Il Napoli Comicon è ormai una realtà importante e consolidata nel panorama delle fiere dedicate all’arte del disegno e del fumetto, che attira sempre più visitatori da tutta Italia. Mancavo a questo evento da quando era ancora diviso tra Castel Sant’Elmo, dove si concentravano gli stand, le esposizioni, gli incontri con gli artisti e la stampa, e la Mostra d’Oltremare, dove si riunivano soprattutto gli appassionati di cosplay, ludoteche, acquisti di gadget. Non nascondo la mia diffidenza e un certo snobismo verso quest’ultimo aspetto della manifestazione, motivo per cui spesso passavo intere giornate a vagare per Castel Sant’Elmo senza degnare la seconda location di una visita.
Le mie precedenti esperienze non mi avevano dunque preparato alle folle oceaniche in attesa fuori i cancelli della Mostra d’Oltremare per questa edizione 2015: ma noi nerd non eravamo la minoranza sfigata e spesso occhialuta della gioventù? Com’è che mi ritrovo a sgomitare per accaparrarmi una copia autografata del mio fumetto preferito e a dover lanciare occhiatacce minacciose mentre frugo negli scatoloni con le offerte a metà prezzo?
Boom di presenze per il Napoli Comicon 2015, abbonamenti esauriti tantissimo tempo prima e ingressi giornalieri sold out per tre dei quattro giorni di fiera. Cos’è successo al mondo?
Comicon significa una vetrina per i giovani talenti della Scuola Internazionale di Comics, che possono mostrare le loro straordinarie capacità (c’è persino chi ha creato una propria action figure, onore a te, genio!).
E, last but not least, Comicon significa cosplayers. Giovani e meno giovani, coloratissimi, allegri, con un look curato nei minimi dettagli, concedono foto agli avventori come vere e proprie star della manifestazione. Per di più la fiera prevede un’appassionante sfida per il miglior costume, il Comicon Cosplay Challenge, con in palio un viaggio in Giappone in occasione del WCS 2015 per il Miglior Costume e una crociera nel Mediterraneo con MSC Crociere per la Miglior Coppia.
Cosa rappresenta per te il Comicon?
Per me il Comicon, a prescindere da tutto, è un momento di divertimento. Oltre questo, è l’occasione in cui molti di noi appassionati possono ritrovare gli amici lontani conosciuti in altre fiere, e spesso l’evento napoletano rappresenta l’unica occasione in cui è possibile ritrovarsi. Una sorta di rimpatriata!
Chi sceglie di partecipare alla manifestazione come cosplayer, oltre che come semplice visitatore, assume un ruolo per così dire “più attivo” nell’evento. Com’è nata l’idea di diventare un “cosplayer a tempo pieno”?
Diciamo che ci sono cosplayers e cosplayers: quelli a “tempo pieno” che quasi lo fanno come lavoro e quelli come me che lo fanno “a tempo perso”. L’idea è nata al Comicon di due anni fa; era la prima volta che partecipavo alla fiera e mi resi conto che la mia passione fin da bambina di immaginare di essere il personaggio che adoravo era condivisa da tantissimi altri ragazzi. Fu lì che decisi che avrei cominciato a “travestirmi” anch’io.
Cucite da soli i vostri vestiti? Quanto tempo prima in media iniziate a prepararvi per l’evento?
Io e alcuni miei amici sì, creiamo gli abiti da soli, commissionando a sarte di fiducia solo i dettagli più complessi da ricreare. Per quanto riguarda il tempo di preparazione, dipende dal vestito che abbiamo intenzione di creare; i miei cosplay più elaborati inizio a prepararli circa un mese prima o due.
Qual è stato il cosplay che più ti è piaciuto e perché?
Quello di Goku creato per me da un amico: gli abiti e le parrucche sono veramente ben fatti e per un giorno mi sono sentita davvero lui!
Come spieghi il sempre crescente successo della manifestazione? Credi che il Comicon sia un momento aggregante per le nuove generazioni?
Credo che la formula vincente del Comicon sia l’abbracciare un po’ tutte le forme di cultura e espressione giovanile: manga, anime, videogiochi, sport, youtubers. È un modo per rivedere amici lontani e ritrovarsi con quelli vicini per condividere le proprie passioni. Inoltre, per chi come me sceglie di partecipare con cosplay di gruppo, è una vera e propria occasione per stringere legami. E quando le persone ti fermano per chiedere una foto, soprattutto i bambini, è una soddisfazione enorme: vedere i bimbi che sorridono di fronte ai loro personaggi preferiti è meraviglioso!
Insomma, Linda e l’esercito degli avventori del Comicon sono la dimostrazione del fatto che oggi, davvero, si può essere (finalmente!) fieri di essere nerd. In attesa della prossima edizione del Festival, prevista per aprile 2016, non ci resta che godere degli acquisti fatti e ripetere, per la diciassettesima volta, “Grazie, Comicon!”.