Home AuthorAngelo Capasso THE PHILOSOPHY OF TIME TRAVEL – Un bignami per cinefili e viaggiatori spazio-temporali

THE PHILOSOPHY OF TIME TRAVEL – Un bignami per cinefili e viaggiatori spazio-temporali

di Angelo Capasso

Anche oggi ho perso il treno per appena un paio di minuti di ritardo. Mentre timbravo forsennatamente il biglietto l’ho visto allontanarsi, diventare sempre più piccolo fino svanire man mano che avanzava nel suo moto uniformemente accelerato. Sono casi come questi in cui mi sfiora  l’idea di tornare indietro nel tempo e non spendere 10 minuti del risveglio (che in realtà è un dormiveglia) a contemplare i cheerios che affogano nel latte fino diventare delle cicciotte ciambelle di spugna al miele. Peccato che nonostante possiamo ripercorrere la stessa strada avanti e indietro anche mille volte nello stesso giorno, per quanto i treni possano sfiorare i 300 km\h, non possiamo spostarci nemmeno di un minuto avanti o indietro nel tempo. Fisicamente almeno. Ad oggi la storia e l’archeologia, l’arte e la letteratura, l’inconscio e i sogni sono gli unici mezzi (e non è che sia poco) che abbiamo a disposizione per viaggiare nel tempo. E, ovviamente, l’immaginazione e il cinema.

Non sarà un caso che quello del viaggio del tempo sia uno dei temi più abbondantemente sviscerati nel mondo della settima arte. Probabilmente secondo solo alla musica, il cinema è tra le discipline artistiche quella più legata al tempo. E quello che cerca più di ingannarlo. Non solo fuori dagli schermi intrattenendo gli spettatori, ma anche dentro, provando a piegarlo alla volontà dello regista che dipana la trama.  E visto che le reali teorie sul viaggio del tempo attraverso wormhole, effetti di dilatazione temporale o i campi gravitazionali restano ancora mere speculazioni non dimostrate, ci pensano sceneggiatori e scrittori a sballottare personaggi nel continuum spazio-temporale, applicando la loro personale visione del tempo e le ripercussioni fisiche e morali che la possibilità di spostarsi da un punto all’altro della storia implicherebbe per l’umanità.

LINEA DEL TEMPO FISSA
Quel che è successo, è successo!

TERMINATOR2ridE’ la visione più lineare dello spazio-tempo, secondo la quale anche viaggiando indietro nel tempo, il futurolasciato non può essere modificato! Tutti gli eventi restano come punti fissi nel continuum temporale e le azioni del viaggiatore nel passato sono parte già iscritta della storia (solo che lui non lo sa ancora). L’esempio classico è Terminator I (di James Cameron, 1984): nel futuro John Connor, il leader ribelle della resistenza umana contro le macchine, manda Kyle Reese per salvare la sua futura madre da un cyborg spedito indietro nel tempo per ucciderla. Sarà proprio l’amore nato tra Kyle e Sarah a permettere il concepimento di John, realizzando un vero e proprio loop temporale.

Altre opere consigliate:
FILM: L’esercito delle Dodici Scimmie (Twelve Monkeys, di Terry Gilliam, 1995)
LETTURE: La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo  (di Audrey Niffenegger)
TV SERIE: Lost – Quarta Stagione (di J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber, 2001)

LINEA DEL TEMPO ALTERNATIVA
Il multiverso

Esisterebbe un multiverso costituito da un infinito numero di universi paralleli. Viaggiare nel passato causerebbe una nuova linea del tempo divergente dalla prima, quindi la nascita di un nuovo universo che partirebbe da quel punto divergente. A causa di ciò, il viaggiatore può fare ogni cosa impunemente e solo la nuova linea temporale ne sarà colpita. Qualsiasi modifica nel passato non modificherà infatti il presente d’origine, ma c’è il rischio che il viaggiatore non possa tornare nella linea temporale originaria. E’ quello che, per esempio, succede a Trunks del futuro in Dragonball, il quale torna indietro nel tempo per impedire l’attivazione di cyborg che avrebbero devastato la sua epoca: pur cambiando il presente di Goku e friends, il suo futuro d’origine resta invariato.

Altre opere Consigliate
LETTURE: qualsiasi serie Marvel a caso, ma se volete andare sul sicuro Giorni di un futuro passato  (su The Uncanny X-Men 141-142) e la recente ristampa del crossover mutante L’Era di Apocallisse
TV SERIE: Star Trek

LINEA DEL TEMPO DINAMICA
 Allarme Paradosso!

Alterare eventi del passato ha un impatto preciso sul presente, spiegato dal paradosso del nonno. Se si viaggia indietro nel tempo infatti e si uccide un proprio avo (appunto il nonno), si impedirà la propria nascita e il proprio eventuale viaggio indietro nel tempo. Ma se il nonno non è mai ucciso, vuol dire che sei nato per cui torni indietro nel tempo e lo uccidi. Questo ciclo potenzialmente infinito è in realtà un non sense che crea “un paradosso temporale il cui risultato potrebbe provocare una reazione a catena che scomporrebbe la tessitura del continuum tempo-spazio distruggendo l’intero Universo!“. La citazione è di Doc in Back To Future, la trilogia senza tempo di Robert Lee Zemeckis, incentrata appunto sui paradossi.

Altre opere consigliate:
Film: Looper (di Rian Johnson, 2012)1521334_661594733902725_2098995811_n
TV Series: Doctor Who, Fringe

Un variante possibile è quella proposta implicitamente dal film, non tanto comprensibile alla prima visione,  Donnie Darko (di Richard Kelly, 2001), che – stando allo pseudobiblium The Philosophy of Time Travel – si svolgerebbe tutto in un universo tangente creato dal passaggio di un motore d’aereo precipitato indietro nel tempo attraverso un wormhole. Siccome contemporaneamente c’è un altro reattore nel presente, la loro coesistenza “disturberebbe” il continuum dello spazio-tempo creando un paradosso che rischia di distruggere l’universo stesso

A seconda della teoria scelta, si sancisce il libero arbitrio, si distrugge la libertà di azione, oppure si abbraccia un’idea di predestinazione che ci rende semplici ingranaggi all’interno di un meccanismo. Forse, però, la teoria del tempo che al momento più mi affascina è quella dello scrittore di fantascienza Douglas Adams, di recente proposta anche dal dottor Reed Richards dei Fantastici Quattro, per cui il continuum spazio-temporale sarebbe un organismo fluido in cui è possibile viaggiare arrecando danni, che possono essere riparati da una sorta di capacità di guarigione.

“Se l’universo finisse ogni volta che ci fosse un incertezza riguardo a cosa è successo, esso non sarebbe arrivato oltre il primo picosecondo. E molti ovviamente non l’hanno fatto. E’ come un corpo umano vedi.  Qualche taglio e bruciatura qua e là non lo danneggiano. Nemmeno una chirurgia profonda, se fatta come si deve. I paradossi sono solo delle cicatrici. Tempo e spazio si curano da soli e le persone semplicemente ricordano una versione degli eventi che sembra avere tanto senso quanto è richiesto averne.”

PS: Avete indovinato i lungometraggi citati dalla copertina? Se vi interessa recuperarli per una prima infarinatura sulle implicazioni del viaggio del tempo, dovete vedere: Back to the Future – 2. Bill & Ted’s Excellent Adventure – 3. Harry Potter and the Prisoner of Azkaban – 4. Somewhere in Time – 5. Prince of Persia: The Sands of Time – 6. The Butterfly Effect – 7. Hot tub Time Machine – 8. Star 9. Donnie Darko – 10. Groundhog Day 

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