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The Gifted – Essere mutanti in un mondo senza X-Men

by Angelo Capasso

La metafora della discriminazione razziale, che gli X-Men hanno incarnato fin dalle fumettistiche origini narrate da Stan Lee agli inizi degli anni ’60, rivive sul piccolo schermo in The Gifted, la nuova serie prodotta da Fox che debutterà in Italia mercoledì 18 ottobre, in esclusiva per l’emittente statunitense. Nell’epoca in cui la serialità del piccolo schermo tiene testa ai più colossali blockbuster, il network televisivo ha scelto di puntare sui portatori del fantomatico gene X, di cui Fox Entertainment Group tiene ben saldi i diritti, evitando che vengano riassorbiti da quello più ‘vendicativo’ dei Marvel Studios.

La serie The Gifted sarà dunque ambientata nello stesso universo narrativo in cui gli X-Men, ispirati dal filantropo Charles Xavier, hanno combattuto per difendere i diritti dei mutanti mentre i membri della Confraternita guidata dal carismatico Magneto hanno scelto invece la strada del terrorismo per affermare la supremazia dell’homo superior. La differenza sostanziale con la maggior parte dei lungometraggi sarà il focus della narrazione: non scontri tra supereroi e criminali, non Scuole per Giovani Dotati, fantascientifici X-Wing e mirabolanti Stanze del Pericolo, bensì le dinamiche relazionali di una famiglia in fuga dal governo.

The Gifted: i giorni di un presente senza futuro

Per la genesi di questo nuovo prodotto che affronta la discriminazione dal punto di vista di chi è ingiustamente perseguitato per la sua diversità e che, nonostante i suoi doni, non può far altro che scappare, lo showrunner Matt Nix ha potuto contare sulla collaborazione del regista e produttore Bryan Singer. D’altronde, il noto regista de I Soliti Sospetti è un veterano dell’universo mutante cinematografico, avendone posto le basi nell’ormai miliare X-Men del 2000, capostipite seguito da vari sequel, prequel e spin-off.

Probabilmente la saga cinematografica dedicata ai mutanti dei fumetti della Casa delle Idee è oggi una delle più longeve della storia della serialità e in questi quasi venti anni è riuscita a espandersi senza implodere su se stessa, utilizzando anche alcuni espedienti narrativi come parziali alterazioni del continuum spazio-temporale per aggiustare una continuity ogni tanto rimaneggiata per esigenze narrativi. Esempi come la commedia nera incentrata su Deadpool o il distopico Logan – The Wolverine, insieme al thriller psicologico Legion, il telefilm prodotto dal gruppo Fox per FX, dimostrano come la famiglia dei mutanti sia un terreno fertile per nuove idee, come appunto The Gifted.

Anche se non potrà contare su icone come Jean Grey, Ciclope, Bestia e Wolverine, il telefilm vanta nel suo cast importanti personaggi dei comic book come Polaris, Thunderbird e Blink. I veri protagonisti della serie saranno però i membri della famiglia Strucker, interpretati da Stephen Moyer (il vampiro Bill Compton di True Blood) e Amy Louise Acker (adorabile protagonista di AngelPerson of Interest) insieme ai più giovani Natalie Alyn Lind e Percy Hynes White. In effetti, quando i super poteri non bastano a salvarti, il più grande dono a tua disposizione è una famiglia unita e disposta a tutto.

Buzzoole

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