Home AuthorAngelo Capasso Perché oggi il look GEEK è chic! – I guru della moda nelle serie tv

Perché oggi il look GEEK è chic! – I guru della moda nelle serie tv

di Angelo Capasso

Giorni fa, in attesa di cominciare una riunione di lavoro mi isolavo ingannando il tempo perso nelle funamboliche peripezie di Devil, d’un tratto una tirocinante sedutami accanto mi interrompe dicendo “con questa camicetta a quadri e sto fumetto in mano mi sembri proprio uno di quei nerd!“. La cosa sorprendente è che il tono non era per niente denigratorio o canzonatorio, come quando alle scuole medie mi prendevano in giro perché preferivo le figurine dei Pokémon a quelle dei calciatori, ma suonava più come un divertito rispetto.

In fin dei conti oggigiorno è talmente di moda sventolare la propria natura geek che perfino Zalando, l’e-commerce d’abbigliamento più famoso in Europa, ha dedicato un’intera sezione al look geek. T-shirt che ricalcano i costumi dei più famosi supereroi marvel o dc comics (peccato che sotto l’araldo in petto non ci siano anche i pettorali di Superman), occhialoni con montature spesse come manici di scopa, mocassini che non usa nemmeno più mio nonno, cardigan di colori improponibili e accessori dedicati a film cult della fantascienza come Star Wars: come tante pellicole americane ci hanno mostrato attraverso storie che sono diventate un prototipo sociologico della gerarchia sociale statunitense, quello che un tempo era oggetto di derisione o addirittura vittima di emarginazione e di bullismo, oggi è il look dei più fighi della scuola!

Ma dopo gli hippie, il punk, il grunge, com’è che tutto è ad un tratto il geek fa tendenza? Forse un primo seme è stato piantato verso la metà degli anni ’80 con film come La Rivincita dei nerd (di Jeff Kanew, 1984), ma l’exploit c’è stato a partire dagli anni ’90 quando, soprattutto sul piccolo schermo, c’è stata la vera riscossa di sfigati stramboidi, geniali e appassionati di sci-fi e fumetti, spesso vittime di angherie e derisioni, ma che poi grazie alle loro sottovalutate capacità salvano le chiappe a tutti e conquistano la più gnocca del cast!

Per dimostrarvi questa tesi, oggi vi mostrerò il look di alcuni dei più famosi protagonisti seriali cui potrete ispirarvi, prima di decidere quali capi acquistare per il vostro abbigliamento geek.

Uno dei primi e dei più amati tra questi personaggi è stato Steve Urkel di Family Matters (italianizzato in Otto Sotto Un Tetto), che dopo nove stagioni di risate, gaffe e strampalate invenzioni riesce a conquistare Laura Winslow, di cui è innamorato fin dall’infanzia. Dall’abbigliamento fino al modo in cui parla, Steve incarna lo stereotipo nerd in tutta la sua quintessenza. Occhiali con fondo di bottiglia e bretelle sono il suo marchio di fabbrica!

steve urkel lookThe Bing Bang Theory è la sit-com che probabilmente ha maggiormente contribuito a rendere cool e in voga la cultura nerd. Nonostante sia il fisico Leonard Hofstadter a conquistare il cuore di Penny, la formosa vicina di casa, a conquistare quello di tutti i fan è però il fisico teorico Sheldon Cooper, il quale nel corso delle numerose stagioni non si è limitato a sfoggiare un prisma di conoscenze scientifiche e fantascientifiche pari solo a quello delle sue ossessioni e fisse, ma anche una cospicua varietà di sgargianti t-shirt dedicate a fumetti e telefilm, un guardaroba che è una vera e propria collezione d’alta moda geek.

sheldon cooper lookIl personaggio che più rientra nel ruolo di geek è Chuck Bartowski, protagonista della spy-comedy Chuck che racconta le vicende di un commesso che si ritrova ad essere suo malgrado un agente segreto: anche lui riesce a conquistare una donna al di sopra della sua portata, la biondissima e avvenente spia Sarah Walker, nonostante il suo atteggiamento goffo, il suo discutibile senso dell’umorismo e soprattutto l’abbigliamento d’ordinanza: camicia bianca a maniche corte, cravattino scuro, penne ben in vista nel taschino e immancabili Chuck Taylor All-Stars nere ai piedi.chuck bartwoski lookAltro nerd, forse meno conosciuto ma che rientra tout court nella categoria, è Abed Nadir, coprotagonista di Community, un telefilm che trasuda nerdismo da tutti i pori, nonostante non sia famoso come il succitato TBBT. Di origini per metà polacche e metà palestinesi, Aber non solo è affetto dalla Sindrome di Asperger, ma è uno sviluppatore di software amatoriale e film-maker appassionato di cultura pop americana. Non esce mai senza una felpa col cappuccio o cardigan a righe aperte, il suo must è una tracolla. adeb nadir lookCome avrete notato ho usato quasi indistintamente le parole nerd e geek, perciò concluderei disambiguando i termini, oggi spesso confusi o assimilati. Benché in passato ci sia stata a lungo una disputa ideologica tra cosa sia nerd e cosa sia geek (cliccando su questo link troverete uno studio statistico che mostra con un grafico le principali “differenze”) su quale di questi termini sia più dispregiativo (parrebbe di più il primo), su quali tra i due sia meno inserito socialmente (anche in questo caso il primo), su quali siano le materie di competenze (benché meno erudito in generale, il geek dovrebbe intendersene meno di tecnicismi  informatici e smanettamenti da hacker rispetto ad un nerd, ma risulta più interessato a gadget alla moda e alle tendenze tecnologiche risultando un opinion leader nel settore di competenza), nel linguaggio comune odierno – soprattutto in Italia dove in fin dei conti le due parole andrebbero tradotte col classico e retròsecchione” – sono due termini così confusi da essere facilmente sovrapponibili. Oggi la vera diatriba, però, non è tra i geek e i nerd, ma tra chi è geek\nerd lo è davvero e chi si limita a spacciarsi tale per seguire una delle mode del momento (l’altra potrebbe essere l’hipster, ma meglio non addentrarsi in questo minato campo di etichette e tendenze). 

look geek

Vi siete schiariti le idee? In fin dei conti un mondo, nel quale non si può fare a meno di un’app per ritrovare la strada di casa o di un tutorial per imparare a fare il nodo alla cravatta, dove sei out se non hai visto l’ultimo cinefumetto degli Avengers, non poteva che essere “dominato” da tutti quei geek e nerd che questi prodotti li hanno inventati.

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