Home Author SIGARETTA ELETTRONICA – Un aiuto ai fumatori o la classica moda destinata a finire?

SIGARETTA ELETTRONICA – Un aiuto ai fumatori o la classica moda destinata a finire?

di Mario D'Errico

La sigaretta elettronica è certamente una delle tecnologie che negli ultimi anni ha cambiato maggiormente le vite dei fumatori. Tanti i fedeli del classico tabacco che hanno, almeno per qualche periodo, abbandonato accendino e pacchetto di sigarette per la sua versione più moderna. Ma siamo di fronte ad una moda oppure è realmente un aiuto per smettere di fumare?

Noi di Bosone X/Y siamo andati a spulciare qualche importante studio e dichiarazione di luminari del mondo della sanità per capirci qualcosa in più.

Partiamo da un punto saliente: la sigaretta elettronica elimina le sostanze chimiche che si creano in fase di combustione del tabacco e della cartina. Sbagliato, però, è affermare che si sta fumando vapore acqueo. Infatti quel “fumo” che si sprigiona ad ogni inspirazione è certamente vapore, ma non prodotto dall’acqua, bensì da glicerina/glicerolo e glicole propilenico, con l’aggiunta di sostanze aromatiche ed eventualmente nicotina.

Questo conduce ad una prima conclusione: la sigaretta elettronica non fa bene!

Fumo_LoghiA questa ovvia affermazione si potrà facilmente obiettare che: “è meglio fumare queste sostanze rispetto a quelle inalate con la classica sigaretta!”

A sostegno di tale corrente di pensiero vanno le dichiarazioni del dott. Di Candia che, dopo alcune ricerche che avevano smascherato la presenza di metalli pesanti in quantità tossiche per l’uomo, ha valutato la presenza o meno di tali sostanze nelle più vendute “ricariche” per sigarette elettroniche. Il risultato è che “non sono state rilevate quantità significative di nessun metallo tali da essere considerate tossiche per l’organismo umano”. Questo è traducibile dicendo che: nei liquidi ci sono certamente metalli pesanti, ma in una concentrazione talmente bassa da essere praticamente innocua.

Il più grande limite della sigaretta elettronica, però, è quello di non essere ancora supportata da studi con follow-up duraturi che dimostrino la sua superiorità in termini di salute rispetto alla classica sigaretta. Inoltre il principale scopo della messa in commercio di tale tecnologia, e cioè la capacità di incentivare ed aiutare i fumatori a smettere di fumare, ha avuto un brusco contraccolpo proprio qualche giorno fa. Infatti, un’ANSA dello scorso 25 marzo comunicava che “ una ricerca americana afferma che ‘svapare’ nicotina non aiuterebbe a smettere di fumare. Lo studio, condotto dal centro di ricerca ed educazione sul tabacco e il dipartimento di medicina della University of California, San Francisco, è pubblicato su Jama Internal medicine. Gli autori hanno seguito 949 fumatori dei quali 88 avevano provato le elettroniche per riuscire a smettere di fumare, senza successo.”

Per essere completi vi riportiamo anche il pensiero di due luminari della medicina moderna, uno grande contestatore e l’altro accanito sostenitore della sigaretta elettronica. Stiamo parlando del dott. Galattini da un lato e del prof. Veronesi dall’altro.

Il primo afferma che Non esistono dati controllati con test scientifici adeguati che permettano di stabilire se la sigaretta elettronica sia in grado di disintossicare dall’abuso del tabacco. Inoltre occorre sottolineare che la sigaretta elettronica ha anche lo svantaggio di mantenere la gestualità del fumare, una delle componenti che mantengono nel tempo l’abitudine e quindi la difficoltà di abbandonare la sigaretta.

sigaretta elettronicaVeronesi, invece, accusa il Governo italiano di remare contro la sigaretta elettronica. Grazie alla sigaretta elettronica potrebbero essere salvate 30 mila persone all’anno solo in Italia. Lo Stato ci guadagna di più con le sigarette tradizionali, lucra su questa tragedia, ma poi è costretto a spendere ogni anno tre miliardi per curare i 50 mila tumori che si sviluppano a causa del fumo. Tutto ciò ha portato lo IEO (Istituto Europeo di Oncologia) ad avviare uno studio in cui sono stati arruolati 200 fumatori che saranno seguiti per 6 mesi, valutati dopo un anno e poi monitorati per 5 anni.

Da questa carrellata all’interno del mondo scientifico possiamo tutti essere concordi nell’affermare che la sigaretta elettronica è il male minore per un fumatore.

Il vapore emanato dalle sigarette elettroniche, però, è certamente irritante per le mucose del cavo orale e respiratorio. Quindi sostituire la sigaretta con continue e profonde inspirazioni di tali vapori è causa di un’infiammazione che, se cronicizzata, può risultare la miccia per lo scoppio di problemi, anche oncologici, molto più gravi.

Quindi limitare la gestualità ed evitate di comprare composti che contengono nicotina sono le raccomandazioni che tutti gli abituali consumatori di sigaretta elettronica dovrebbero seguire.

Speriamo solo che questo aggeggio fashion non avvicini chi non fuma alla sigaretta. Questo, forse, è il più grande rischio dell’ultima moda chiamata sigaretta elettronica! 

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