Chi sono le superdonne protagoniste del calendario Pirelli 2016?
Dimenticate stacchi di coscia mozzafiato, nudi artistici, curve perfette, corpi da capogiro, nessuna vergine che maestosa uscirà dalle acque. Per la nuova edizione del Pirelli, c’è qualcos’altro che vi farà girare la testa. La loro bellezza è racchiusa nel loro essere maledettamente Donna, la loro forza è totalizzante, t’investe, e tu puoi solo ammirare Donne così forti. Donne carismatiche e toste, quindi, scelte per quello che sono e non per la loro perfezione. Un calendario femminista, si diciamolo bene: FEMMINISTA, proteso ad abbattere il muro dell’ideale concetto maschilista di bellezza. D’altronde “commissionando l’opera” ad un’artista come Annie Leibovitz, c’era da aspettarselo che venisse fuori un calendario così.
Gli scatti sono stati realizzati in uno studio newyorkese della grande fotografa americana, con una lunga esperienza per Rolling Stone e Vanity Fair. È stata lei in una mattina del 1980, poche ore prima che il musicista venisse ucciso, a scattare la foto di John Lennon nudo e abbracciato in posizione fetale a Yoko Ono completamente vestita di nero.
Ma adesso veniamo al sodo. Chi sono le vere protagoniste di “The Cal” 2016?
Ladies and Gentlemen, ammirate la sensualità che solo i neuroni e una forte personalità sa sprigionare, ecco a voi le Donne forti del calendario Pirelli 2016.
Yoko Ono (Tokyo,18 febbraio 1933). Tuba in testa, occhialetti neri tondi seduta come Marlen Dietrich ne L’Angelo azzurro, una delle dodici donne importanti scelte dalla fotografa. Artista, musicista e cantautrice giapponese. Già conosciuta nel mondo dell’arte, raggiunse la fama internazionale con il matrimonio e la successiva carriera artistica con John Lennon. Icona di stile di calibro internazionale, musa tristemente celebre e artista d’avanguardia. Nonostante sia maggiormente nota per aver – così dicono – causato la rottura dei Beatles o per il suo contributo al mondo dell’arte, a campagne per la pace e la lotta contro l’AIDS, non le si può di certo negare il fatto che era e rimane un’icona fashion promotrice di uno stile inequivocabilmente unico e personale. È l’esempio lampante di una donna che ha voluto dare un senso alla propria vita e non limitarsi ad esistere. La figura di Yoko iniziò ad emergere a partire dal 1966, anno in cui conobbe il leggendario genio della musica,John Lennon, dopo che questi aveva visitato una mostra da lei organizzata in una galleria di Londra. Durante questo primo incontro, Yoko gli diede un bigliettino dal messaggio intenso: “Respira“. Ai tempi delle sue prime comparse in pubblico aveva capelli lunghissimi e incolti, portava abiti ampi e senza forma e si distingueva per quel suo piglio stravagante ma naturale. È in seguito alla morte di John Lennon, l’amore della sua vita, che decide di recidere i suoi lunghi capelli optando per quel taglio corto e maschile che sfoggia tutt’oggi.
Patti Smith (Chicago, 30 dicembre 1946). Poetessa triste, magrissima e dai capelli grigi che guarda intensamente, l’obiettivo. “I miei peccati, me stessa, appartengono a me“, questa frase racchiude l’essenza della cantante e poetessa più “maledetta” d’America, Patricia Lee Smith, non a caso soprannominata sacerdotessa maudit del rock. Diventa una voce di protesta: si mobilita contro la guerra in Iraq, contro l’amministrazione Bush, è a fianco del popolo tibetano e sostiene tutt’oggi tante altre battaglie.
Tavi Gevinson (Chicago, 21 aprile 1996). E’ una delle trenta donne under 30 più importanti del mondo secondo Forbes. Ha 19 anni e nel 2008 ha fondato il blog Style Rookie che ha avuto un grandissimo successo. Il suo è uno stile decisamente anti-convenzionale. Non segue le tendenze e non sfoggia i soliti marchi trendy; ama i capi vintage, gli stilisti giapponesi e tutto ciò che è unico e stravagante. Insomma è una ragazza che di certo sa come stupire, anche se molti si chiedono se dietro tutto questo successo inaspettato ci sia una mamma dalle grandi doti imprenditoriali.
Serena Williams (Saginaw, 26 settembre 1981). Una donna che è invece una forza della natura, la campionessa di tennis fotografata in tutta la sua potenza fisica. E’ diventata la numero 1 del mondo per la prima volta l’8 luglio 2002. È l’unica giocatrice nella storia ad aver raggiunto la cifra di 70 milioni di dollari. È ampiamente considerata una delle più forti e vincenti tenniste della storia. A questi vanno sommate 4 medaglie d’oro alle Olimpiadi (3 in doppio con Venus, 1 in singolo), una Federation Cup, due Hopman Cup assieme a diversi altri titoli, insomma una vera e propria forze della natura.
Agnes Gund (Cleveland 1938). C’è anche la presidente emerita del MOMA newyorchese, con la nipote adolescente Sadie. E’ una mecenate, collezionista e sostiene l’educazione artistica. E’ fondatore fiduciario della Fondazione Agnes Gund, Presidente Emerita del MOMA e Presidente del suo Consiglio Internazionale. Nel 2011, Gund è stata nominata dal presidente Barack Obama come un membro del Consiglio di fondazione del Consiglio nazionale per le Arti.
Natalia Vodianova (Gor’kij, 28 febbraio 1982). L’unica fotomodella è la russa Natalia, ritratta da Annie Leibovitz con il figlio come fosse una Madonna postmoderna. Super top, attrice e filantropa russa. Ha lavorato con la madre nei lavori di fattoria già dall’età di 11 anni e ha fatto la venditrice ambulante di frutta. Lì fu scoperta da un talent scout. A 15 anni, la Vodianova si iscrisse ad una accademia di modelle, dove imparò norme di comportamento e e dialettica. Durante un casting è notata da un talent scout di Parigi. A 17 anni, si trasferì a Parigi dove iniziò la sua carriera di modella.
Per il prossimo anno, quindi, il calendario Pirelli avrà ben altre curve che vi faranno girare la testa. Carne e ossa, muscoli e rughe, pensiero e carattere. Maschietti, seguite il mio consiglio: prendetevi un Moment!