Solo 7 semplici regole da seguire per vivere più a lungo e ridurre il rischio di una serie di malattie mortali. E’ quanto si evince dall’ultimo studio degli scienziati dell’Imperial College di Londra pubblicato sulla prestigiosa rivista Journal Clinical of Nutrition.
Seguendo questi piccoli accorgimenti e apportando minimi cambiamenti al nostro stile di vita, infatti, è possibile ridurre di quasi il 35% il rischio di morire a causa di diverse malattie, differenti tra loro. In particolare, è stato stimato che si ha una riduzione del rischio di morte per cancro del 20%, per malattie polmonari del 50% e per infarto acuto del miocardio del 44%.
Ma quali sono le golden rules per vivere più a lungo?
1. Mantenere il peso forma, evitando di essere sovra o sottopeso
2. Essere fisicamente attivi per almeno 30 minuti al giorno
3. Limitare gli alimenti ad alto valore energetico come i cibi grassi e gli zuccheri aggiunti
4. Limitare il consumo di carni rosse
5. Consumare una buona varietà di verdure, ortaggi, cereali integrali e frutta
6. Limitare l’uso di bevande alcoliche (max 2 al giorno per gli uomini e 1 per le donne)
7. Allattare al seno in modo esclusivo fino a 6 mesi
I due consigli che pesano in maniera rilevante sulla longevità sono in particolare il primo, mantenere il peso forma senza essere sottopeso, e il quinto, consumare prevalentemente cibi vegetali. Quanto all’allattamento al seno, è stato dimostrato che le donne che allattano per almeno 6 mesi, in virtù di un’importante combinazione nei cambiamenti dello stile di vita, presentano un rischio di morte per cancro inferiore del 10% e di malattie cardiocircolatorie del 17%.
A onor del vero, le sette regole in questione non sono nuove ma fanno parte del decalogo stilato nel 2007 dal World Cancer Research Fund e dall’American Institute For Cancer Research. L’equipe di ricercatori britannici, sotto la guida della dott.ssa Teresa Norat, ne ha dimostrato validità ed efficacia dopo aver osservato per circa 12 anni le abitudini alimentari e lo stile di vita di ben trecentoottantamila soggetti provenienti da nove diversi paesi europei e confrontando il gruppo di partecipanti con maggiore aderenze alle raccomandazioni al gruppo di soggetti con aderenza minore.
I risultati ottenuti devono essere confermati attraverso analisi condotte su popolazioni più ampie tenendo conto anche dei restanti 3 punti del decalogo che, per ragioni tecniche, non sono stati presi in considerazione e che potrebbero determinare un’ulteriore caduta del rischio: 1) ridurre il consumo di sale 2) non affidarsi agli integratori per prevenire il cancro 3) eseguire una corretta prevenzione dei tumori dopo averne sconfitto uno.
I risultati fin ora ottenuti ci lasciano ben sperare. Nell’ attesa che venga completato questo elisir di lunga vita direi di cominciare a seguire questi sette semplici suggerimenti, applicabili con uno sforzo davvero minimo… in fondo “basta poco per vivere più a lungo, che ce vo?”
