Rendere il più abbondante e il più facilmente reperibile rifiuto organico una fonte di energia. Se pensate che si tratti di uno scherzo dovrete ricredervi a breve perché la pipì (sì, avete capito bene) potrebbe diventare il carburante perfetto per ricaricare i dispositivi tecnologici di nuova generazione. I ricercatori del Bristol Robotic Laboratory, in collaborazione con l’università del West of England e l’ università di Bristol, hanno ideato la prima batteria che utilizza l’urina per estrarre zuccheri e produrre energia.
Il progetto della conversione dei rifiuti in energia si proietta a sostenere i robot che rientrano nella categoria degli EcoBot III, macchine “ecologiche” che anziché estrarre energie da combustibile fossile o da pile/batterie, impiegano come fonte di sostentamento i rifiuti organici, escrementi compresi. La validità del progetto è testimoniata dal fatto che ha subito conquistato l’attenzione e soprattutto i finanziamenti del padre della Microsoft, Bill Gates, e della sua fondazione Bill e Melinda Gates Foundation.
A differenza, infatti, dei primi prototipi che erano in grado di utilizzare solo zucchero e residui di frutta, crostacei e insetti morti, l’ultimo modello può impiegare davvero di tutto, dal terreno all’acqua sporca alle scorie di animali e uomini. Alla base del loro funzionamento vi sono i microbi, piccoli essere viventi che si nutrono e si riproducono e che digerendo i rifiuti li trasformano in energia pronto all’uso. Il prodotto di tale meccanismo di digestione è elettricità impiegata per l’autosostentamento e una piccola quantità di scorie inutilizzabile. A rigor di logica dunque, questi cyborg potrebbero funzionare all’infinito o comunque finché i microbi al loro interno saranno in grado di sopravvivere e di trovare rifiuti da digerire. Attenzione, però, a non immaginare questi robot come degli umanoidi; non è infatti contemplata alcuna capacità relazionale ma il loro impiego in ambito domestico potrebbe rivelarsi rivoluzionario: immaginate di poter raccogliere tutti i rifiuti prodotti in famiglia e invece di riversarli nei soliti cassonetti di trasformarli in energia pulita e sempre disponibile. Insomma, se fino a dieci minuti fa credevate che la pipì fosse solo uno scarto inutile del nostro organismo, forse state per ricredervi.
Insomma è proprio vero: l’ energia è dentro di noi!