Home AuthorAngelo Capasso Merchandising-addicted: cose di cui potresti ma non vorresti fare a meno

Merchandising-addicted: cose di cui potresti ma non vorresti fare a meno

di Angelo Capasso

Tra i vari parametri da considerare per decretare il successo di un prodotto di fiction ce n’è uno imprescindibile e il suo nome è merchandising. Non c’è vero appassionato di The Lord of Rings (che sia il romanzo di Tolkien o la trilogia di Jackson) che non porti al collo il suo anello “per domarli e nel buio incatenarli” o mangofila accanita di Nana che non indossi il lucchetto di Ren e della sua amata. Vogliamo portare con noi (o forse vogliamo essere) i nostri personaggi preferiti e allora ci accontentiamo di un pezzetto che maggiormente li rappresenti. Un simbolo che assorba la loro essenza, che racchiuda il senso di quelle storie che tanto ci appassionano. Il discorso, ovviamente, vale anche per telefilm. Ogni anno ormai la quantità di serie tv sfornate dalle reti statunitensi è davvero sproporzionata, e stranamente non a discapito della qualità (solo della sopravvivenza, visto che chiudono con la stessa facilità con cui esordiscono).  Anche il numero di gadget dei telefilm è di conseguenza aumentato e non mi sto riferendo solo a poster e cofanetti di dvd: ogni telefilm ha il suo bel repertorio di oggettistica che fa sussultare i cuori dei fan! Al merchandising autorizzato, che è facilmente reperibile sui siti ufficiali della serie e delle emittenti che li producono, ci sono poi una serie di handmade, a volte così originali e di qualità che risultano ancora più irresistibili.

The Bing Bang Theory è il telefilm che ha rispolverato, anzi sdoganato, il concetto di nerd rendendolo cool fino a creare una vera e 26095_109085942451688_4768769_npropria moda nerd. E’ grazie a questa sit-com che non mi vergogno più di dire ad una ragazza che leggo Batman e l’Uomo Ragno! Idolo indiscusso della serie è Sheldon Cooper, che nel corso delle numerose stagioni ha sfoggiato episodio dopo episodio una varietà di t-shirt dedicate a fumetti e alla fantascienza. Il suo guardaroba è una vera e propria collezione di t-shirt d’alta moda geek. E se, come il nostro fisico preferito, siete ossessionati dalle pieguzze pronte a fare un agguato al maniacale ordine dei vostri capi d’abbigliamento, ecco a voi il piega-magliette del Dottor Cooper, con il quale avrete la sicurezza di camicie e t-shirt perfettamente piegate in sole tre semplici mosse. Un toccasana per ogni ossessivo-compulsivo!

CarrieSe proprio non vi potete permettere scarpe firmate Manolo Blahnik e Louboutin, abitini Dior,  borsette Fendi e accessori Louis Vuitton, un must che ogni appassionata di Sex and City non può farsi mancare nel  portagioielli per omaggiare lo stile della beniamina Carrie è la collana col nome personalizzabile. Occhio, però, a farvi scrivere il vostro di nome e non quello della bionda newyorkese più ammirata da tutte le serial addicted.

I romantici di vecchia generazione, quelli la cui adolescenza vissuta negli anni ’90 è stata traviata e rovinata da Dawson’s Creek e Felicity, potrebbero ispirarsi a Buffy The Vampire Slayer  e regalare alla loro dolce metà il Claddagh Ring, anello irlandese che nella serie il vampiro Angel regala a Buffy per legare la sua anima a quella dell’amata. Secondo la tradizione, l’anello ha la forma di due mani che abbracciano un cuore sormontato da una corona: le mani sono simbolo di amicizia, il cuore di amore e la corona di lealtà e conferiscono all’anello un triplice significato, a seconda di come viene indossato. Nella mano destra, con la punta del cuore rivolta verso la punta delle dita è un anello di amicizia; i fidanzati, invece, devono indossarlo sempre alla destra ma con il cuore puntato verso il polso; infine funge da anello nuziale se portato alla mano sinistra con il cuore puntato verso il polso. L’oggetto perfetto per far fuggire una ragazza  cresciuta vedendo Gossip Girl e Pretty Little Liars.

tumblr_lm1vc4LOv71qbk4o1o1_500Per gli sdolcinati più  moderni, invece, direttamente da How I Met Your Mother, un musthowImet da regalare alla futura madre dei propri figli, quella che accetterebbe che tu li chiamassi Luke e Leila, quella che prepara i migliori muffin della città, quella tanto innamorata da sopportare l’amicizia ai limiti dell’eterosessualità con il vostro Marshall. Sto parlando ovviamente dell’ombrello giallo, leitmotiv della storia d’amore tra Ted e l’anonima compagna del destino e simbolo del loro incontro magico. Sempre prendendo spunto da How I Met Your Mother, i fan più goliardici, gli sciupafemmine incalliti e, dunque, quelli che si sentono LEGGENDARI come Barney Stinson, possono invece comprarsi una cravatta con le ochette e dimostrare, come il loro mentore, che “l’unico limite è che non ci sono limiti“.

Chi ha un animo più sanguigno (per non dire sanguinolento) può invece imitare Dexter, beniamino di tutti gli anaffettivi che si sentono costretti ad indossare una maschera di normalità. La scelta è ampia: dalle penne-siringhe per firmarsi letteralmente col sangue ai guanti in lattice per non lasciar traccia dei propri misfatti, c’è  in rete tutto quello che un sociopatico possa desiderare. Magari da abbinare ai vetrini ricordo di ogni omicidio che, all’occorrente, diventano anche dei comodi sottobicchieri.

Gli emofiliaci che, differentemente dal nostro killer preferito, non bramano la solitudine ma, anzi, vogliono condividere la loro “sete di sangue”  potranno organizzare festini a tema True Blood, tru-blood-mainil sangue sintetitico made in Japan, che nel telefilm ha permesso ai vampiri di svelare la loro esistenza agli umani. Ovviamente (o purtroppo) noi ci dobbiamo accontentare di una bevanda gassata, non a base di proteico sangue,  ma di vitaminica arancia rossa. Da quando il True Blood è uscito dallo schermo per arrivare nei nostri frigoriferi sono stati inventati appositi cocktail vampireschi: se inviterete un buon barman al vostro party, potrete offrire Plasmapolitan (a base di True Blood, limone, cointreau e succo di lime),  Death on the Beach (True Blood, succo d’ananas, vodka e liquore alla pesca) o Fangbanger (True Blood e vodka). Chi invece ama bere in compagnia, ma predilige bevande decisamente più soft con i soliti pochi ma buoni amici, non può farsi mancare la tazzona da cappuccino o quella per il “caffè” di Friends. Ve li ricordate gli interminabili pomeriggi che Chandler, Joey e tutta la combriccola di amici trascorrono al calduccio del Central Perk tra una fetta di saker-torte e battutine esilaranti? Per me una cioccolata calda bevuta in una di queste tazza ha il sapore corposo dell’amicizia.

Ci servono davvero queste chincaglierie? Ho seri dubbi, ma sicuramente questi gingilli  aiutano a colorare il quotidiano con le emozionanti sfumature dell’immaginario.  Cosa scelgo per me? L'(in)utilissima fail-safe-key che Desmond usa in Lost per salvare l’isola da… non si è mai capito cosa!

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