Lo stagista inaspettato – Non è mai tardi per essere felici

Trovare lavoro, oggi, è davvero un’impresa titanica. Sentiamo spesso dire che il posto fisso non esiste più, che siamo vittima del precariato e anche proporsi a titolo gratuito per uno stage nelle grandi multinazionali è diventato più difficile che risolvere i quesiti del geniale Sheldon di Big Bang Theory. Ovviamente al cinema tutto è possibile, come ci dimostra la deliziosa commedia di Nancy Meyers intitolata Lo stagista inaspettato.

Benjamin Whittaker è un elegante e simpatico pensionato. Dopo aver lavorato per 40 anni come dirigente in un’azienda che produceva elenchi telefonici, in seguito alla morte della moglie, comincia a sentire il peso della solitudine e decide di candidarsi per entrare a far parte di un programma dedicato agli stagisti senior, promosso dalla start-up di successo “About the fit”. Il sito è specializzato nello shopping online ed è stato creato dalla determinata Jules Ostin, una donna in carriera dagli outfit impeccabili, che lavora sodo e dirige con passione la sua attività di e-commerce.

La giovane manager, inizialmente, non è molto convinta di voler questo navigato settantenne come assistente personale, ma la professionalità e l’umanità di Ben pian piano riescono ad abbattere il suo scetticismo, gettando le basi per un rapporto di stima e di amicizia. Ben diventa così un punto di riferimento per Jules, improvvisandosi, a seconda dei casi, autista, baby sitter, fattorino e valido collaboratore. A sua volta, Jules diventa per lo stagista senior una persona di cui prendersi cura, qualcuno da proteggere e da consigliare nei momenti di difficoltà, soprattutto quando la fragile dirigente cerca di districarsi fra il lavoro e la famiglia.

Il film gioca in maniera sobria sullo scarto generazionale tra i due protagonisti, mettendo in scena una comicità pulita veramente gradevole. L’alchimia tra Robert De Niro e Anne Hathaway è sorprendente. I due attori sono molto affiatati e il loro rapporto non ha nulla di ambiguo o compromettente, è un’amicizia disinteressata, autentica, confidenziale. Robert De Niro è convincente nel ruolo dello stagista pensionato, calmo e rassicurante, che decide di mettersi in gioco. Anne Hathaway è a suo agio nei panni della donna in carriera, fragile e allo stesso tempo volitiva, che si distacca dal prototipo della casalinga inappagata, devota alla sacralità degli affetti.

Tra incomprensioni, scoperte e confessioni, Lo stagista inaspettato si rivela una commedia piacevole e leggera, destinata forse a replicare il successo degli altri film di Nancy Meyers, come L’amore non va in vacanza e What Women Want.

Certo, non manca l’happy end un po’ stucchevole e scontato, ma nemmeno il buon gusto e l’eleganza di una sceneggiatura scorrevole e genuina.

Rossella Capasso: Per citare un’espressione di Dorothy Parker “sono quel dannato tipo di persona che scrive a fatica sette parole e ne cancella cinque”. Ogni testo per me è come un puzzle, che tento di comporre seguendo i fili aggrovigliati della mia mente, lunatica e un po’contorta. A volte riesco a completarlo, a volte no… ma ci sono anche momenti in cui è il puzzle a completare me, ed è allora che scrivere non mi sembra così male.

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