Il film su Fabrizio De Andre – Principe libero uscirà nelle sale cinematografiche esclusivamente il 23 e 24 gennaio distribuito da Nexo Digital e andrà in onda su Rai 1 il 13 e 14 febbraio. Noi di Cult con grande curiosità siamo stati invitati alla prima all’Anteo Spazio Film di Milano lo scorso 19 gennaio.
Mancava un film su Fabrizio De André, che ne esplorasse la vita e l’interiorità e regalasse un profilo veritiero di questa pietra miliare della cultura musicale del nostro paese. Siamo stati quindi molto contenti di partecipare all’evento in omaggio al grande poeta e cantautore italiano.
Il film su Fabrizio De Andre nasce dalla sinergia tra Rai Fiction & Bibi Film. La regia è di Luca Facchini e il cast vede Luca Marinelli nei panni di Fabrizio De Andre, Valentina Bellè, Elena Radonicich, Davide Iacopini, Gianluca Gobbi e con la partecipazione straordinaria di Ennio Fantastichini.
Fiction romantica sulla biografia di un uomo che ha speso la sua vita a liberarsi del romanticismo non della sigaretta tantomeno della bottiglia, sue amiche indivisibili . Dell’amorevole padre si libererà solo quando gli obbedirà post mortem realizzando le sue ultime volontà. Irrequieto nel volersi sempre perfezionare ed immancabile nel suo vivere quotidiano, un continuo giudicarsi e ritenersi intrappolato dalle convenzioni borghesi o familiari. L’ultima scena è’ la sintesi di questo perenne guardarsi. RAI 1 sarà molto seguita le sere che la trasmetteranno e i fan di Fabrizio godranno nel vederlo crescere come uomo e come artista nonché dell’ottima scelta delle sue canzoni come unica colonna sonora.
Teresa Del Prete – giornalista, in collaborazione con i-cult
Abbiamo cercato di raccontare circa quarant’anni della vita di Fabrizio De André. A parte la consapevolezza di affrontare un gigante, il tema vero era stabilire cosa ci interessasse raccontare di lui. Il centro del racconto doveva essere Fabrizio e la ricerca della propria libertà, personale e professionale. Le due cose sono sempre andate insieme e la cartina di tornasole è il rapporto con la propria famiglia, con il padre Giuseppe, in particolare, dall’infanzia in poi, e quindi con le sue mogli: Puny e Dori.
La coerenza, un vero tratto distintivo per Fabrizio, che si consolida nella sua vicenda umana, attraverso confronti a volte dolorosi, si dichiara ed espleta nella sua indimenticabile produzione artistica. Su questo si è fermato il nostro sguardo: sul modo che aveva Fabrizio di affrontare il mondo, di osservarlo e, spesso, reinventando parole per descriverlo.
La forma narrativa che ho scelto tenta di aderir e il più possibile all’essenziale, alla sintesi,puntando con decisione, quando ci è riuscito, ad una certa eleganza. Inquadrature larghe dove poter immergere i personaggi raccontandone la personalità anche attraverso gli ambienti scelti, cercando di valorizzare la scenografia, gli arredi e i costumi che in un film storico hanno l’ambizione di restituire un tempo perduto. Sarebbe stato impossibile mettere insiemeLuca Facchini – regista
Non resta quindi che attendere la proiezione al cinema o sul piccolo schermo! Già da ora… buona visione e soprattutto buon ascolto!