di Angelo Castaldo
Il Grande Gatsby. Sappiatelo però, se vi azzardate a leggere il libro, si tratta di una storia vera, di una tragedia, non di una favola.
E’ ambientata in quegli stessi luoghi ricoperti da un velo di brillantini che portate nei vostri ricordi.
Li riconoscerete.
E’ mossa dalle stesse dinamiche che quella sera stessa muoveranno voi, all’ennesima intima chiacchierata alcolica o all’ennesima grande festa.
Le vivrete.
E’ popolata dalle stesse persone che popolano le vostre giornate, che non possono tollerarsi malgrado le buone maniere, non possono capirsi malgrado le molte parole, non possono incontrarsi malgrado la vicinanza, e restano così : soli tra la gente.
Vi distaccherete.
E’ incentrata sul Diverso, il Protagonista, Tu: Gatsby. E’ l’Eroe che si batte contro tutto per raggiungere lo scopo, per rompere lo schema e raggiungere qualcuno malgrado un’insormontabile distanza. Un sognatore irriducibile, un idealista che avverte il bisogno di dare un senso al mondo intorno a lui e osserva malinconico quella luce, verde come la speranza, che si riflette davanti casa di lei. Il più solo fra gli uomini: solo con la sua solitudine, solo con il suo ideale, solo con un sogno, con la sua perseveranza, con il suo amore.
Vi immedesimerete, sognerete, amerete, lotterete, e proprio come lui, alla fine…
– F.S. Fitzgerald, Il Grande Gatsby, traduzione di F. Pivano, Milano, Modadori, 2001, pp. 272.
Per saperne di più sul film “Il Grande Gatsby” di Baz Luhrmann leggete l’articolo dedicato su —> Cinemotion.
