L’allieva: quando anche la fiction di Rai Uno funziona

Oggi voglio parlarvi di un prodotto televisivo che mi ha piacevolmente sorpresa: sto parlando de L’allieva, la fiction trasmessa su Rai 1 con protagonista Alessandra Mastronardi nei panni di Alice Allevi, una goffa specializzanda in Medicina Legale con doti investigative, divisa sentimentalmente tra il suo capo, il dottor Claudio Conforti (interpetato da Lino Guanciale) e il figlio del direttore dell’Istituto, Arthur Malcomess (interpretato da Dario Aita).

Ma vediamo nel dettaglio quali sono i protagonisti del triangolo amoroso de L’allieva, che ha tenuti incollati allo schermo circa 4 milioni di telespettatori.

Partiamo da Alice.

Alice è una sognatrice, spesso distratta e pasticciona, ma anche intuitiva, coraggiosa ed empatica. Certo, si diverte più a fare il Detective Conan che il medico legale, ma sembra essere molto più sveglia dei poliziotti che la circondano, i quali non riescono a risolvere un caso nemmeno quando il colpevole si costituisce.

Dal punto di vista sentimentale, Alice è più incasinata della mia stanza. Si innamora di Arthur, romantico e avventuroso, ma prova qualcosa anche per il suo capo, spocchioso e arrogante. Insomma, Alice è come tutte le donne, che vogliono un uomo dolce che sappia essere all’occorrenza anche stronzo. Un classico. L’eterno dilemma tra il principe azzurro che ci porta la colazione a letto e l’uomo sicuro di sè che ci porta a letto. Fortunatamente a distrarre Alice dalle sue paturnie sentimentali ci pensano i delitti, che aggiungono alla fiction un po’ di mistero.

Passiamo ad Arthur.

Ecco, io Arthur lo prenderei a sberle. È carino quanto volete, è affascinante, premuroso, ma si vede più al computer che dal vivo. Troppo uno spirito libero, sempre in viaggio, sempre in trincea. Ammirevole quanto volete, ma sembra proprio fare lo scemo per andare in guerra. Alice, senti a me che vivo più nelle cabine di Italo che a casa mia, le relazioni a distanza richiedono un grande amore e il tuo lui sembra innamorato più dei diritti umani che di te. Diventa ambasciatrice Unicef e forse avrete un futuro insieme.

Ed eccoci all’ultimo personaggio della fiction, il dottor Conforti.

Lui è…è….figo. Non c’è altro da aggiungere. Narcisista quanto basta, pungente, forse troppo cinico e razionale, ma con quello sguardo possiamo perdonargli tutto. Sarà lui il vero principe azzurro di Alice, che non viene a cavallo ma su una lussuosa decappottabile ed è disposto finalmete a darle un passaggio?

Lo scopriremo nella seconda serie. Forse.

Rossella Capasso: Per citare un’espressione di Dorothy Parker “sono quel dannato tipo di persona che scrive a fatica sette parole e ne cancella cinque”. Ogni testo per me è come un puzzle, che tento di comporre seguendo i fili aggrovigliati della mia mente, lunatica e un po’contorta. A volte riesco a completarlo, a volte no… ma ci sono anche momenti in cui è il puzzle a completare me, ed è allora che scrivere non mi sembra così male.

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