di Rossella Capasso
8 Ottobre 2013. La giornata è grigia ed uggiosa. Gran bell’inizio. Io e mia sorella, con lo stesso entusiasmo di chi si reca a pagare le bollette, ci svegliamo di buon mattino per raggiungere il tanto atteso e sospirato job meeting. L’obiettivo è uno solo: trovare qualcuno che non rida a crepapelle della nostra laurea in lettere (impresa difficile, lo so) e che ci dia la possibilità di un lavoro fisso e ben pagato. Un miracolo, insomma. Dopo un viaggio interminabile (perché quando a Napoli piove solo l’arca di Noè ti può salvare) arriviamo finalmente a destinazione. Davanti alla Facoltà di Ingegneria di Piazzale Tecchio si legge a caratteri cubitali uno slogan: Job Meeting, il tuo futuro siamo noi. Olè, finalmente nel posto giusto, pensiamo ingenuamente.
1. La nostra laurea non è tra quelle richieste (ma che davvero?)
2. I curricula cartacei non verranno accettati (7 euro di fotocopie buttate praticamente)
3. L’incontro di oggi consentirà ai partecipanti solo di iscriversi al sito della KIKO in tempo reale (cosa che avremmo potuto fare comodamente dal divano di casa nostra).
In preda allo sconforto io e mia sorella decidiamo allora di andare alla toilette per rinfrescarci. Altra fila kilometrica, ovviamente. Dietro di noi c’è una ragazza alta, bella, bionda, in carriera. Ha il cartellino delle Generali Ass.ni. In un moto di coraggio e disperazione la guardiamo con gli occhi da cucciolo bastonato e le chiediamo se il ramo delle assicurazioni ha bisogno di due letterate disoccupate ma volenterose. Gentilmente ci invita a raggiungere il suo stand al piano inferiore e, una volte arrivate, prende con sorriso incoraggiante i nostri curricula regalandoci una penna dell’azienda come souvenir. E questa penna, con il marchio fiammante delle Generali Ass. ni, resta certamente la conquista più grande e generosa di questa triste giornata di ricerca. Una cosa importante però l’ho capita. No, non parlo del fatto che la laurea in lettere è utile quanto i disegni sulla carta igienica. E nemmeno del fatto che il job meeting è stata una catastrofica perdita di tempo. Quello che ho capito è che i bagni pubblici sono il posto più adatto per fare i colloqui di lavoro: lì ti senti di sicuro a tuo agio e puoi vantare anni di esperienza.