Nome dell’artista?
Luca Franzone (non sono un artista haha), insieme ad altri amici, faccio parte di un progetto che si interessa di proporre brani propri e di riarrangiare brani di artisti italiani e non, in chiave acustica.
Come la musica è entrata nella tua vita e quando ne è diventata parte integrante?
Sin da piccolo la musica è stata una mia priorità. Amavo divertirmi a casa, cantando qualsiasi cosa. Mi sono avvicinato al mondo della musica e del canto con Pavarotti: c’erano moltissime audio-cassette a casa, e ricordo che passavo molto del mio tempo nel vedere ed ascoltare Pavarotti e in qualche modo cercavo di imitarlo (appunto cercavo). Sì, il primo approccio penso sia stato questo. E’ diventata parte integrante quando ho cominciato ad approcciare uno strumento, la chitarra… da li è iniziata una vera ricerca tra artisti e canzoni che potessero interessarmi.
Prima e ultima esibizione: differenze?
Purtroppo per parlare di esibizione dobbiamo risalire a molti anni fa. Il nostro gruppo è nato con l’idea di divertirsi, di creare qualcosa, non andando troppo a stravolgere le nostre vite di studenti… La prima esibizione fu in una scuola media del nostro paese, per inaugurare un palco… non vi dico l’imbarazzo. L’ultima fu qualche anno fa in un locale, serata piacevole…
Una tua canzone a cui tieni di più, in cui hai messo di più l’anima? Perché?
Non c’è un pezzo in particolare dove penso di averci messo più anima… ovvio che ci sono pezzi a cui sono particolarmente legato, ma non ho ancora avuto modo di esibirmi un pubblico. Parlo di alcuni brani di William Fitzsimmons e Niccolò Fabi.
La tua visione della musica?
Una grande forma di comunicazione, di ricerca… un qualcosa in cui arricchirsi e un tramite per arricchire, detta così sembra una battuta “marzulliana”…ma penso sia una grossa risorsa da coltivare.
Musica e internet. Dai social allo sharing, qual è la tua opinione in merito?
Internet ha permesso di ampliare gli spazi, di aprire nuovi orizzonti, e tutto questo vale anche per la musica. Penso che siano importanti i social nel diffondere la musica, d’altronde internet ci permette di comunicare in tutto il mondo, in questi casi la musica è un linguaggio universale che unisce oltre ogni distanza
I tuoi futuri progetti?
Spero, insieme al gruppo, di riuscire ad organizzare qualche evento interessante al più presto…dipende molto dal nostro tempo libero.
Un artista\gruppo imprescindibile per te. Il cult cui non potresti fare a meno. E ovviamente perché.
Niccolò Fabi, ora per me rappresenta l’artista italiano di riferimento. Il perché è racchiuso nei suoi testi, nelle sue parole pesate e nel fatto che in molte sue canzoni mi ci rivedo. Fabi è entrato piano piano nel mio scenario musicale, secondo me è un artista che non puoi apprezzare prima di una certa maturità personale…introspettivo, nei suoi brani c’è tutto, gioia e dolore, speranza…quello che mi ha sempre affascinato di lui è il saper mescolare le parole come pochi.
E adesso entriamo nel cuore dell’intervista: facci una tua track-list con quelli che per te sono le canzoni cult, le imprescindibile della musica, e motiva le tue scelte.
1. Wish you where here – Pink Floyd
2. Stairway to heaven – Led zeppelin
3. Imagine – John Lennon
4. Bohemian Rhapsody – Queen
5. Sultans of swing – Dire straits
6. Hotel california – Eagles
7. Nothing else matters – Metallica
8. Costruire – Niccolò Fabi
Le prime 7 canzoni sono quelle, che per me, rappresentano al meglio la musica mondiale, quelle veramente imprescindibili… anche se ce ne sono tantissime altre, ho citato le prime che secondo me rappresentano delle pietre miliari della musica. L’ultima è una canzone di Fabi, che secondo me rappresenta al meglio il cantante romano, un testo a cui sono particolarmente legato.