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Per Halloween una Devil Food Cake!

by Cinzia Cicatelli

Dobbiamo ringraziare la globalizzazione, che ci ha regalato la festa di Halloween, se ottobre è diventato un mese meno triste e anonimo, un mese che si prepara al brivido dell’inverno con un pizzico di sfrontatezza e soprattutto con golosità (che poi a Napoli ogni occasione è buona per mangiare). Sacro e profano si fondono perfettamente nella notte degli spiriti e così, grazie al mito USA, ogni anno sono sempre di più i bambini che girano nei nostri quartieri come piccoli folletti e fantasmini con il loro secchiello, pronti a bussare alle case urlando: “dolcetto o scherzetto?” E guai a non dargli le leccornie…!zucche-gommose

Perciò, non fatevi trovare impreparati e fate scorta di dolciumi per “i piccoli mostriciattoli” che verranno alle vostre porte o potreste incorrere in tremeeeendiiii dispetti.
candies

Giacché siamo in tema di cibo, parliamo di una torta davvero squisita, la regina degli inferi: la Devil Food Cake, una “peccaminosa” torta di origine americana, preparata con più strati di soffice torta al cacao e farcita e ricoperta da una deliziosa ganache di cioccolato fondente.

devil food cake

Sapete perché si chiama così? Perché è dannatamente buona, perché venderete la vostra anima per averla, perché non è un peccato di gola…. è IL peccato di gola!

Ma cosa ha di speciale questa torta? C’è il cacao, il burro, lo zucchero: le solite cose. Sembra una torta come molte. E invece non è così. Innanzitutto a fare la differenza è la quantità di cioccolato utilizzato per la sua preparazione, pari almeno al doppio di quella delle altre torte; a questo si aggiunge l’uso dell’acqua al posto del latte, e di sole due uova. Stiamo parlando di una concentrazione di cacao davvero notevole e sicuramente sopra la media. La Devil Food Cake ha, inoltre, una piacevolissima consistenza morbidosa… celestiale, nonostante il suo nome infernale. Resta fresca anche dopo qualche giorno: è diabolica anche in questo, perché è una tentazione continua a cui prima o poi cederai…

Curiosità storiche.
In realtà, il composto di questa torta, molto popolare a New Orleans già ai primi del ‘900, in origine veniva realizzato con una purea di barbabietola che donava umidità e dolcezza all’impasto. Non solo, la presenza di questo particolare ingrediente conferiva all’impasto una tipica colorazione rossa. La base veniva poi farcita con una ricca glassa al cioccolato e ricoperta da una crema alla vaniglia che accentuava il contrasto con il colore rosso, motivo per il quale fu definita, per l’appunto, cibo del diavolo. Indovinate come si chiamava questa torta nella sua versione originale? Red Velvet!
Con il passare del tempo alle barbabietole fu sostituito il colorante alimentare (sapete bene che ne occorre in grandi quantità per ottenere il classico colore rosso della Red Velvet); così, per evitare l’utilizzo di prodotti artificiali fu pensata una versione totalmente al cioccolato che prevedeva il cacao anche all’interno dell’impasto per conferirgli un colore bruno-rossastro. Oggi è la presenza del bicarbonato di sodio, che aumenta il livello del PH dell’impasto, a renderlo di un colore bruno più scuro tendente al mogano.

Soffice, profumata, cremosa e decisamente densa… insomma il nome Devil Food Cake è azzeccatissimo: una tentazione suprema!

Vi ho fatto venire l’acquolina in bocca, vero? E allora, come diceva il buon vecchio Oscar Wilde “Il miglior modo per resistere alle tentazioni e cedervi”… assaggiarla non costa niente… tranne la vostra anima 😉

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