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Federico Fellini – Il regista visionario del cinema italiano

di Enza Murano

Federico Fellini è uno dei più importanti registi della storia del cinema italiano e internazionale. Dopo aver lavorato come fumettista e poi in radio, Fellini lavora come sceneggiatore in vari film, tra cui “Roma città aperta” e “Paisà” e, in quest’ultimo, ricopre anche il ruolo di assistente sul set. Il suo debutto come regista avviene negli anni ’50, insieme ad Alberto Lattuada, con il quale dirige “Luci del varietà”, un film che non riscuote grande successo ma segna il percorso narrativo di Fellini e ciò che caratterizzerà la maggior parte dei suoi film: la rappresentazione del mondo dello spettacolo e la sua decadenza.

Nel 1952 firma il suo debutto assoluto come regista con il film “Lo sceicco bianco” interpretato dal grande Alberto Sordi. Con questo film Fellini dà l’avvio a un modo di fare cinema completamente diverso, che però non viene subito apprezzato e capito. Il successo arriva nel 1954 con il film “La strada” che racconta il rapporto tra due artisti di strada che girano l’Italia nel secondo dopoguerra. Il film viene premiato nel 1957 con un Oscar come miglior film straniero, istituito proprio in quell’anno per la prima volta.

federico felliniFellini raggiunge l’apice del suo successo con e dopo il film “La dolce vita” del 1960, del quale è rimasta ormai nella memoria collettiva la splendida scena del bagno della bella protagonista Anita Ekberg nella Fontana di Trevi. Dopo il film del 1962 “Le tentazioni del dottor Antonio” interpretato da un esilarante Peppino De Filippo, Fellini firma con il film “8 ½” del 1963 quello che è forse il suo capolavoro e che risulta essere uno dei film più studiati, amati, ammirati ed imitati della storia del cinema, nonché premiato con un premio Oscar. Nel 1969 firma con “Fellini Satyricon”, una sorta di dolce vita ambientata nella Roma di due millenni prima; una rappresentazione molto intensa della messa in scena della vita e della contemplazione della morte. Successivamente gira altri due grandi film, incentrati sul tema della memoria, “I clowns” nel 1971 e “Roma” nel 1972, dopo di che gira la più straziante, tenera, ridente e malinconica autobiografia mai diretta nella storia del cinema : “Amarcord” (1973). Quest’ ultimo film ne precede altri due diversamente pensosi, come l’ emblematico “Il Casanova” del 1976 e il politico “Prova d’orchestra” del 1979 che preludono al gran finale della filmografia felliniana degli anni 80.

federico felliniNell’arco della sua carriera Federico Fellini ha diretto decine di film che sono rimasti nella memoria collettiva come opere indimenticabili, satiriche e malinconiche, caratterizzate da uno stile visionario e onirico che lo ha reso uno dei migliori registi italiani e internazionali.

“Il visionario è l’unico realista.”

Federico Fellini

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