Tra i vari parametri da considerare per decretare il successo di un prodotto di fiction ce n’è uno imprescindibile e il suo nome è merchandising. Non c’è vero appassionato di The Lord of Rings (che sia il romanzo di Tolkien o la trilogia di Jackson) che non porti al collo il suo anello “per domarli e nel buio incatenarli” o mangofila accanita di Nana che non indossi il lucchetto di Ren e della sua amata. Vogliamo portare con noi (o forse vogliamo essere) i nostri personaggi preferiti e allora ci accontentiamo di un pezzetto che maggiormente li rappresenti. Un simbolo che assorba la loro essenza, che racchiuda il senso di quelle storie che tanto ci appassionano. Il discorso, ovviamente, vale anche per telefilm. Ogni anno ormai la quantità di serie tv sfornate dalle reti statunitensi è davvero sproporzionata, e stranamente non a discapito della qualità (solo della sopravvivenza, visto che chiudono con la stessa facilità con cui esordiscono). Anche il numero di gadget dei telefilm è di conseguenza aumentato e non mi sto riferendo solo a poster e cofanetti di dvd: ogni telefilm ha il suo bel repertorio di oggettistica che fa sussultare i cuori dei fan! Al merchandising autorizzato, che è facilmente reperibile sui siti ufficiali della serie e delle emittenti che li producono, ci sono poi una serie di handmade, a volte così originali e di qualità che risultano ancora più irresistibili.
The Bing Bang Theory è il telefilm che ha rispolverato, anzi sdoganato, il concetto di nerd rendendolo cool fino a creare una vera e
I romantici di vecchia generazione, quelli la cui adolescenza vissuta negli anni ’90 è stata traviata e rovinata da Dawson’s Creek e Felicity, potrebbero ispirarsi a Buffy The Vampire Slayer e regalare alla loro dolce metà il Claddagh Ring, anello irlandese che nella serie il vampiro Angel regala a Buffy per legare la sua anima a quella dell’amata. Secondo la tradizione, l’anello ha la forma di due mani che abbracciano un cuore sormontato da una corona: le mani sono simbolo di amicizia, il cuore di amore e la corona di lealtà e conferiscono all’anello un triplice significato, a seconda di come viene indossato. Nella mano destra, con la punta del cuore rivolta verso la punta delle dita è un anello di amicizia; i fidanzati, invece, devono indossarlo sempre alla destra ma con il cuore puntato verso il polso; infine funge da anello nuziale se portato alla mano sinistra con il cuore puntato verso il polso. L’oggetto perfetto per far fuggire una ragazza cresciuta vedendo Gossip Girl e Pretty Little Liars.
Chi ha un animo più sanguigno (per non dire sanguinolento) può invece imitare Dexter, beniamino di tutti gli anaffettivi che si sentono costretti ad indossare una maschera di normalità. La scelta è ampia: dalle penne-siringhe per firmarsi letteralmente col sangue ai guanti in lattice per non lasciar traccia dei propri misfatti, c’è in rete tutto quello che un sociopatico possa desiderare. Magari da abbinare ai vetrini ricordo di ogni omicidio che, all’occorrente, diventano anche dei comodi sottobicchieri.
Gli emofiliaci che, differentemente dal nostro killer preferito, non bramano la solitudine ma, anzi, vogliono condividere la loro “sete di sangue” potranno organizzare festini a tema True Blood,
Ci servono davvero queste chincaglierie? Ho seri dubbi, ma sicuramente questi gingilli aiutano a colorare il quotidiano con le emozionanti sfumature dell’immaginario. Cosa scelgo per me? L'(in)utilissima fail-safe-key che Desmond usa in Lost per salvare l’isola da… non si è mai capito cosa!