Mangiare cose buone e belle da vedere, senza eccessi da assalto alla cucina, ma anche senza sensi di colpa. E cucinare. Anche dei semplici antipasti da mettere in tavola prima che arrivino le bombe caloriche e rassicuranti di nonne, mamme, zie. Siate creativi, fantasiosi, spiritosi. Solo durante le feste ci si può permettere così tanto tempo in cucina, a decorare un biscotto o a creare una rosa di salmone e degli abeti di carote. Prendetevi tutto il tempo che vi serve per preparare, decorare, farvi belli e assaporare. Ma, soprattutto, cucinate, mangiate, bevete insieme agli altri.

mangiare a natale2. Bambini

Titolo che messo dopo il “to do” potrebbe sembrare un invito a proliferare, quindi meglio chiarire immediatamente che no, non vi sto suggerendo questo (anche se potrebbe essere un piacevolissimo modo di passare le giornate, per la qual cosa vi rimando al punto 3). Il Natale è per i bambini, che ci piaccia o no. È la festa per chi riesce a mantenere in sé, tenendoselo stretto, un pezzo importante della vita, legato all’infanzia non solo anagrafica ma dello spirito. Il bambino non ha ancora nulla dietro di sé da rimpiangere, non conta perdite, ha la possibilità di guardare solo al futuro e ha ancora l’entusiasmo della scoperta, della magia, del credere all’impossibile. Chi ha figli, nipoti, o anche semplicemente bambini da osservare durante queste feste lo sa. Vi consiglio di guardare i bambini, respirare la loro gioia, osservarne gli occhi felici all’arrivo di Babbo Natale che per magia riesce a non mancare mai una consegna.

bambini-a-nataleE per noi adulti senza infanti in giro per casa non c’è più posto nella coloratissima Città del Natale? Ovviamente sì. Se riusciamo a “fare i bambini”, anche solo per qualche settimana, ricordare com’eravamo, scrollarci di dosso il peso della quotidianità e provare per un po’ a credere allora avremo passato davvero un buon Natale:

“Non sforzarti di capirlo, devi solo immaginarlo!”
Jack Skeleton, Nightmare Before Christmas).

3. Trascorrere (moltissimo) tempo a casa

Ebbene sì, vado controcorrente e mi oppongo alla frenesia che vi spingerà a riversarvi tutti per strada durante le feste natalizie. Godersi la città è bellissimo, respirare l’aria del Natale e sentire l’odore di caldarroste è parte integrante del Natale ma cercate di riservarvi ogni giorno un po’ di tempo per stare a casa con i vostri cari, o anche da soli, ma rigorosamente parcheggiati accanto all’albero di Natale, con copertina possibilmente a tema, e prendetevi il tempo per fare le cose che desiderate tutto l’anno ma che non avete mai la possibilità di fare. Leggete tanto, approfittatene per finire il libro che è sul vostro comodino da mesi. Ascoltate buona musica, ogni volta che potete. Fate una scorpacciata delle vostre serie tv preferite. Legatevi al divano senza provare vergogna e senza sentirvi in colpa e accettate di diventare catatonici mentre riguardate per la decima volta la vostra puntata preferita. A Natale puoi.

bridget jonesPer i veri e propri maniaci questa lista di cose da fare deve essere estesa con due sottoparagrafi:

3.1 Cartoni animati

A Natale i “teneri giggioni” sono socialmente accettati. Discriminati nel resto dell’anno come sottospecie di dementi, durante le feste natalizie la rivincita degli appassionati dei cartoni animati li ripaga delle sofferenze provate durante tutti gli altri mesi. In tv è un tripudio di grandi classici di nuovo in onda, restaurati, voci più pulite, immagini più nitide, ma CHISSENEFREGA! Tutti, tutti, tutti vogliamo solo riguardare La spada nella roccia e cantare la canzoncina di Merlino come dei decerebrati senza sentirci in colpa o infantili. Quindi, miei prodi, sfoderate le armi, tirate giù dagli scaffali le vostre collezioni Disney e date sfogo alle vostre pulsioni nascoste, liberate le vostre ugole e sparatevi l’ennesima Sirenetta cantando con Ariel

“Scommetto che sulla terra le figlie non le sgridano mai e la vita fanno in fretta ad imparaaaaaaar”.

