Il sesso è all’ordine del giorno eppure pochi affrontano il tema dell’identità sessuale. È una costante della nostra quotidianità. Ogni giorno siamo bombardati da messaggi, talvolta più che espliciti, di tipo sessuale. Seni abbondanti, addominali scolpiti e sguardi ammiccanti pubblicizzano ogni tipo di prodotto, sminuendo l’intricato e affascinante mondo della sessualità. Ma la sfera sessuale non si riferisce solo all’atto sessuale, come erroneamente siamo soliti pensare, ma racchiude in sé una gran complessità di aspetti psicologici, biologici e socioculturali e coinvolge fortemente la crescita dell’individuo e tutta la sua vita relazionale. Il fatto che “sesso” sia una parola così generica e polivalente, tanto che viene utilizzato sia per indicare l’atto sessuale che il genere, sembra quasi una dimostrazione implicita di quanta confusione permei la nostra cultura sulla sessualità.
Per esempio, da un punto di vista psicologico, sarebbe più opportuno parlare di identità sessuale la quale, secondo le più recenti teorie della sessuologia, è costituita da quattro fattori principali: sesso biologico, identità di genere, ruolo di genere, orientamento sessuale.
Queste quattro componenti dovrebbero aiutare a rispondere a quesiti che il nostro substrato culturale e sociale non ci aiuta a chiarire. La cultura genderista in cui siamo immersi, ci porta a pensare che nascere con gli attributi maschili o femminili sia una condizione sufficiente per appartenere al genere maschile o femminile, ma non è così: non sempre il sesso biologico determina il nostro genere di appartenenza, tant’è che le persone transessuali sentono di appartenere al genere opposto al proprio sesso biologico. La psiche di queste persone è intrappolata in un corpo che non le rispecchia, causando molta sofferenza, in particolare durante il periodo adolescenziale. Inoltre, la nostra cultura eterosessista tende a dare per scontato che il sesso biologico non solo determina il genere ma anche l’orientamento sessuale dando per scontato che tutti siano eterosessuali. Tutto ciò causa forti discriminazioni nei confronti di coloro che non rientrano nei binari dell’eterosessualità e negli schemi di genere maschile e femminile. Le migliaia di sfumature della sessualità sono demonizzate e mortificate da una società non educata a guardarle come meravigliose possibilità di espressione dell’essere umano: una vera e propria piaga culturale che spesso limita o inficia la libertà di esprimersi, di amare ed essere amati.