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Educazione sessuale dei bambini – L’OMS interviene a favore

di Elisabetta Cristofaro

Educare deriva dal latino “educere” che significa tirare fuori, tirare fuori ciò che si ha dentro. In tutte le culture e società, per quanto distanti e diverse, agli adulti tocca sempre l’arduo compito di educare le giovani generazioni. I grandi devono aiutare a tirare fuori al meglio tutte le potenzialità che si nascondono nei più piccoli.

È molto importante che i futuri adulti siano preparati per ciò che li aspetta  e istituzioni, scuola e genitori dovrebbero impegnarsi a capire qual è il miglior modo per educare, sin dalla tenera età, le giovani generazioni. Sin da piccoli ci vengono fornite istruzioni su come comportarci a tavola, con le persone o addirittura come comportarci per strada o come vestirci in diverse occasioni ma solitamente non viene spesa una parola per come affrontare la sessualità. Il mondo degli adulti ha quasi sempre girato la faccia innanzi alla sessualità lasciandoci allo sbaraglio innanzi ai nostri impulsi, ai nostri cambiamenti corporei e alla nostra curiosità sessuale.
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Per fronteggiare l’emergenza di fornire giuste indicazioni riguardo la sessualità l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stilato una guida all’educazione sessuale per i bambini da 0 a 16 anni. La Guida Standard di Educazione Sessuale in Europa, scritta dall’ufficio europeo dell’OMS in collaborazione con l’agenzia governativa tedesca per l’Educazione Sanitaria, è stata creata per facilitare i governi a guidare la diffusione dell’educazione sessuale. Il documento, costituito di 85 pagina, è stato diffuso presso i Ministeri dell’Istruzione e della Salute d’Europa e si avvale di consigli su cosa trasmettere riguardo all’educazione sessuale secondo le fasce d’età, fino a 16 anni.

Il governo svedese ha accolto benevolmente la guida sull’educazione sessuale e ha realizzato un video di un minuto per i bambini più piccoli, trasmesso dalla TV nazionale. Tale iniziativa ha creato non poco scalpore tra gli svedesi tanto da organizzare una protesta contro l’emittente televisiva: anche nell’ evoluta e fredda Svezia parlare di sessualità è un argomento bollente!

L’educazione sessuale dei bambini diviene sempre più fondamentale e non si può pensare che sia un argomento da affrontare solo durante la pubertà.

Dai quattro anni gran parte dei bambini sono molto curiosi e si pongono domande riguardo la sessualità e gli adulti non possono ignorare i quesiti dei più piccoli che hanno bisogno di riposte chiare e oneste. Parlare di sessualità ad un bambino non lo rende un futuro maniaco sessuale, anzi rispondere adeguatamente alle loro domande aumenta la probabilità che da grandi attuino comportamenti più responsabili, quali ad esempio l’utilizzo di adeguati contraccettivi.

Non bisogna manifestare un atteggiamento evitante riguardo la curiosità sessuale dei bambini poiché si corre il rischio di trasmettere l’idea che è sbagliato discuterne con i genitori. L’avversione degli adulti verso tali argomenti non smorza il desiderio di conoscere ma induce i piccoli a cercare le loro risposte altrove, esponendoli a reali rischi.

Aiutare a capire cosa accade nel complesso mondo della sessualità è il più grande dono che si possa fare ad un bambino perché lo si aiuta a diventare un adulto responsabile e consapevole.
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