di Mariella Terzoli
Caravaggio experience: una mostra d’arte… ma non solo! Al Palazzo delle Esposizioni di Roma vi aspetta una vera e propria esperienza sensoriale: vista, udito e olfatto sono coinvolti a 360 gradi. Il visitatore è rapito immediatamente da un suggestivo ambiente e da un esaltante gioco di sperimentazione percettiva avvolto dal buio , dalla musica d’atmosfera e da un profumo inebriante. Condotto in una sala oscura, sarà subito incantato dai raggi di luce che proiettano le opere, in lento movimento, dalla magia delle melodie che si susseguono in sottofondo e dall’intesità della miscela di nuances agrumate e speziate (bergamotto, pepe e cardamomo) miste a quelle verdi ed aromatiche, alle quali si aggiunge, infine, la nota naturale del legno che dona un finale tocco di vitalità.
E per stupirvi ancora di più, vi svelo un ulteriore dettaglio: le fragranze sono state create dall’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, che per la speciale occasione ha lanciato sul mercato su una nuova profumazione: “maledetto”.
L’esposizione nasce con l’ambizione di presentare le opere di Michelangelo Merisi sfruttando le innovazioni tecnologiche dei nostri giorni, donando allo spettatore la possibilità di ammirare 57 capolavori (selezionati con cura e criterio scientifico) con un approccio nuovo, scrutatore e curioso. È un’immersione nell’arte di un sublime artista barocco; è una valorizzazione di dettagli di opere straordinarie e uniche, che fanno parte del nostro patrimonio artistico e culturale. Si rompe, così, il distacco tra quadro e spettatore e il coinvolgimento è totale, per entrare nello spazio creato dall’artista, proprio come nelle intenzioni di Caravaggio quando dipingeva le sue tele.
Non meno importante è il naturalismo: non dimentichiamo che Caravaggio dipinge la realtà in cui vive. Da Milano si sposta a Roma per cercare il suo percorso d’artista nella città eterna, dove ritrae nature morte, scene di vita vissuta, giovani personaggi nelle botteghe, nei palazzi e tra le strade di Roma. La quotidianità, dunque, diventa arte ed è, così, resa immortale. A questi si aggiunge il tema dell’enigma di Narciso: lui osserva le stelle e cerca forse Dio, ma la pioggia improvvisa crea uno specchio d’acqua nel suolo in cui lui stesso si riflette.
Il capitolo dedicato alla teatralità tende a individuare gli elementi compositivi e strutturali delle sue opere per rivelare le forme compositive essenziali. La composizione teatrale di ogni sua opera viene, così, esplicitata. Come non restare estasiati? Di certo non può mancare Medusa: i serpenti che costituiscono i suoi capelli prendono vita, si allungano e si muovono lungo i muri della stanza dedicata all’esposizione, invadendo quasi l’intero spazio visivo.
Un’arte immortale, dunque, resa viva da un artista di ineguagliabile talento: il suo mito vivrà in eterno grazie al fascino, alla carica emotiva, alla scoperta e alla riscoperta delle sue opere. È questo lo scopo di questa esperienza quasi tridimensionale, che va oltre il consueto approccio con le opere d’arte e si fa portatrice di una nuova concezione nell’ ammirare e intendere l’arte, ma anche di realizzare una mostra.
Caravaggio experience è molto di più rispetto a una semplice esposizione: è coinvolgimento, sorpresa, stupore, ammirazione, bellezza, viaggio e tanto altro ancora.
Dal 24 marzo al 3 luglio avrete la possibilità di vivere tutto questo.
Non mancate assolutamente!