“Viva l’ital… ops, l’America – Matrimoni gay: una scelta di civiltà

In questi giorni è stato impossibile sfuggire alla notizia che negli Stati Uniti d’America sono stati legittimati e riconosciuti i matrimoni tra le persone dello stesso sesso. È stato fatto un’enorme passo in avanti che sicuramente avrà fatto distorcere il naso a molte persone ancora fortemente ancorati all’idea che l’omosessualità sia innaturale. Eppure, la natura è piena di esempi che dimostrano l’esistenza dell’omosessualità e quindi non ha niente di perverso o demoniaco. Esistono milioni di organismi bisessuali, omosessuali e transessuali il cui orientamento non etero è essenziale per la loro sopravvivenza.

Condannare l’omosessualità come un comportamento innaturale significa ignorare la realtà delle cose, spiega il Prof. Gianvito Martino, direttore della divisione di neuroscienze del San Raffaele di Milano. Ci sono anche persone che “accettano” l’omosessualità perché ritengono che in camera da letto ognuno può fare ciò che preferisce ma che non possono proprio accettare che il sodalizio matrimoniale tra uomo e uomo o donna e donna sia legittimato, perché ciò andrebbe a inficiare un’istituzione seria e antica come il matrimonio.

Negare la possibilità di unirsi in matrimonio a persone che si amano è un atto atroce e di grande inciviltà che ancora muove il substrato sociale del nostro paese. La negazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso ci fa essere ciechi e sordi innanzi alle esigenze di persone che vogliono che il loro amore sia riconosciuto come quello di qualsiasi altra coppia. La società italiana deve ancora fare un lungo cammino per accettare le migliaia di sfumature dell’amore che devono essere accolte, perché sono proprio le sfumature a dare colore alla vita. Amare è vita e negare a due persone di amarsi è negare loro di vivere.

Quando la Corte Suprema degli Stati Uniti ha giudicato incostituzionale il Defense of Marriage Act, il presidente Obama si è congratulato con i giudici che, abrogando la legge, hanno posto fine ad una grave discriminazione rendendo gli U.S.A. un paese migliore. Accettare il matrimonio omosessuale non implica attaccare la famiglia, ma semplicemente mostrare un altro modo di essere famiglia, di stare insieme con amore. Il vero attacco alla famiglia è unirsi senza amore e solo per interesse.

La famiglia di oggi sta attraversando una profonda crisi perché è nutrita quotidianamente da falsi bisogni e individualismo, come a dichiarato Don Leonardi, sacerdote dell’Opus Day. Nel corso della storia la famiglia si è evoluta in diverse configurazioni che con il tempo sono state accolte nell’immaginario collettivo. Delegittimare queste famiglie implica innanzitutto bloccare il corso della storia e bloccare l’avanzamento della società che dovrebbe ambire a divenire sempre più civile, ma soprattutto arrecare dolore e sofferenza nella vita di molte persone.

La famiglia è il progetto d’amore che due persone cercano di realizzare. La famiglia è il luogo dove si esprime amore e rispetto: negare l’unione civile tra persone dello stesso sesso è andare contro i fondamenti su cui dovrebbe poggiare la famiglia.

Elisabetta Cristofaro: Psicologa e specializzanda in psicoterapia sistemico-relazionale. Amante di tutto ciò che è semplice: chiacchiere tra amici, buon cibo e un bel film. Credo molto nel contatto tra le persone e nelle relazioni come elisir di buona vita.

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