Home Arte FUN TIMES IN PARIS: Moulin de la Galette.

FUN TIMES IN PARIS: Moulin de la Galette.

by Veronica Cimmino

Chi non ha mai comprato una mappa su cui cerchiare i posti da vedere almeno una volta nella vita? La tappa che non potete fare a meno di considerare è Parigi. Non mi riferisco di certo alla Parigi delle grandi boulevards dello shopping o alla famosissima nouvelle cuisine francese, che a dirla tutta preferirei sostituire con una chilometrica baguette.

Mi riferisco alla Parigi più vera, quella che ci fa pensare immediatamente a pittori di grande fama mondiale e ai luoghi che li hanno ispirati, ai musei che contengono alcuni tra i cimeli più conosciuti al mondo, mi riferisco ancora alla unicità del territorio parigino e alla sua storia. La comprensione del passaggio dalla “nuova” Parigi alla “vecchia” Parigi, può avvenire solo percorrendo a piedi la salita che porta a Montmartre. Con “nuova” Parigi intendo la modernizzazione attuata da Haussmann a metà dell’800 che ha sostituito le grandi strade (boulevards) alle stradine pittoresche che caratterizzavano la “vecchia” Parigi. Proprio a Montmartre è ambientato il “Bal au Moulin de la Galette” (1876), un olio su tela della personalità più matura della corrente impressionista: Pierre Auguste Renoir. Una scena armonica e spensierata, quello che potremmo definire un locus amoenus nella Parigi dell’800. Si tratta di un luogo di incontro e di fruizione comune della gioia di vivere. Giovani uomini che guardano giovani donne e un punto di contatto tra le persone che è continuo. Certo una romantica visione che è selettiva e lascia fuori dal contesto la guerra. Renoir è tutt’altro che realista e rappresenta il mulino come una zona a sé rispetto alla guerra e ai suoi disagi. Il 1871 è anno della repressione politica e a Montmartre si concentrano rivoluzionari e sovversivi, un luogo di ribellione e immoralità in cui si staglia la costruzione della Basilica del Sacro Cuore e in cui Renoir concepisce l’opera. Osservando la tela avvertiamo un totale coinvolgimento dei sensi: sentiamo le voci, un parlottare continuo, quasi riusciamo a percepire gli odori. E le luci, e che luci! Nessun pittore prima di lui aveva utilizzato la luce come lui, una luce che attraversa le cose e le figure, una luce che pone i riflettori sull’energia umana e sul piacere, che tocca le cose e le accende. Il Moulin de la Galette è quindi un mulino con vista su Parigi, con tavoli, cibo e musica, è un luogo di convivialità fuori dal tempo che ci spinge a partecipare al momento, a partecipare alla serenità. Non a caso sono questi gli anni della Belle époque, anni di beneficio per gli standard di vita con avvento del cinema, della radio e dell’automobile. E’ come se Renoir avesse voluto fotografare un momento straordinario prima dell’avvento delle “belle e grandi innovazioni”; il vecchio e tradizionale modo di divertirsi che tutt’ora ci appartiene e resterà eterno nella nostra memoria grazie a Renoir.

Il Moulin de la Galette è presente ancora oggi a Montmartre, la finestra che affaccia su Parigi è coperta da alberi, ma ci si può ancora sedere e mangiare, proprio come una volta. Per quanto riguarda la tela “Bal au Moulin de la Galette” è oggi conservata in tutta la sua lucentezza al Musée d’Orsay. Cosa aspettate a partire per Parigi?!

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