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Disturbi del desiderio sessuale – Se non desideri non puoi amare

di Elisabetta Cristofaro

Chi non vorrebbe vivere un desiderio così ardente? Chi non desidera una bollente passione che riscalda corpo e anima? Le poetiche e passionali parole di Neruda non coincidono con la totale realtà dell’animo umano perché non sempre siamo mossi da un desiderio così impetuoso. Se non c’è desiderio, non c’è eccitazione e se non c’è eccitazione non può esserci il piacere. Non a caso tanto più si desidera qualcosa più il piacere di averla sarà grande.

Il desiderio sessuale è il primo step per l’attività sessuale, lo si può considerare la scintilla che accende il fuoco della passione, senza la quale si resta ancorati a una tiepida vicinanza all’altro. Il desiderio sessuale racchiude pensieri e fantasie sessuali e la voglia di intraprendere l’attività sessuale. Ogni persona ha diverse fantasie sessuali che rendono unico il proprio desiderio, che può cambiare anche in base alle circostanze (fase del ciclo mestruale, gravidanza, menopausa, insoddisfazione verso il proprio corpo, qualità del rapporto di coppia, ecc.)

Le difficoltà nell’intimità possono dipendere anche dal desiderio, infatti, il DSM-IV descrive come categoria diagnostica i disturbi del desiderio sessuale che si suddividono in: disturbo da avversione e disturbo da desiderio ipoattivo sessuale.

Nel disturbo di avversione sussiste una vera e propria repulsione e rifiuto per l’attività sessuale mentre nel disturbo ipoattivo le fantasie e il desiderio sessuali sono scarsi o assenti, in maniera persistente o ricorrente. Di solito non c’è voglia di dedicarsi all’attività sessuale oppure c’è una risposta lenta alle richieste sessuali del partner. Nel disturbo ipoattivo, quindi la persona non è procettiva cioè non prende l’iniziativa sessuale ma è recettiva infatti, se stimolata adeguatamente, accetta l’invito sessuale.

disturbi del desiderio sessuale

Il disturbo del desiderio sessuale riguarda non solo le donne ma anche gli uomini che, persa un po’ la maschera del macho latino focoso, ad oggi manifestano uno scarso interesse per l’attività sessuale. Escludendo l’origine del disturbo da cause mediche o farmacologiche, quali malattie endocrine o psichiche, l’uso di antidepressivi, alcool, metadone e altre sostanze, l’eziologia è solitamente di natura psicologica. Le cause individuali che favoriscono l’insorgenza del disturbo del desiderio sono svariate e riguardano vari aspetti psichici.

Tra le cause più accreditate sono annoverate le convinzioni religiose che, se molto rigide, influenzano in maniera negativa l’approccio alla sessualità generando l’inibizione della risposta sessuale e del desiderio. L’origine del disturbo del desiderio può essere associata alla paura di perdere il controllo e coinvolge quelle persone che sono solite avere un grande controllo in vari ambiti della propria vita e non riescono a lasciarsi andare durante il rapporto sessuale perché implica la perdita del controllo di sé. Questo timore li porta ad inibire il desiderio di un rapporto. Anche la preoccupazione per una gravidanza non desiderata può causare un’alterazione del desiderio in particolare quando si è sospeso l’utilizzo di anticoncezionali o il progetto di un figlio non è condiviso da entrambi i partner. Altre cause psicologiche che favoriscono l’insorgenza del disturbo da desiderio sessuale sono: timore per il proprio invecchiamento, quando si inizia ad invecchiare non si riesce a vedersi o a vedere il partner attraente fisicamente e quindi si esclude il desiderio sessuale dalla propria vita; questioni dell’identità di genere, persone con un’omosessualità latente che si impongono di amare persone dell’altro sesso; questo genera un calo di desiderio perché non si desidera ciò che piace; fattori legati allo stress e all’affaticamento della vita quotidiana.

Il punto d’origine del disturbo del desiderio può trovare radici anche nel subtrato relazionale, infatti, le cause più frequenti sono: poca attrazione verso il partner; scarse abilità sessuali del partner, spesso dovute ad un’incapacità di ascolto corporeo ed emotivo dell’altro; lotte di potere nella coppia, se ci sono squilibri di potere tra i partner, chi ha meno potere nelle altre aree relazionali può utilizzare inconsciamente il desiderio sessuale come mezzo di controllo per avere un po’ di potere che manca altrove; difficoltà a unificare i sentimenti d’amore e desiderio sessuale, il partner è amato e stimato ma non viene fatto rientrare nelle fantasie sessuali, quindi non costituisce l’oggetto di desiderio sessuale. È tipico di quegli uomini che vedono nella propria partner una buona compagna di vita e una madre amorevole che non può soddisfare i suoi focosi desideri sessuali. Per superare e risolvere le difficoltà relative al desiderio sessuale è fondamentale intraprendere una terapia che potrà riguardare la coppia o la singola persona.

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