In perenne bilico tra editoria e psicoterapia, tra semiologia e semantica, tra bulimie sentimentali e curiosità infantile, inseguo indiscriminatamente verità, sogni e immaginazione (qualora ci fosse davvero una differenza)! Mi interessano le persone, le loro storie, le parole in cui sono racchiuse.
Nel 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, entrando in quello che sarebbe diventato uno dei simboli dell’Olocausto.