Home AuthorCinzia Cicatelli Dove leggere? Se una giornata di primavera una lettrice

Dove leggere? Se una giornata di primavera una lettrice

di Cinzia Cicatelli

Quando si parla della “lettura” il nostro primo pensiero va sempre a COSA leggere, dimenticando un altro aspetto davvero fondamentale: il DOVE leggere. Attribuiamo il calo delle vendite di libri alla nostra “generazione ignorante” oppure al fenomeno devastante degli e-book (più devastante per le case editrici che per i lettori, bisogna ammetterlo!) e nessuno mai si sofferma sul fatto che a volte il problema è che non sappiamo dove leggere – al di là di casa nostra, si intende.

Se ci svegliamo ad un orario decente e la sera prima non siamo rientrati alle 3 con i postumi di una sbornia, potremmo voler sfogliare qualche pagina di prima mattina, magari in treno. Azione che si presenta alquanto difficoltosa: i treni sono spesso iper-affollati, soprattutto negli orari di punta, e non tutti i passeggeri sono, per così dire, silenziosi e discreti (ma come fanno ad alzare la voce alle 8 di mattina?!). La lettura è compromessa e si rischia di mescolare le avventure di Alice e le disavventure della signora accanto con la sua estetista. Ma gli ostacoli non terminano qui: in pieno centro – a Napoli, come in molte altre metropoli (non fanno testo le cittadine-bomboniera da 15.000 abitanti) – esistono solo 3 panchine per 3 milioni di persone e non le trovi mai libere, nemmeno con il rischio meteoriti! Ergo, si fa tappa ad una delle librerie di turno: Feltrinelli, Ubik, Mondadori, con la speranza di sedersi sulle loro morbidissime ma esigue poltrone e fingere (diciamocelo!) di essere interessati ad uno dei loro testi, quando in realtà leggiamo in gran segreto il nostro libro.

Se le opzioni 1, 2 e 3 falliscono miseramente, l’ultima chance è quella di mescolarsi con gli universitari di qualche ateneo e appropriarsi indebitamente di un posto riservato agli studenti. Peccato, però, che le aule studio siano spesso luoghi “adibiti ad altri usi” e anche lì la concentrazione viene a mancare.

Avete notato cosa ho omesso nel mio inconsueto itinerario? Le BIBLIOTECHE. Quegli “assurdi” posti dove, udite udite, si può leggere in tutta tranquillità e dove, nella pausa caffè, riesci perfino a scambiare due chiacchiere con qualcuno che non ti guarda torvo perché hai un libro di poesie in mano (ultimamente il mio e-reader mi rende più figa, ma appena si accorgono che non sto giocando a Temple Run, mi ribecco la solita occhiataccia!).

Ecco le più belle biblioteche dove leggere:

Non che di biblioteche non ce ne siano a Napoli o nel resto di Italia, intendiamoci, però sono luoghi bistrattati, poco vissuti e frequentati solo in casi “estremi” – ad esempio per le ricerche bibliografiche per la tesi, quando wikipedia proprio non riesce ad aiutare! È molto comune l’associazione biblioteca/studio piuttosto che biblioteca/lettura. E a me questo fa molto soffrire.

Sparse per il mondo ci sono biblioteche che hanno cambiato il modo di concepire la lettura, luoghi di aggregazione e condivisione che convogliano libri, svago, architettura e riqualificazione urbana.

Qualche esempio?el-pendulo-citta-del-messico_1 La libreria e caffetteria El Péndulo a Città del Messico ti fa sentire un po’ come Indiana Jones! Meravigliosa per coniugare il piacere della lettura ad una passeggiata nella natura selvaggia da abbinare a thè e biscottini; a Buenos Aires, invece, El Ateneo Grand Splendid era, inizialmente, un teatro progettato dagli architetti Peró e Torres Armengol, inaugurato nel maggio del 1919. Fu poi trasformato in cinema ed è diventato una libreria nel 2000, oggi una delle più frequentate al mondo! Ad Amsterdam, invece, è stata appena inaugurata la Nuova Biblioteca Pubblica, disegnata dal grande architetto olandese Jo Coenen. Dieci piani e 1200 confortevoli postazioni di lettura di cui la metà con computer – manco a dirlo – connesso a Internet. La biblioteca è aperta tutti i giorni della settimana, dalle 10 del mattino alle 10 di sera, concepita per soddisfare le esigenze (anche orarie) dei giovani. La libreria Lello e Irmão, costruita in stile modernista e neogotico dall’ingegnere portoghese Francisco Xavier Esteves e inaugurata nel 1906 a Oporto, ci proietta direttamente nella scena de La Bella e la Bestia, mentre la Biblioteca Pubblica di Kansas City (USA) ha come lato del perimetro il “Community Bookshelf”, un gigantesco scaffale di libri, i cui 22 titoli sono stati scelti dai cittadini e includono capolavori di Platone, Shakespeare, Dickens, Tolkien e Garcia Marquez. Un posto davvero suggestivo e che invita alla lettura. Se fosse a due passi da casa nostra, non ci andremmo forse tutti i giorni?428019_365118660179760_1883467268_n

Non a caso le città sovracitate sono tra le più “letterate” al mondo!

In un momento davvero doloroso per l’editoria mondiale è fondamentale creare o valorizzare i nostri luoghi della cultura. Riappropriamoci degli spazi, viviamoli a pieno.

 Chi ama leggere lo fa ovunque, è vero, ma perché accontentarsi sempre? 

Ps: Qui potete trovare quelle che ritengo le  7 più belle librerie al mondo!

 

 

 

 

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