Home AuthorElisabetta Cristofaro Psicoterapia e neuroscienze – Una chiave per il benessere

Psicoterapia e neuroscienze – Una chiave per il benessere

by Elisabetta Cristofaro

La nascita della psicoterapia va attribuita al metodo della talking cure del celebre Freud che, a cavallo tra l’800 e il ‘900, notò come l’uso delle parole apportasse notevoli miglioramenti per le sue prime pazienti isteriche. Al contrario di quanto banalmente si possa pensare la psicoterapia non consiste nella messa in atto di quattro chiacchiere da salotto ma, a seconda degli approcci, prevede delle tecniche ben precise che vanno applicate a seconda delle situazioni.

La comunità scientifica ha ampiamente dimostrato che la psicoterapia è spesso più efficace delle cure farmacologiche perché apporta modificazioni neuronali evitando gli effetti collaterali dei farmaci.

La relazione psicoterapeutica favorisce modificazione neurali allo stesso modo di un agente chimico. Negli ultimi anni le neuroscienze hanno studiato la plasticità neurale ossia la capacità del cervello di modificarsi in base alle esperienze e le influenze dell’ambiente. Secondo lo psichiatra e premio nobel Eric Kandel, la psicoterapia può essere considerata un trattamento biologico a tutti gli effetti perché genera cambiamenti nel cervello. La messa in evidenza di nuovi punti di vista e nuovi modi di pensare favorisce un mutamento dell’encefalo che rafforza i legami tra i neuroni, favorendo cambiamenti comportamentali e relazionali.

in-treatmentCiò sottolinea come la mente derivi dal rapporto tra processi neurofisiologici ed esperienze di vita. Diverse ricerche evidenziano che la psicoterapia è portatrice di grandi benefici a diversi livelli e la sua efficacia abbraccia un numero elevato di patologie.

Uno studio condotto dall’Università di Kostanz in Germania ha evidenziato che lo stress seguente ad un trauma comporta danni a livello genetico e può essere curato con la psicoterapia. I neuroscienziati tedeschi, partendo da studi precedenti, avevano sottolineato che lo stress post-traumatico fosse correlato all’aumento di rischio per molte malattie, tra cui il cancro. Questa correlazione è possibile perché a livello molecolare lo stress può favorire lo sviluppo della carcinogenesi, ossia il processo di formazione delle patologie tumorali, che danneggia il DNA e i meccanismi di riparazione del codice genetico. Gli studiosi hanno analizzato l’effetto della psicoterapia sui processi di rottura e riparazione del DNA riscontrando che il trattamento psicoterapeutico ha effetti benefici sul disturbo post-traumatico da stress favorendo il ripristino dei processi di riparazione del DNA.

psicoterapiaUn altro importatissimo esempio dell’efficacia della psicoterapia riguarda il progetto statunitense Recovery After an Initial Schizophrenia Episode (RAISE), realizzato dal National Institute of Mental Health (NIMH). Lo studio americano è stato condotto per migliorare le linee guida per il trattamento della schizofrenia. Pur riconoscendo il miglioramento della patologia con la somministrazione degli antipsicotici si cerca un metodo di cura alternativo per i pazienti schizofrenici che subiscono i pesanti effetti collaterali dei farmaci. In 34 cliniche, dislocate in 21 stati differenti, sono state somministrate le terapie classiche e quelle con un trattamento combinato tra psicoterapia e farmaci con dosaggio dimezzato. Nei primi due anni di sperimentazione non si evidenziavano grosse differenze tra i pazienti trattati con le diverse terapie, ma alla fine della ricerca i pazienti curati con psicoterapia e farmaci dimezzati hanno riportato meno sintomi e un organizzazione psichica più salda.

La psicoterapia può fronteggiare un’ampia gamma di problematiche che vanno dal versante relazionale e comportamentale al versante fisiologico con risultati analoghi (e in alcuni casi migliori) rispetto all’uso di farmaci.

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