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Dignità Autonome di Prostituzione Christmas Edition

di Angelo Capasso

Se fino al 31 dicembre, passeggiando a Napoli per via Conte di Ruvo , vi capiterà di udire balere e gemiti di piacere, mentre inconsuete luci rosse illuminano un viavai di passanti coperti da veli, non pensate a male: la Casa del Teatro non ha definitivamente chiuso per lasciare il posto a una casa di tolleranza. Ciononostante, la sensazione che potreste avere non si rivelerebbe poi così sbagliata, visto che per il sesto anno consecutivo il Bellini si è “travestito” da bordello, accogliendo l’originale Christmas edition di Dignità Autonome Di Prostituzione.

Lo spettacolo di Luciano Melchionna, dal format di Betta Cianchini e Luciano Melchionna, prevede infatti che il teatro si trasformi in una lasciva casa chiusa dell’Arte, proponendo una formula scenica molto diversa a quella cui si è solitamente abituati, talmente interattiva da richiedere la totale partecipazione del pubblico. Accompagnati da avide maitresse, gli attori interpretano scafate prostitute disposte a elargire intense performance teatrali in cambio di un adeguato compenso in dollarini. La tradizione impone che

Paghi prima… e anche dopo se ti è piaciuto.

Allo spettatore intrigato non resta che lasciarsi sedurre da lolitine, femme fatale, travestiti e bagasce, trattare sul prezzo con i loro accompagnatori e smarrirsi nei meandri più impensati, negli orifizi più inesplorati del teatro (e non solo): quella sera il palco sarà a malapena un passaggio, mentre camerini, stanze di servizio, uffici e locali nei pressi del teatro diveranno le camere che accoglieranno il vostro momento di intimità teatrale.

Dignità Autonome di Prostituzione Christmas EditionBetta Cianchini, che interpreta l’ucraina Anya, vi porterà nello sgangherato pullmino parcheggiato sul marciapiede e, nonostante la scomoda location, vi regalerà una delle pillole di piacere più intense. Dopo avervi fatto attraversare via Bellini, Sandra Caraglia nelle sensuali vesti de La non camminare scalza, con il suo monologo calpesterà un bel po’ di luoghi comuni sulle donne e sull’amore. Veramente notevole Irene Grasso, alias La ritrattista, che dipinge uno spaccato dell’Italietta (mal)governata da ignoranti e qualunquisti, per i quali la cultura è solo una sgraziata parola con la quale sanno, però, riempirsi bene la bocca e le tasche. Raffaele Ausiello è il Non lo voglio sapere, bravissimo nel farvi venire… la voglia di conoscere la sua storia. Nella balera che chiude lo show, la performance musicale di Salvatore Lampitelli è un blues graffiante e galvanizzante che smuove i piedi dei più refrattari al ballo.

Non sorprendetevi se, spulciando altre recensioni di di DADP, leggerete di altri attori e artisti che non ho avuto modo di apprezzare e, di conseguenza, citare. Il cast coinvolto per abitare questo bordello è così numeroso che non riuscirete ad assistere a più di tre-quattro spettacoli, forse cinque se siete bravi a trattare e precoci… ehm.. volevo dire svelti nel gustare l’intera pillola di piacere. Proponendo una soluzione tanto semplice quanto brillante, il format teatrale è pensato proprio per non esaurirsi in una visione soltanto e, nonostante sarete totalmente appagati a fine spettacolo, non aver visto questo o quell’artista vi lascerà sempre quel pizzico di insoddisfazione che vi invoglierà a tornare ancora e di perdervi in questa pièce che scardina la scenografia per dar spazio alla recitazione, che dà la possibilità di esprimersi a giovani e preparati attori (troppo spesso sono messi in ombra dai soliti noti e atavici nomi), che vede il regista nei panni del pappone-papi esporsi in prima persona, anzichè nascondersi dietro le quinte a muovere le fila. In poche parole, che sovverte le canoniche regole del teatro, ma ne mantiene illese le principali e spesso dimenticate funzioni.

L’anno prossimo Dignità Autonome di Prostituzione compirà dieci anni, eppure si mantiene ancora fresco, audace, provocatorio. E, soprattutto, ha ancora tanto da dire. D’altronde se la realtà lavorativa e il mondo della cultura in Italia (di cui il micromondo del teatro ne è perfetto specchio) in questi dieci anni non sono minimamente evoluti, come potrebbe il messaggio cambiare? Agli attori non resta che calare la maschera e comportarsi alla stregua del modo in cui vengono considerati: prostitute, ma perlomeno con l’autonomia di scegliere chi e dove essere, con la dignità di farsi pagare per il loro lavoro.

Quando l’arte paga, l’artista appaga: provare per credere.

Dignità Autonome di Prostituzione - Christmas Edition

Dignità Autonome di Prostituzione Christmas Edition

Teatro Bellini, dal 17 al 31 dicembre

Prezzi: intero 23 €, ridotto (under 29, over 65, cral, convenzioni) 17 € (esclusivamente per le repliche di giovedì 17, venerdì 18, lunedì 28 e martedì 29 dicembre)

Ai prezzi sopraelencati va applicata una maggiorazione del 10% pari al diritto di prevendita

Giorni e orari di repliche: giovedì 17, venerdì 18 e sabato 19 ore 21:00 – domenica 20 ore 18:00 – venerdì 25 ore 21:00 – sabato 26 ore 21:00 – domenica 27 ore 18:00 – lunedì 28 ore 21:00 – martedì 29 ore 21.00.

SPECIALE CAPODANNO CON DAdP

Il 31 dicembre l’appuntamento con DAdp sarà speciale: alle 23.00 la celebre Casa Chiusa dell’Arte darà il via a un party folle che tra teatro, musica, brindisi, frizzi e lazzi andrà avanti fino all’alba, in un crescendo di baldoria e sorprese. La notte di Capodanno avrai a disposizione infiniti dollarini con i quali potrai acquistare innumerevoli Pillole del Piacere Teatrale, per poi ballare fino all’alba con la famiglia di DAdP, dando un degno benvenuto al 2016! INGRESSO 85 €

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