LALALAND in Concert Milano – Teatro degli Arcimboldi

LALALAND in Concert messo in scena al Teatro degli Arcimboldi di Milano lo scorso 7-8 ottobre (unica tappa italiana insieme a Padova) è una delle esperienze cross-mediali più belle a cui abbia mai assistito.

Solitamente non mi sbilancio così tanto e così presto nel giudizio di uno spettacolo, le mie recensioni sono calibrate per non alimentare/abbassare le aspettative di chi mi legge, ma questa volta sento di poter fare uno strappo alla regola perché sono rimasta davvero stupita dal connubio perfetto di cinema e musica a cui ho assistito.

Il tempo di accedere alla platea del teatro è già ti manca il fiato nel vedere le sedute dell’orchestra sinfonica posizionati sul palco proprio davanti allo schermo. Pochi minuti di attesa ed ecco che fa il suo ingresso il Maestro Bertini e il mio cuore inizia già a fare bum bum… parte l’overture ed è subito magia.

Qual è la magia di LALALAND in Concert ? Quella di nn riuscire a distinguere se le note che stai ascoltando siano parte della pellicola o fuoriescano davvero dagli strumenti davanti a te, complice anche l’acustica perfetta del Teatro degli Arcimboldi che ha reso talmente omogeneo il suono da “camuffare” una esecuzione live della colonna sonora.

 

LALALAND è uno di quei film che divide in due gli spettatori: c’è chi lo odia e chi lo ama, ed io che faccio parte del secondo gruppo non ho potuto che apprezzare ancora di più l’accompagnamento dell’orchestra a quello che reputo uno dei più grandi capolavori del cinema contemporaneo.

«La La Land vuole ricordarci quanto siano belli I sogni semidimenticati dei tempi andati, quei sogni fatti solo di facce, musica e movimento. Ha la testa fra le nuvole, e per poco più di due ore, porta il pubblico lassù con lui» – Telegraph

D’altronde l’esperienza acustica dal vivo di un film pluripremiato agli Oscar, tra cui vanta anche il premio per la categoria “Miglior Colonna Sonora”, non poteva che essere fortemente suggestivo.

Assistere a questo “film-concerto” è stata una esperienza plurisensoriale fantastica il cui unico problema è stato il dilemma: concentrarsi sull’orchestra e sui suoi musicisti o sullo schermo per seguire il film, dimenticandoti della performance live?

La scelta non è facile come può sembrare, poi stando in platea in 8 fila la “presenza scenica” dei musicisti era quasi imprescindibile, occupando immancabilmente il tuo sguardo (unico piccolo neo della visione dello spettacolo).

 

Tra tutte le parti più incredibili sono state quelle degli assoli al piano di Sebastian che imponeva al pianista non solo una esecuzione corretta del brano ma anche una sincro perfetta con il movimento delle mani di Ryan Gosling che in quel momento digitavano i tasti nella pellicola. Straordinario! Così come chapeau al trombettista e ai sassofonisti per la loro precisione e abilità nel riprodurre i numerosi brani di free jazz del film.

 

Insomma LALALAND in Concert sono due ore di sogno ed emozione che ognuno di noi dovrebbe regalarsi, per connettersi con quel lato romantico spesso messo da parte in un mondo sempre più superficiale e cinico. Credetemi!

Cinzia Cicatelli: Scrivo, ovunque e comunque. Per diletto e per professione. Mi piacciono le leggende e la cioccolata. Le opere post-moderniste. Il rumore dei passi su un palcoscenico. Gli anni ’30-’40. Inventare storie. Le foto sfocate. I film con finale aperto. I viaggi in treno. L’odore delle città. L’insolito nelle persone. Il cielo.

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