di Sebastiano Tabuso
4 Maggio. Se per voi questa data non ha nessun significato particolare, provate a volgerla in inglese e capirete perché, invece, sia importante per milioni di persone in tutto il mondo: “may the fourth” suona come l’inizio di una battuta tanto celebre – “may the force be with you” – da risultare familiare anche a chi non ha mai visto il film per il quale fu scritta. Questo spiega come mai la comunità degli appassionati abbia scelto proprio questa data per celebrare lo Star Wars Day. Ma perché esiste una simile ricorrenza? Perché è sempre più sentita man mano che il 1977, l’anno in cui uscì il primo film, si fa lontano lontano? E come si celebra questa giornata?
Quando decisi di vedere per la prima volta il primo film, doveva essere la mia undicesima o dodicesima vigilia di Natale. Più o meno ad ora di pranzo, inserii la prima videocassetta e, quando tornai a tavola per il cenone, li avevo visti tutti e tre. Perché? Può darsi che semplicemente non avessi niente di meglio da fare, certo. Oppure, forse, fu perché non riuscii ad averne abbastanza, neppure per un giorno, delle infinite possibilità racchiuse in quell’incipit. Come non ci sono riuscito nemmeno dopo quasi vent’anni grazie agli altri film, ai telefilm, ai romanzi, ai fumetti e ai videogiochi che non hanno ampliato ma solo illuminato, un poco alla volta e non del tutto, quella galassia remota nel tempo e nello spazio.