In questi giorni è stato impossibile sfuggire alla notizia che negli Stati Uniti d’America sono stati legittimati e riconosciuti i matrimoni tra le persone dello stesso sesso. È stato fatto un’enorme passo in avanti che sicuramente avrà fatto distorcere il naso a molte persone ancora fortemente ancorati all’idea che l’omosessualità sia innaturale. Eppure, la natura è piena di esempi che dimostrano l’esistenza dell’omosessualità e quindi non ha niente di perverso o demoniaco. Esistono milioni di organismi bisessuali, omosessuali e transessuali il cui orientamento non etero è essenziale per la loro sopravvivenza.
Condannare l’omosessualità come un comportamento innaturale significa ignorare la realtà delle cose, spiega il Prof. Gianvito Martino, direttore della divisione di neuroscienze del San Raffaele di Milano. Ci sono anche persone che “accettano” l’omosessualità perché ritengono che in camera da letto ognuno può fare ciò che preferisce ma che non possono proprio accettare che il sodalizio matrimoniale tra uomo e uomo o donna e donna sia legittimato, perché ciò andrebbe a inficiare un’istituzione seria e antica come il matrimonio.
Quando la Corte Suprema degli Stati Uniti ha giudicato incostituzionale il Defense of Marriage Act, il presidente Obama si è congratulato con i giudici che, abrogando la legge, hanno posto fine ad una grave discriminazione rendendo gli U.S.A. un paese migliore. Accettare il matrimonio omosessuale non implica attaccare la famiglia, ma semplicemente mostrare un altro modo di essere famiglia, di stare insieme con amore. Il vero attacco alla famiglia è unirsi senza amore e solo per interesse.
La famiglia è il progetto d’amore che due persone cercano di realizzare. La famiglia è il luogo dove si esprime amore e rispetto: negare l’unione civile tra persone dello stesso sesso è andare contro i fondamenti su cui dovrebbe poggiare la famiglia.