La vita al contrario di Benjamin Button in scena al Teatro Litta

Nell’opera teatrale “La vita al contrario” con Giorgio Lupano in scena al Teatro Litta di Milano si vince la sfida di incrociare sul palcoscenico il tempo e la memoria, mentre ci si avvia verso l’ultimo atto della propria esistenza. L’esistenza anomala del protagonista, trasposta dal libro “Il curioso caso di Benjamin Button” di Francis Scott Fitzgerald, prende vita sul palco inizialmente con un po’ di difficoltà ma poi in maniera sempre più coinvolgente.

Lo spettacolo si apre con il ticchettio di un orologio e un uomo in penombra che si avvicina con la sua valigia e un blocco di fogli ingialliti illuminati da un fascio di luce. Nino Cotone, il protagonista, si rivolge al pubblico con la necessità impellente di raccontare la sua vita, temendo di dimenticare gli eventi salienti. La sua nascita, tanto attesa quanto grottesca e terrificante per gli spettatori, è descritta con tocchi di surrealismo: nella culla giace un Nino anziano, nato da poche ore ma con le fattezze di un ottantenne.

Devo ammettere che prima di assistere allo spettacolo, mi chiedevo come sarebbe stato possibile portare sul palco un cambiamento al contrario, dalla vecchiaia alla gioventù. Tuttavia, la sinergia tra l’interpretazione di Giorgio Lupano, la maestria della regia di Ferdinando Ceriani e la raffinata riscrittura dell’opera da parte di Pino Tierno ha reso questa trasformazione credibile e “godibile”.

Giorgio Lupano ha saputo dare anima e corpo al personaggio di Nino Cotone, trasformando una premessa insolita in un’esperienza coinvolgente, soprattutto nella seconda parte dell’opera dove l’interpretazione è parsa più naturale e meno calcata.

Durante la narrazione, il pubblico è trasportato attraverso le varie fasi della vita di Nino, incorniciate dalla presenza della ballerina Elisabetta Dugatto. Un momento di grande impatto è il disagio espresso da Nino quando, da anziano, si comporta come un bambino per soddisfare il padre o viene scambiato per il nonno. Queste scene sono permeate da una malinconica ironia che caratterizza gran parte dello spettacolo.

Un sottile e costante senso di disagio, infatti, si insinua e ci accompagna durante l’intero spettacolo: anche vivendo “la vita al contrario” il tempo resta “nemico” dell’uomo, lasciando nel protagonista e negli spettatori l’amarezza che non conta l’età anagrafica o quella mentale, nell’arco della nostra vita ci capiterà sempre di sentirci dei disadattati.

Nonostante alcune perplessità iniziali sulla caratterizzazione del protagonista, “La vita al contrario” si rivela uno spettacolo coinvolgente e emozionante. La regia di Ceriani ha saputo valorizzare al meglio la favola moderna di Francis Scott Fitzgerald, creando un’atmosfera suggestiva e coinvolgente mentre la sceneggiatura di Tierno, con la scelta di ambientare la storia in Italia, con uno sguardo che spazia dall’Unità ai primi anni Settanta, ha aggiunto ulteriori dimensioni storiche e semantiche al racconto.

LA VITA AL CONTRARIO. IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON
dal 11/04/2024 al 14/04/2024
MTM - Teatro Litta
MILANO (MI)
Cinzia Cicatelli: Scrivo, ovunque e comunque. Per diletto e per professione. Mi piacciono le leggende e la cioccolata. Le opere post-moderniste. Il rumore dei passi su un palcoscenico. Gli anni ’30-’40. Inventare storie. Le foto sfocate. I film con finale aperto. I viaggi in treno. L’odore delle città. L’insolito nelle persone. Il cielo.

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