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Il ritorno dei Faraoni a Napoli – L’antico Egitto in mostra al Mann

di Valentina Papaccioli

Riapre la sezione egizia del Museo Archeologico di Napoli

Chi è immune al fascino suggestivo delle grandi civiltà del passato? Io ovviamente no, soprattutto se si parla di Antico Egitto, di piramidi, di Faraoni come Tutankhamon e regine come Nefertiti, di dinastie succedutesi nei secoli. Proprio a tal proposito, ci tengo ad incentivare chi ancora non l’ha fatto, di andare a visitare la mostra sull’Egitto aperta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli dal 7 ottobre.

Grazie al forte interesse del direttore Paolo Giulierini, dopo anni di attesa e fermento, finalmente i Faraoni sono tornati a Napoli. D’altronde si sa che il legame tra l’antico Egitto e la città di Napoli è storico: infatti nel cuore antico della città di Napoli, sul decumano inferiore, la statua del dio Nilo, il “Corpo di Napoli”, donata alla città dai mercanti di Alessandria d’Egitto in età romana, è testimonianza, ancor oggi, dello stretto legame che intercorse fra la città e il fascinoso “dono del Nilo”. Inoltre la sezione Egizia di Napoli è una tra le più antiche d’Europa, poiché è stata formata prima di quella del Louvre, di quella dei Musei Vaticani e di quella del Museo Egizio di Torino. Fu costituita, infatti, con oggetti rinvenuti a Pompei, Ercolano e Pozzuoli e da raccolte private quali la collezioni Borgia del Settecento, quella Picchianti dell’Ottocento e la Farnese.

sezione egizia del museo archeologico di napoliLa collezione chiusa dal 2010, grazie ai lavori di adeguamento degli impianti, riapre al pubblico con nuovi allestimenti, nuovi percorsi espositivi e proposte didattiche, negli stessi spazi individuati fin dal 1864 come sede delle raccolte Borgia e Picchianti.

Nella collezione della sezione egizia del Museo Archeologico di Napoli ci sono migliaia di oggetti che vanno dall’Antico Regno (2686 avanti Cristo) all’Età Greco-Romana (395 dopo Cristo).

Il corso di studi in Restauro della mia Facoltà al Suor Orsola Benincasa ha preso parte, ovviamente, al cantiere didattico svoltosi al Museo Archeologico fino all’estate per la messa in sicurezza dei sarcofagi egizi utilizzati per l’allestimento della mostra. Non potevo proprio farmi mancare l’occasione di andare anch’io in cantiere per immortalarmi in un selfie davvero speciale con le mummie.

Sarcofagi polverosi con decorazioni decoese e fragili che ora per fortuna tornano a splendere e ad affascinare di nuovo.

Consiglio vivamente questa mostra se, come me, siete appassionate di Egitto, ma anche a chi apprezza la storia della nostra città, da sempre legata con questa civiltà. Si basti pensare al ritorno di Napoleone dall’Egitto nel 1799 con il suo bottino di opere e reperti che produsse da lì in poi nella cultura europea una vera e propria egittomania, ispirando ogni campo, dall’architettura alla scultura e agli arredi, lo stile inconfondibile della Valle del Nilo. Successivamente anche i re di Napoli Gioacchino Murat e, poi, Ferdinando I di Borbone mostrarono un vivo interesse per questo stile.

Spero di essere riuscita ad incuriosirvi.

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