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Buon Ferragosto CULTurale!

di i-Cult

COME e soprattutto DOVE state festeggiando le vostre ferie di Ferragosto? In qualche capitale europea consigliata dagli articoli dei vagabonTALENT? Su una baita in montagna al fresco di un pino? O stesi sotto l’ombrellone per ripararvi dal sole? Se, invece, non avete potuto allontanarvi da casa, sul sito del comune di Napoli troverete una ricca sessione di concerti, proiezioni ed eventi per passare le vostre serate. Intanto potete lenirvi dall’arsura, dissetandovi con le nostre PILLOLE DI CULTURA SUL FERRAGOSTO

– Etimologicamente il termine Ferragosto  deriva dal latino, Feriae Augusti, ovvero le “Feste di Augusto”, come l’imperatore che introdusse questo periodo di festa per sollevare i cittadini dall’attività  lavorativa durante la calura estiva.

ferragosto– Già a quei tempi nella notte che precedeva il 15 agosto, si accendevano grandi falò, ma non per rimorchiare qualche ragazza tra una birra e una canzone:  il fuoco aveva la funzione apotropaica di rimandare l’inevitabile allontanamento del calore solare sulla Terra e quindi prolungare ancora per qualche settimana il caldo estivo e la lunghezza delle giornate.

– Anche l’acqua aveva un significato preciso: gli antichi si immergevano nelle acqua del mare, o dei laghi e dei fiumi non per mera goliardia, ma per purificare il corpo e lo spirito dopo un periodo di sosta, che serviva a ridare le energie necessarie a svolgere il duro compito che aspettava i contadini nei campi.

– Originariamente era dunque un periodo di ferie pagane dedite soprattutto all’agricolura (le Consualia, la festa di Diana, le Opiconsiva, le Volturnalia), molto sentite dal popolo. Per questo motivo la Chiesa Cattolica assorbì tali festeggiamenti e li associò a una ricorrenza cattolica, la festa dell’Assunta in Cielo, che sin da subito mescolò rituali cristiani e tradizioni pagane.

– La tradizione popolare della gita di Ferragosto nasce invece durante il ventennio fascista. A partire dalla seconda metà degli anni venti, nel periodo ferragostano il regime organizzava, attraverso le associazioni dopolavoristiche delle varie corporazioni, centinaia di gite popolari con prezzi fortemente scontati che permettevano alle classi sociali meno abbienti di visitare le città italiane o di raggiungere le località marine o montane.

– In Italia il piatto tradizionale per eccellenza del pranzo di Ferragosto è il piccione arrostito. Questa tradizione risale all’epoca carolingia, ma evidentemente all’epoca i piccioni non erano considerati i topi del cielo come oggi. Più gustose e mangiabili anche oggi sono le gustose Margheritine di Stresa o il romano pollo in umido con peperoni.

– Un film perfetto da guardare in questa giornata? Il divertentissimo e tutto italiano Pranzo di ferragosto di Gianni Di Gregorio.

– Un racconto da leggere sotto l’ombrellone? Scherzi di Ferragosto in Racconti romani di Alberto Moravia.

Cult! vi augura un buon ferragosto e vi saluta con una canzone di Samuele Bersani, rigorosamente a tema!

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