Jenny Saville. La donna che dipinge le donne.

Londra. All’asta Sotheby’s dello scorso 5 Ottobre, viene presentato il lotto dal nome “The History of now”. È l’opera dal titolo “Propped” ad essere battuta all’asta alla cifra di 9,5 milioni di sterline (12, 4 milioni di dollari); si tratta di un record: la più alta cifra raggiunta dalla vendita di un’opera di un’artista donna vivente. È Jenny Saville. 

Nata nel 1970 a Cambridge, con una formazione alla ‘Glasgow School of Art’, emerge come parte del gruppo ‘Young British Artists’. Jenny Saville è la donna del quadro stesso, quella donna che seduta, in “Propped”, alza la testa e si offre altèra agli spettatori.

Jenny Saville, Propped, 1992

È tutto lì, nel quadro: l’artista, che si autoritrae nuda (non solo fisicamente), non lascia dubbi circa il messaggio che vuole trasmettere, affidandolo alla pittura. Nel caso il messaggio non fosse chiaro, quasi graffiandolo sulla tela, scrive:

“If we continue to speak this sameness, speak as man have spoken for centuries, we will fail each other. Again…words will pass through our bodies, above our heads, disappear, make us disappear”.

Se noi continuiamo a veicolare questa monotonia, a parlare come gli uomini hanno parlato per secoli, noi falliremo l’un l’altro. Ancora… le parole passeranno attraverso i nostri corpi, sopra le nostra teste, scompariranno, facendoci scomparire.

Sotheby’s bolla l’opera di Jenny Seville come “The painting that propelled Jenny Saville to Global Prominence”.

Jenny Seville, Closed Contact (set of 4), 2002

Attraverso la rappresentazione della carne – resa così naturalistica dall’utilizzo della pittura ad olio – la fin troppo reale (spesso grottesca) figura femminile è talmente nuda da risultare quasi invadente.

Dipingo la carne perché sono umana”, afferma l’artista.

Jenny Saville, Nats, 1992
Jenny Saville, Untitled, 1990

La denuncia contro l’idealizzazione del corpo femminile – e la sua strumentalizzazione – attraverso il sordo grido delle mute (eppure così parlanti) figure, non lascia spazio a commenti ulteriori.

Cosa siamo?

Come ci stiamo mostrando al mondo?

Che valore ha il nostro corpo, oggi?

A queste domande risponde Jenny Saville: una donna che dipinge le donne.

Veronica Cimmino: Femminista. Entusiasta. Mi piacciono i libri, e l’odore della carta; amo i cavalli, l’odore della pioggia, i treni, le stazioni, le ultime chiamate. Ossessionata dal gesto artistico, sono interessata a qualsiasi espressione umana. Mi interessano le tradizioni, le persone, gli atteggiamenti. Il teatro: Dio salvi il teatro! (anche se sono agnostica). L’architettura, le chiese, Borromini: la luce. Amante dei monologhi, delle introspezioni, del flusso dei pensieri; questo spiega solo in parte la mia ossessione per Virginia Woolf, e mi sento quasi costretta a citarla, perché forse nulla potrebbe descrivermi meglio di quando afferma: “[…] I’m not one of those who find their satisfaction in one person, or in infinity”.

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