3.2 Maratona saghe cinematografiche

Questa categoria è più spinosa, perché i veri fan delle saghe cinematografiche organizzano maratone già durante il corso dell’anno. Il paragrafo 3.2 non poteva mancare però per due motivi: anzitutto, durante le feste si ha più tempo a disposizione e forse vi sentirete meno assurdi a guardare per 13 ore di fila Il Signore degli Anelli (no, non è vero, vi sentirete pazzi lo stesso); ma, cosa più importante, il 16 dicembre, dopo 10 lunghissimi anni, i “saga-appassionati” avranno la possibilità di vedere al cinema un nuovo episodio di Star Wars. Quale occasione migliore di questo Natale per spararsi in loop tutti e 6 gli Episodi (se proprio non avete tempo saltate pure l’Episodio I, non ne sentirete troppo la mancanza) della saga di George Lucas? E che la Forza sia con voi.

star wars4. Regali intelligenti

Non potete restare chiusi in casa per sempre; prima o poi dovrete mettere il naso fuori dalla porta e decidervi ad uscire per la classica maratona dei regali natalizi. Tutti noi ci pensiamo, qualcuno ne fa tantissimi, altri preferiscono acquistare solo pochi regali per le persone più vicine, ma nessuno sfugge alla febbre del dono di Natale. Allora che questi regali siano intelligenti. Non ho la presunzione di decidere cosa può essere giusto e cosa meno per ognuno, per cui non vi farò una lista di cose che è meglio regalare. L’unico consiglio è quello di non stressarvi inutilmente. Comprate cose che possono sì far felice l’altro, ma che rendono felici anche voi nell’acquistarle. Abbandonate liste, consigli, richieste, ansia. Passeggiate, guardate cosa c’è in giro e immaginate cosa possa andare bene per chi. O regalate cose che fanno bene a terzi, spendendo in mercatini di beneficenza. Regalate anche buoni spesa e gioielli, non ha importanza. Ricordate solo che i regali sono davvero un modo per dire a chi teniamo che il nostro pensiero, anche solo per un attimo, si è soffermato su qualcosa che poteva rendere felice un’altra persona. Questo sì, che è intelligente.

regali-sotto-lalbero5. Serata giochi

Vi tocca. Almeno una. Meglio se più di una. Con gli amici potrete dare fondo a tutte le vostre scorte di giochi di società, videogiochi, quizzoni, birre. Con i parenti sarete probabilmente costretti a interminabili sessioni di tombola e alla solita battuta “Ambo!” al primo numero chiamato. Poi inizieranno i giochi di carte e le vostre tasche si alleggeriranno notevolmente, fino ad arrivare alla follia dell’asta del Mercante in fiera dove quasi sempre ci sarà uno dei parenti che inizierà a sborsare decine di euro per una carta e gli altri che cominceranno a lamentarsi che non sono venuti lì a giocare d’azzardo e che poi il bambino voleva la carta del pappagallo e non l’hanno accontentato con questa stupida asta. E, ovviamente, inizierà la lotta per liberarsi della carta del lattante. Perché lo sappiamo tutti che porta sfiga. O qualcuno litigherà perché al Cucù/Assochefugge/Saltacavallo si è deciso di giocare col morto e il solito parente senza scrupoli ha usato addirittura la tattica della telefonata per rientrare in gioco. Ma senza questo, scusate, che Natale sarebbe?

tombolaNOT TO DO IN XMAS

1. Nuovi progetti

No. No. No. Non si fa. A Natale non si progetta, si ricorda. A Natale ci si concentra su se stessi, sugli affetti, sulle proprie fissazioni. Niente di nuovo, niente di impegnativo, niente stress. Basteranno le 36 ore di seguito a tavola e le 120 portate a stressarvi abbastanza.

planning2. Pensare al lavoro

Quasi un’estensione naturale del punto 1, ma sempre meglio specificarlo. Lasciate il lavoro, lo studio, gli impegni, i colleghi fuori dalla porta. Avete tutto il resto dell’anno da dedicare a questo strazio. Il Natale è solo vostro e di chi amate, se non potete evitare di lavorare almeno pretendete che il vostro cervello resti chiuso a quelle pressioni.

3. Riversarsi nei centri commerciali

Last but not least: i centri commerciali no. Anche io, negli ultimi giorni prima del Natale, per ottimizzare i tempi e completare i regali spesso finisco in un centro commerciale in cui le categorie di spazio e tempo sono annullate, con luci artificiali che ti illudono sia sempre giorno e un caldo che manco fossi alle Seychelles, gente che si accapiglia e file interminabili ovunque. Se proprio non avete scelta o tempo, va bene, centro commerciale sia. Ma almeno una passeggiata vera, nelle strade vere che odorano di persone e cibo e palazzi, con la possibilità di alzare il naso e guardare il cielo, quello vero, fatela. A Natale più che mai è impagabile.

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