La notizia ha del sensazionale: c’è acqua su Marte. Era forse immaginabile che su Marte, in un lontano passato, l’acqua possa aver bagnato gran parte del pianeta. Nel dicembre 2014, infatti, alcune immagini della sonda Curiocity avevano dimostrato l’esistenza di tracce di un antico lago sul Pianeta Rosso. Ma…
Nessuna immagine aveva mai immortalato la presenza di H2O allo stato liquido. Adesso invece… no, neanche adesso abbiamo immagini dell’acqua!
Vi starete chiedendo: “come possiamo affermare con certezza che esiste acqua in forma liquida se non abbiamo nessuna immagine che lo mette in luce?”. Ebbene la domanda è lecita, ma la risposta è straordinariamente semplice.
Come accade anche sulla Terra, l’acqua lascia sempre un segno.
L’acqua modifica la sostanza di molti elementi, si combina con essi e crea nuove soluzioni. Ecco, anche su Marte avviene lo stesso.
Quello che sino ad oggi non si era riusciti a fare era studiare la composizioni chimica di ciò che le immagini mostravano. Le teorie erano tante, ma nessuna accreditata da prove valide.
Lujendra Ojha, del Georgia Insitute of Technology di Atlanta, invece è riuscito ad analizzare la composizione chimica di un solo pixel delle fotografie riprese dalla MRO. Ebbene la scoperta è stata sensazionale: i pixel delle lingue di terreno scuro mostrano ben tre tipi di sali, ossia perclorato di magnesio, clorato di magnesio e perclorato di sodio. La loro contemporanea presenza dimostrerebbe che dell’acqua liquida salmastra uscirebbe ai lati di alcuni crateri e questa in pochi attimi lascia sul suolo i sali contenuti all’interno.
Infatti è proprio la ricorrenza delle immagini, e quindi il loro apparire e scomparire ad intervalli regolari che dimostra l’attuale esistenza.
Non si può quindi più parlare di tracce di un lontano passato, ma di un passato prossimo, molto prossimo. Infatti è solo a causa della bassissima pressione atmosferica marziana che l’acqua evapora in pochissimo tempo, non permettendo alle sonde terrestri di immortalare i rivoli d’acqua sgorganti intorno ai crateri.
Ma…
Una riflessione a questa sensazionale notizia appare d’obbligo. Nel Pianeta in cui la presenza di risorse idriche e minerarie è certamente florida, seppur in rapido esaurimento, appare davvero assurda la necessità di cercare piccole tracce d’acqua in altri pianeti del nostro Sistema Solare. Questi stessi elementi gestiti con semplice parsimonia ed intelligenza, cosa che non manca dato che riusciamo ad esplorare orizzonti lontanissimi e farli nostri con ormai grande rapidità, potrebbero garantire la sopravvivenza della Terra per un periodo indefinito. Ed invece no!
Tutto ciò ha certamente del sensazionale, ma avrà davvero positive ripercussioni? Ai posteri l’ardua sentenza, purtroppo!