Oggi, più che in passato, l’aspetto conta più di ogni altra cosa. La favoletta de “l’abito non fa il monaco”, tanto in auge nel passato, non può esser più applicata al nostro presente che quotidianamente ci obbliga a scelte spesso basate sull’aspetto estetico, come il trapianto dei capelli.
Ero solo un adolescente, ma ricordo bene le parole di mio fratello: “la prima cosa che molte persone giudicano ad un primo incontro sono le scarpe”. Da quel giorno, per anni, ho sempre dato molta importanza alle mie scarpe, poi però, ho pian piano capito che stavo tralasciando qualcosa di forse più importante. Negli anni ho infatti imparato a capire che ciò che forse più ci caratterizza ed è in grado di cambiare anche la nostra fisionomia sono i nostri capelli.
Infatti, superata la soglia dei 20 anni, i capelli sono sempre stati uno dei miei chiodi fissi.
Vi chiederete: “come mai?” La risposta è molto semplice. Per un uomo, veder anno dopo anno la propria chioma sempre meno folta può comportare non pochi grattacapi. Inizialmente, allora, dopo qualche consulto specialistico, mi ero quasi convinto che la mia iniziale stempiatura fosse causata dal semplice stress. Poi, però, dato che con gli anni lo stress non può che aumentare, ho capito che forse alla base della stempiata c’erano tante altre cause e che per ognuna di esse iniziavano a sorgere tante tecniche capaci di andare in soccorso a chi come me iniziava a farsi un grosso problema nel trovare sul proprio cuscino al mattino decine e decine di capelli.
C’è poi da sottolineare che nel corso di un anno solare, non tutti i mesi sono uguali per chi come me ha il problema dei capelli. Questo mese in particolare, infatti, è forse il peggiore: con l’autunno a cadere non sono solo le foglie! Molti lo chiamano il periodo delle castagne. Peccato però che a me le castagne piacciono, ma perdere i capelli non mi piace per niente.
Ho provato così ad affidarmi a diverse terapie farmacologiche, alcune con buoni risultati come l’uso di finasteride. Per l’uso di questo farmaco, però, non basta recarsi in farmacia e richiederlo al banco. E’ necessario un consulto specialistico e, sopratutto, essendo una terapia ormonale, richiede tanti accertamenti ed indagini, prima e durante il suo utilizzo. Il bel risultato raggiunto, però, è durato giusto qualche anno. La caduta dei capelli, infatti, è ripresa e con essa le mie turbe psicologiche.
Ho pensato allora: quale può essere una soluzione quasi definitiva e che mi può permettere un buon risultato estetico?
Dopo tante ricerche, la risposta è stata: il trapianto dei capelli!
Nel mondo dei VIP ci sono tanti esempi che lasciavano pensare che fosse un’ottima soluzione, e devo ammettere che, indagando, ne ho avuto la conferma.
L’autotrapianto monofollicolare con tecnica FUE è attualmente ciò che garantisce i migliori risultati in termini di durata e precisione. Non ci sono cicatrici e l’aspetto della persona non ne viene deturpato e modificato in nessun modo. Si può quindi tornare ad avere dei capelli come in adolescenza, ma con un’età anagrafica di qualche anno in più. Cosa si vuole di più?!
Mi sono così informato anche su un possibile centro ed ho scoperto che l’Istituto Helvetico Sanders da 30 anni ha l’obiettivo di ristabilire il benessere psico-fisico dei pazienti approcciando tutte le problematiche dei capelli e del cuoio capelluto con protocolli collaudati e personalizzati in base al caso specifico. Trattandosi di problematiche così delicate è infatti fondamentale esser seguiti in ogni passo, partendo dalla valutazione da parte di biologi sulla qualità dei capelli del singolo paziente fino a visite specialistiche in strutture private in tutto il territorio nazionale. Proprio l’alta professionalità degli operatori è stata la nota positiva che mi ha fatto scegliere per l’Istituto, a discapito di una clinica low cost in Turchia che mi aveva consigliato un amico ma che non aveva la sicurezza, le credenziali e la competenza che io cercavo.
Nel presente, quindi, ci sono le soluzioni per non vivere come un grosso problema la caduta dei capelli. Basta affidarsi a persone competenti, ma sopratutto è necessario arrivare a scelte consapevoli basate non solo sul giudizio altrui ma anche e soprattutto sulla propria volontà. Siamo nell’era in cui abbiamo soluzioni per quasi tutti i problemi. Basta solo scoprire il percorso migliore per arrivare alla soluzione.
