Eccoci arrivati alla terza e ultima parte della nostra lista dedicati a tutte le leggende e i segreti di Napoli! Sperando di non deludere chi ha apprezzato la prima e la seconda parte, ecco a voi le ultime 5 scelte della sottoscritta, dalla numero 11 alla numero 15:
11. Palazzo Spinelli: se Bianca vi viene a cercare, io vi avevo avvertito
In Via dei Tribunali inizia quest’ultimo percorso tra i misteri napoletani: il Palazzo Spinelli è uno dei più begli esempi di architettura napoletana. Secondo in splendore solo al palazzo del principe di San Severo, ha un cortile ellittico, caso unico a Napoli, e una splendida scalinata. La particolarità del luogo scelto, però, non risiede solo nella bellezza incompresa del palazzo, che pochissimi conoscono e che attualmente sembra essere quasi “abbandonato” dalle autorità, laddove sarebbe invece auspicabile un intervento di restauro.
“Famme pure mura’ viva,
ma in allegrezza o in grannezza tu me vidarraje”
Ed in effetti la leggenda vuole che Bianca sia apparsa agli Spinelli tre giorni prima di ogni evento lieto e tre giorni prima di ogni disgrazia. Molti affermano di vederla ancora oggi, spesso sulla balaustra dello scalone. Alcuni sono convinti che Bianca appaia a dare liete novelle agli uomini, mentre per le donne la sua visione costituisce il più infausto dei presagi. E, se così fosse, chi potrebbe mai darle torto dopo la sua brutta esperienza col genere femminile?
12. La Chiesa di Santa Maria del Parto: Il Diavolo di Mergellina
Già solo per la posizione, sull’insenatura di Mergellina, varrebbe la pena di visitare la bella chiesetta di Santa Maria del Parto. La chiesa ospita la tomba di Jacopo Sannazaro, onorato con uno stupefacente monumento funerario. Quello che però la rende maggiormente degna di interesse per la nostra lista è il dipinto lì presente di Leonardo da Pistoia, “San Michele che scaccia il demonio”, anche noto come il Diavolo di Mergellina. Il dipinto raffigura San Michele che trionfa sul demonio, che qui ha le sembianze di una splendida donna. San Michele rappresenta il vescovo di Ariano, Diomede Carafa, che pare riuscì a vincere le tentazioni della carne sfuggendo al corteggiamento insistente di Vittoria d’Avalos, una nobildonna napoletana.
13. L’obelisco dell’Immacolata in Piazza del Gesù: dimmi cosa vedi e ti dirò chi sei
So già cosa state pensando: Piazza del Gesù un segreto? L’obelisco dell’Immacolata qualcosa di insolito? Ma è in tutti i percorsi turistici più battuti! È infatti vero. Eppure persino i luoghi più noti riservano sorprese affascinanti. Ad esempio, le raffinate geometrie della parete esterna della Chiesa del Gesù Nuovo, che hanno incantato i visitatori e che ricordano la facciata del noto Palazzo dei Diamanti a Ferrara, pare abbiano un significato ben preciso: rappresentano delle lettere in aramaico che a loro volta indicano delle note, che vanno a comporre – lette da destra verso sinistra e dal basso verso l’alto – una melodia di quasi tre quarti d’ora.
14. Palazzo di Sangro Sansevero: un triangolo d’amore e sangue
Quando ho ascoltato per la prima volta la tragica storia d’amore di Fabrizio Carafa dei duchi d’Andria e Maria d’Avalos ho capito perché Paolo e Francesca di Dante Alighieri e Romeo e Giulietta di William Shakespeare hanno affascinato generazioni di lettori: sono incredibilmente veri. E i due amanti di Palazzo Sansevero non sono da meno rispetto ai loro “colleghi” letterari. Maria d’Avalos, detta la più bella signora di Napoli, era la moglie di Carlo Gesualdo, principe di Venosa, noto madrigalista e amico del grande poeta Tasso. Una donna tanto splendida, appassionata e giovane non poteva restare legata a un uomo molto più grande di lei e sposato per senso del dovere: durante un ballo Maria si innamorò di Fabrizio Carafa, uomo di straordinaria bellezza e di grande valore. La passione divampò all’istante e i due iniziarono una relazione, tenuta nascosta al marito di lei, ma di cui tutta Napoli sembrava essere a conoscenza, a causa dell’imprudenza dei due giovani. Più volte gli amici e i parenti di entrambi tentarono invano di farli desistere da un amore tanto sconveniente e pericoloso, ma i due continuavano ad essere più uniti che mai. Si narra anche che i parenti di Fabrizio, per porre fine a questa storia che metteva il giovane in pericolo di vita, cercarono di allontanarlo da Napoli, mandandolo a gestire i feudi che la famiglia possedeva in Puglia. Maria, però, non poteva sopportare la separazione da Fabrizio e inviò un messaggio che lo fece desistere; lo stesso Fabrizio, folle d’amore, non accettava la lontananza da Maria e, arrivato quasi in Puglia, si voltò per tornare indietro, dopo aver pronunciato le parole “Signora, così volete, così si faccia”.
15. Negozio-Museo in Piazzetta Nilo: arte & shopping tutti napoletani
Dopo questa scorpacciata di luoghi e misteri napoletani, come potreste mai concludere il vostro tour? L’unica è in un negozio che non è un negozio, in un museo che non è un museo. Nel cuore del centro antico, infatti, il Negozio-Museo celebra la bellezza di Napoli con oggetti di raffinato artigianato partenopeo, gadget e volumi sulla nostra bella città. E, nel retro, uno spazio per le mostre. Attualmente ospita ancora la bella esposizione di Luciano De Crescenzo, con le sue foto che raccontano la Napoli che fu e che, forse, ancora è.