Albrecht Dürer a Milano: tra Germania e Italia.

A Milano, la nuova mostra in Palazzo Reale dal titolo “Albrecht Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia” apre nuovi orizzonti, e ci invita ad andare oltre. Il titolo della mostra dice molto, ma vale la pena specificare – come asserisce il curatore Bernard Aikema – che non si tratta di una mostra monografica tradizionale, bensì di una mostra tematica, che può definirsi di “geografia dell’arte” e che guarda al percorso artistico del grande esponente del Rinascimento tedescoAlbrecht Dürer (1471 – 1528) – con un’intenzione ben precisa: mettere in risalto quel rapporto di osmosi culturale che caratterizzò le città della Germania meridionale e dell’Italia settentrionale, reso evidente dal confronto delle opere dell’artista con quelle di contemporanei, sia tedeschi che italiani.

Albrecht Dürer. Ritratto di giovane veneziana [1505]
Albrecht Dürer. Ritratto di religioso [1516]
Albrecht Dürer. Ritratto del padre di Dürer, Albrecht Dürer il Vecchio [1516]

Le circa 130 opere – esposte in sei sezioni – mostrano il fitto dialogo culturale tra Nord e Sud Europa, e ci permettono di cogliere il rapporto tra Dürer e artisti italiani come: Leonardo da Vinci, Giovanni Bellini, Tiziano, Andrea Mantegna, Giorgione, Andrea Solario; ma anche con artisti tedeschi come: Lucas Cranach, Hans Baldung Grien, Albrecht Altdorfer e Martin Schongauer. È questo un dialogo che può ben spiegarsi in un età della circolazione delle idee, delle scoperte geografiche (la scoperta dell’America nel 1492!), di quella che può essere ben definita l’età della curiositas; è l’età in cui città come Milano, Venezia, Norimberga, Ratisbona (solo per menzionarne alcune) – portatrici di una cultura nuova – svolgono un ruolo fondamentale nella mediazione del linguaggio e nella diffusione di quest’ultimo.


Il Viaggio, fondamentale per la conoscenza di nuovi impulsi, non era però strettamente necessario per entrare in contatto con nuove idee, circolanti comunque tramite disegni, stampe, ecc. È questo il motivo per cui non è così necessario dimostrare che il Viaggio in Italia di Albrecht Dürer – in parte documentato e sul quale la critica ancora discute – sia realmente avvenuto. L’artista  conosce le soluzioni adottate – soprattutto al di là delle Alpi – dai migliori artisti a lui contemporanei: è evidente, ad esempio, nell’imitazione della natura e negli studi sulle proporzioni umane, dove dimostra di essere in stretta sintonia con le soluzioni adottate da Leonardo da Vinci.

È l’espressione di un nuovo concetto di arte che guarda alla natura in modo diretto e che – anche tramite una nuova resa paesistica – dimostra un approccio scientifico in piena sintonia con quel clima culturale ricco di cambiamenti, nuove domande, impulsi, che si suole chiamare “Rinascimento”.

Albrecht Dürer. Anatra morta [1502-04 ca.]
Albrecht Dürer. La Madonna della scimmia [1497-98]
Lorenzo Lotto. Busto di donna [1506]
Nel momento in cui Albrecht Dürer firma il suo autoritratto – nel 1500 – egli di fatto sancisce la sua fama; un’autopromozione che si concretizzerà nel 1511, quando l’imperatore Massimiliano gli concederà il diritto di apporre alle sue opere quello che può essere considerato il primo marchio di fabbrica: un monogramma che da quel momento in poi sarà il marchio di riconoscimento dell’artista, che oltre a tutelarsi dalle falsificazioni, così sanciva la sua immortalità.

La mostra – promossa e prodotta dal Comune di Milano e 24 ore Cultura – è stata possibile grazie alla disponibilità di più di 40 prestatori italiani e internazionali, per una mostra dalle dimensioni europee che raggruppa dipinti, manoscritti, libri ed incisioni che permettono un viaggio virtuale nei più prestigiosi musei europei, a Milano, dal 21 febbraio al 24 giugno 2018.

Sala espositiva: geometria, misura, architettura_jpg
Sala: la scoperta dell'individuo
Albrecht Dürer. Ritratto di giovane donna con berretto rosso [1507]

Informazioni utili della mostra tematica su Albrecht Dürer

Orari di apertura

lunedì: 14:30-19:30 / martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9:30-19:30 / giovedì e sabato: 9:30-22:30 (il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura)

Costo dei biglietti (comprensivi di audioguida gratuita)

Intero € 12,00/ Ridotto € 10,00

Informazioni, prenotazioni e sito internet

Ticket24ore

Tel. +39 02 54913

Sito Della Mostra

Catalogo: 24 ORE Cultura.

Veronica Cimmino: Femminista. Entusiasta. Mi piacciono i libri, e l’odore della carta; amo i cavalli, l’odore della pioggia, i treni, le stazioni, le ultime chiamate. Ossessionata dal gesto artistico, sono interessata a qualsiasi espressione umana. Mi interessano le tradizioni, le persone, gli atteggiamenti. Il teatro: Dio salvi il teatro! (anche se sono agnostica). L’architettura, le chiese, Borromini: la luce. Amante dei monologhi, delle introspezioni, del flusso dei pensieri; questo spiega solo in parte la mia ossessione per Virginia Woolf, e mi sento quasi costretta a citarla, perché forse nulla potrebbe descrivermi meglio di quando afferma: “[…] I’m not one of those who find their satisfaction in one person, or in infinity”.

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