Home ScienzeSalute Il Giuramento di Ippocrate e le sue nobili origini

Il Giuramento di Ippocrate e le sue nobili origini

by Mario D'Errico

Ogni anno all’interno del Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli i neo medici proclamano all’unisono il Giuramento di Ippocrate.

Alla presenza di importanti rappresentati del mondo accademico e politico, in una sala gremita da giovani medici e dalle rispettive famiglie, prende vita un momento di rara suggestione ed emozione.

Dopo aver infatti ascoltato il testo dell’antico Giuramento di Ippocrate si passa alla lettura, in coro, del testo moderno del Giuramento Professionale, la cui ultima modifica risale a Marzo 2007.

Non tutti però sanno chi era Ippocrate e come questo testo, esempio fenomenale di etica e professionalità medica, sia giunto fino ai nostri giorni.

Ippocrate di Kos (460-377 a.C.), il più famoso medico dell’antica Grecia, è riconosciuto come il primo ad aver separato la medicina dalla filosofia, liberandola soprattutto dai contenuti magici e superstiziosi. Uno dei suoi principali scritti, che lo hanno poi reso immortale, è certamente il Giuramento che egli faceva leggere ai suoi giovani discepoli.

Nel testo originario è possibile riconoscere quattro parti: un prologo dai contenuti religiosi dove si invocano antichi Dei come Apollo, Igea ed Asclepio; una seconda parte igiuramento di ippocraten cui vengono elencati i doveri verso i maestri, custodi del sapere; la terza parte dedicata ai principi etici generali (come aiutare gli ammalati) e specifici (come il divieto all’eseguire un aborto) di un medico ed infine, come quarta ed ultima parte, è possibile riconoscere le conclusioni ed il ritorno ai temi religiosi.

Il presupposto fondamentale al nostro escursus storico, però, si basa sul dato accertato che il Giuramento non rappresentava il pensiero medico dell’antica Grecia, ma anzi era solo lo specchio delle idee di un piccolo gruppo di persone, medici, discepoli o pazienti a cui Ippocrate si rivolgeva. Infatti in quel tempo alcune pratiche vietate nel Giuramento, come ad esempio l’induzione della morte o l’aborto, erano largamente in uso e non venivano punite con alcuna pena.

Da questo primo testo, che risale al 420 a.C., sono poi susseguite numerosissime versioni con variazioni sia linguistiche che di contenuti. Il Giuramento si è così spesso prestato alle esigenze morali di vari periodi storici successivi.

Qualche secolo dopo così, nel 200 d.C. il noto medico di Pergamo Galeno, in alcuni commenti al Giuramento spiega il perché Asclepio, citato nel prologo, venga sempre raffigurato con accanto un serpente: i serpenti non dormono mai e ciò rappresenta l’eterna vigilanza del medico.

Inoltre lo stesso Galeno racconta un aneddoto molto interessante che riguarda l’etica di Ippocrate, modello di comportamento per tutti i medici del tempo:  Ippocrate curava nobili e poveri ad ugual maniera, ma nel corso di una battaglia rifiutò di curare il re di Persia perché ciò significava curare un nemico della Grecia. Un chiaro esempio, questo, di come modelli di riferimento del passato siano del tutto fuori contesto ai nostri giorni.

Facendo un ulteriore viaggio nel tempo giungiamo al IV secolo d.C.: si narra che ad Alessandria d’Egitto, per decenni il più grande centro di medicina al Mondo, il Giuramento sia stato adottato per la prima volta da un’intera classe medica. Si dice infatti che gli insegnanti di medicina del luogo “vivevano e respiravano Ippocrate”.

Da questo periodo in poi il testo, tramandato e diffuso tra medici e storici di diverse culture e religioni, guadagna una sempre maggiore notorietà fino a che, nel Medioevo, i precetti di Ippocrate raggiungono la massima diffusione. Ha così inizio la scalata verso “l’universalità” del Giuramento di Ippocrate.

Dopo la Rivoluzione Francese poi, ed in particolare nel 1804, per la prima volta a tutti i laureati della Facoltà di Medicina di Montpellier viene chiesto di proclamare il Giuramento di Ippocrate: il neo-medico doveva infatti stare in piedi davanti al busto in marmo di Ippocrate e recitare in latino il Giuramento. Parigi diviene poi la successiva e naturale tappa della diffusione di tale pratica che in breve tempo si diffonde in tutta Europa.

11225352_10206439840936494_9141293535982403176_nLa proclamazione del Giuramento, oggi, ha assunto un valore sopratutto morale anche se l‘iscrizione all’Albo vincola il medico ai principi del giuramento professionale e al rispetto delle norme del codice di deontologia medica.

Quella del Giuramento di Ipocrite è una giornata davvero intensa ed importante per l’Ordine dei Medici di  Napoli ed i suoi iscritti che hanno così dato nuova linfa all’ormai sacro testo di riferimento medico. Auguri da parte della redazione di Cult a tutti i neo medici!

P.s.. In caso vogliate conoscere ulteriori curiosità sull’argomento, vi consigliamo questo interessante approfondimento: Il Giuramento di Ippocrateteatromed

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