Home AuthorCinzia Cicatelli Libri da divorare in un sol boccone, part II – Winter edition
libri da leggere in inverno

Libri da divorare in un sol boccone, part II – Winter edition

di Cinzia Cicatelli

Siete pronti alla winter edition dei libri da divorare in un sol boccone? Dopo le pagine più gustose sotto l’ombrellone, è il momento di parlarvi di quelle più adatte al caldo tepore del nostro caminetto. 

Il Natale appena trascorso ci dona l’illusione di un inverno ormai passato, e invece i giorni più freddi e uggiosi devono ancora bussare alle nostre porte! Svanita la magia di dicembre, non ci resta che coccolarci con le nostre letture, una bella tazza di cioccolata calda, il caldo plaid (quasi sempre scozzese), un amico a quattro zampe e lo scoppiettio del fuoco. Ok, ok, va bene anche il proprio letto, il solito junk food e il condizionatore acceso a palla.

Ma veniamo al sodo. Come scegliere una lettura invernale? Ovviamente, il discorso della lasagna indigesta a ferragosto vale anche per l’immangiabile ghiacciolo a metà gennaio… insomma inutile negare che ci sono letture più “adatte” ai primi mesi dell’anno! Se in estate è meglio optare per qualcosa di fresco e leggero, direi che di questi tempi possiamo dedicarci a letture più impegnative, ma sempre con uno sguardo ammiccante alla primavera che verrà.

Ecco a voi tre succulenti bocconcini letterari che scalderanno il vostro cuore, il vostro cervello e le vostre giornate:

Il bambino con il pigiama a righe – John Boyne

camino 2Come ben saprete il 27 gennaio ricorre la giornata in memoria dell’Olocausto. Documentari, aforismi, racconti e testimonianze drammatiche proliferano sulle nostre bacheche e in tv in ricordo di una delle pagine più vergognose della storia dell’umanità. Se siete sensibili a questo tema, ma volete affrontarlo in un’ottica meno cruda e più “innocentemente agghiacciante” il mio consiglio è quello di leggere Il bambino con il pigiama a righe. La lettura è scorrevole, leggera, dolcissima. Ebbene sì, dolcissima! Oserei dire una favola, se non fosse che c’entra poco la fantasia. Il punto di vista non è né del carnefice (i nazisti ovviamente), né della vittima (gli ebrei), ma quella di Bruno, un bambino di nove anni, figlio inconsapevole di un generale delle SS e che si ritrova ad abbandonare la sua bella casa al centro di Berlino per trasferirsi in una abitazione nei pressi di un recinto… Boyne riesce a costruire un triste incanto, aprendo uno spiraglio su una fetta di realtà tenuta poco in considerazione dalla storia ufficiale: quella dei tedeschi ignari, succubi, superficiali. E ci fa capire che la vita, come la storia, non è né tutta bianca né tutta nera. Spesso è a righe…

Caro lettore,

sebbene di solito ci riserviamo questo spazio per raccontarti una trama o descriverti dei personaggi, per una volta ci prenderemo la libertà di non farlo. Non solo perché il libro che hai fra le mani è molto difficile da definire, ma anche perché siamo convinti che qualunque nostra parola ti priverebbe del sapore della scoperta. Se comincerai a leggere questo libro, infatti, farai un viaggio. Un viaggio con un bambino di nove anni che si chiama Bruno. (Ma questo non è un libro per bambini di nove anni.) E presto o tardi arriverai con lui in un luogo circondato da un recinto. Di luoghi così al mondo ne esistono molti, ma speriamo che tu non ne conosca mai uno.

 

 

 

La metafisica dei tubi – Amélie Nothomb

camino 1Cambiamo totalmente registro e passiamo ad una lettura che risente già della freschezza della primavera. Questo è un libro davvero succulento, da intenditori della buona scrittura: profondo ma divertente; raffinato ma semplice; filosofico ma fantasioso; eccentrico ma classicamente autobiografico. Per me sfiora la perfezione. La scrittrice belga costruisce una parallelismo tra lei bambina e Dio. Sì, avete letto bene… si paragona a Dio. E descrivendo se stessa nei primi mesi in Giappone (sì, ok, mi sa che avete capito che è il mio pallino) come Dio in persona, non fa altro che tracciare il profilo del Creatore, suggerendo al lettore interessanti spunti di riflessione sull’intera esistenza.

Pensare alla creazione, però, non è mai stato così sfizioso! Lungi dall’essere un testo didascalico, la Metafisica dei Tubi “parla del primo impatto con la vita e dell’attrazione della morte, della scoperta del linguaggio e della bellezza della menzogna”.

Sagace, intelligente, guizzante! Consigliatissimo!

 

The Waste Land – T.S. Eliot

libri da divorareAvete presente quei bibitoni proteici centrifugati in cui vostra madre ci mette di tutto, ma davvero di tutto? The Waste Land è il concentrato del XX secolo, servito in soli 433 versi. C’è la sofferenza, c’è il cielo grigio d’Inghilterra e i suoi ponti, c’è il rumore del ricordo di guerra e del sospiro della anime sopravvissute, c’è il baratro profondo e la luce più accecante, c’è l’Oriente e l’Occidente, sacro e profano, ci sono i giorni, tutti, futuri, passati e presenti. C’è l’umanità intera in questo capolavoro eterno come il cuore degli uomini e i loro demoni.

Per ardere, come il fuoco del vostro camino e bruciare tra i versi di questa “tragedia grottesca”.

L’inverno ci tenne al caldo, coprendo

La terra di neve immemore, nutrendo

Una piccola vita con tuberi secchi. (5-7)

 

Questi i miei consigli per un inverno letterario e ricordate: un libro non si giudica dalla rapidità con cui lo divoriamo, ma dal bel sapore che ci lascia in bocca!

Buona lettura! 

You may also like