Home SpettacoliCinema Twilight e l’amore ai tempi dei vampiri: una saga all’ultimo sangue

Twilight e l’amore ai tempi dei vampiri: una saga all’ultimo sangue

by Rossella Capasso

In questi giorni di caldo africano, spesi tra un aperitivo al Rama Beach e un selfie sulla spiaggia, immagino che siano pochi coloro che preferiscono trascorrere una serata tranquilla davanti alla tv, sbracati senza contegno sul divano di casa in stile Homer Simpson, con il telecomando in una mano e la Coca Cola nell’altra (la birra non la gradisco, abbiate pazienza). Io rientro sicuramente in questa categoria di sovversivi, e chiedo ai miei simili di non estinguerci, perché da quanto vedo su Facebook, il più accreditato ufficio di statistica del momento, siamo più a rischio degli Orangotango di Sumatra o dei Pappagalli della Tasmania.

Ma torniamo a noi. Durante una delle mie serate davanti alla tv, facendo zapping tra i 300 canali del digitale terrestre, mi sono imbattuta in un vero cult della filmografia contemporanea: Twilight.

Faccio subito outing: amo il trash, guardo Uomini e Donne e ho visto tutta la saga di Bella ed Eward. Sì, perché l’amore impossibile tra un vampiro e un’umana è romantico, audace, e poetico. Detto tra noi, chi rifiuterebbe la corte di un uomo pallido, smunto, solitario, che ti guarda tra l’affamato e il disgustato, e a cena ti dice, con aria furbetta: “La mia è una dieta… un po’ speciale”?. Chi non resterebbe affascinata, conquistata, da un uomo enigmatico, misterioso, che, quando gli chiedi risposte sulla sua natura, ti dice, con la maturità di un centocinquantenne “Uhm… sì… no… perché due non fa tre… uhm… 1,772453”. Irresistibile davvero.

twilight edward cullenPer non parlare di cosa accade quando si espone alla luce del sole. Si polverizza? Si ustiona? Frigge come una cotoletta del Mcdonald? No, si illumina, luccica. Brilla come un anello Trilogy. Da restare senza parole. Ma il vero mistero rimane il suo interesse per Bella. Oltre ad avere lo sguardo di un pesciolino agonizzante, la simpatia della sveglia mattutina e il brio di una Pepsi sfiatata, Bella Swan è goffa, insipida e poco sveglia. Non solo perché si innamora di un vampiro (si sa che al cuor non si comanda), ma perchè pare continuamente in preda ad una tempesta ormonale e dimentica che il suo cavaliere potrebbe giusto giusto azzannarla in qualsiasi momento. Ma poi, onestamente, come può un vampiro bello e tenebroso, perdere la testa per una che ha la verve di una platessa e con intelligenza sovraumana chiede: “Hai detto che hai sentito quello che pensavano? Che significa? Tu leggi nel pensiero?”. Ma no, uso delle sofisticate microspie cerebrali.

twilight bella swan

Esilarante anche quando Edward invita Bella a conoscere la sua famiglia di sanguisughe. Ovviamente a cena. Gli ospitali genitori vorrebbero cucinarle qualcosa, che so un cervo, un orso, ma la fanciulla ha già mangiato. Temeva di metterli in imbarazzo. Dopotutto loro seguono una dieta speciale: sono vegetariani. Ah, non ve l’ho detto? Si definiscono così perché non si nutrono di sangue umano, ma solo animale. In parole povere, sono meno crudeli delle zanzare tigri nelle notti d’estate.

Comunque questa versione adolescenziale di Dracula alla fine ha il suo perché. Certo, non si può paragonare al vampiro stokeriano, non ha il fascino dei fratelli Salvatore (le fan di The Vampire Diaries mi capiranno), ma è romantico, premuroso, ama la musica classica e ha un portamento elegante. Insomma il principe azzurro è un uomo d’altri tempi (del ‘900 ad essere precisi), e sbrillucica come i glitter degli ombretti shimmer.

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