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Pasquale Pezzullo per iCULTradio #6

by i-Cult

Nome del musicista?

Pasquale Pezzullo (Cammello per i più), suono il basso elettrico rigorosamente a quattro corde perché oltre mi troverei in difficoltà, le mie band sono la tribute Litfiba “Sotto il Vulcano” (titolo omonimo di una loro canzone) e “Il Quarto Imprevisto” come band inedita.

Come la musica è entrata nella tua vita e quando ne è diventata parte integrante?

Essendo figlio d’arte da discount (padre chitarrista sulla scia di G. Benson, Pat Martino & friends) sono cresciuto in ambiente fertile ma ho iniziato effettivamente a suonare verso i miei 17 anni passati dopo che con la chitarra mi fermavo al barré, la batteria faceva casino, il basso e l’arpa celtica erano le due uniche soluzioni, optando per la prima.

Prima e ultima esibizione: quali differenze?

Nulla è cambiato, è tutto sempre in proporzione. Non mi riferisco a discorsi banali d’emozioni, sensazioni etc. E’ solo che ogni singola esibizione esige qualcosa di diverso a livello emotivo quindi c’è sempre un po’ d’ansia e di frenesia sul palco. Che poi si manifesta in modi diversi, molto diversi.

Hai un live che è stato più significativo, più intenso degli altri?

Il 17 aprile del 2011 al Viper di Firenze con la tribute Litfiba, suonammo dinanzi ai Litfiba stessi: erano soltanto tre canzoni (era un contest nazionale per Tribute Litfiba) con Piero dietro il mio amplificatore.

Ed una tua canzone a cui tieni di più, in cui hai messo di più l’anima? Perché?

L’anima ce la metto in tutto quello che mi piace suonare, oltre a quello che creo. Non c’ è una canzone in particolare, tengo di più al mio suono e alle linee di basso che mi vengono da mettere sotto qualcosa che già rapisce i miei sensi a priori.

La tua visione della musica?

Sostanzialmente è un gioco, fatto in un modo più o meno agonistico. Visto che mi piace molto giocare, cerco di stare al passo.

Musica e internet. Dai social allo sharing, qual è la tua opinione in merito?

Che ormai sono gli unici canali di diffusione di massa di un prodotto, di un qualcosa, di un artista che vuole dire la sua. La cosa buona è che tutti possono sfruttare anche gratuitamente questo sistema ma il rovescio della medaglia è dato dall’enorme confusione che se ne trae, oltre ai fastidi dello “spam”.

I tuoi futuri progetti?

Mi piacerebbe “giocare” con la musica ancora per un po’, magari giocare seriamente… spero di avere culo in pratica.

Un artista\gruppo imprescindibile per te. Il cult cui non potresti fare a meno. E ovviamente perché.

Steve Harris degli Iron Maiden, senza il quale non mi sarei mai avvicinato alla musica suonata (e al basso ovviamente).

E adesso entriamo nel cuore dell’intervista: facci una tua track-list con quelli che per te sono le canzoni cult di 8 diversi gruppi\cantanti, quelle che ti hanno segnato, le TUE imprescindibili della musica, e MOTIVA ogni singola scelta.

BOB DYLAN, “Knockin’ on Heaven’s door” – Le prime note sono ancora stampate sulle corde.

IRON MAIDEN, “Phantom of the Opera” – La canzone che facendola mi dava più soddisfazione.

MAX GAZZE’, “Di nascosto” – A me piace TUTTO di Max, scelgo questa perché è stato (è e forse sarà) il riflesso dell’anima mia.

LITFIBA, “Pierrot e la Luna” – Per me è concentrata la poesia rock, la canterei alla mia amata. Passando prima per il pub.

TOOL “The pot” – Da che li odiavo a pelle, mi son convinto del contrario perché li definisco geniali in tutto oltre al sound forte ed aggressivo. La canzone in particolare tratta temi attuali, scritti egregiamente. La massima espressione alternative.

THE DOORS, “Love me two times” – Il mio primo live, le mie prime volte da musicante. I momenti più belli della mia vita li ho passati sulle note di questa canzone, assieme agli amici con cui tutt’ ora condivido le mie giornate.

iPhone gallery 002ELIO E LE STORIE TESE, “La canzone mononota” – Io non saprei che farmene degli artisti stranieri.

ELTON JOHN, “Passengers” – Ci sono cresciuto… e il pensiero che vola alla mia famiglia, anche se il significato del testo riguarda tutt’altro (a 2, 3 anni non avevo facoltà di traduzione).

Per avere aggiornamenti su Pasquale e le sue band, potete seguirli su facebook mettendo mi piace alle fan-page dei Quarto Imprevisto e Sotto Il Vulcano

Nel video sottostante potrete, invece, ascoltare Mille, registrato dal vivo per Casa Lavica Sessions, primo brano di una serie di tre che intende mostrare l’identità del gruppo nella sua forma più genuina, quella live.

 

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