Home Eventi Ritorno al passato con Il Bello o il Vero e Guys ‘n’ Dolls: scultura e vintage party a Spaccanapoli

Ritorno al passato con Il Bello o il Vero e Guys ‘n’ Dolls: scultura e vintage party a Spaccanapoli

by Claudia Esposito

Cari Culturisti napoletani, avete mai pensato a un viaggio nel tempo? A Napoli, per un giorno, si può! Nella meravigliosa cornice di Spaccanapoli, la parte più antica e pittoresca della città, avrete la possibilità di fare un giro nella storia, alla scoperta della bellezza: inquieta nel Medioevo dello stupefacente Complesso di San Domenico Maggiore, sperimentale nelle sculture di fine ‘800 e inizio ‘900, luccicante nei lustrini degli anni ’20 e allegra, spettinata e sorridente nei magici anni ’50!

Pronti a salire sulla nostra macchina del tempo? 3…2…1… Allacciate le cinture!
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Il Bello o il Vero

Pensiamo al bello e immediatamente ci sovviene l’idea di apparenza, ideale, virtuale… Irreale, forse? La bellezza ci affascina e al tempo stesso sembra suscitare diffidenza, quasi consistesse di un abile trucco, una luminosa maschera che l’Arte o la Natura forniscono all’uomo quale arma o consolazione. Il dibattito sulle implicazioni culturali del bello e del vero, così come la contrapposizione tra ciò che è piacevole e ciò che invece è ʽutileʼ in quanto educativo, è vivo nella società occidentale dai tempi in cui Platone o Orazio si interrogavano sull’Arte e sulle sue finalità.

Su bello e vero sono invitati oggi a riflettere i visitatori della straordinaria mostra allestita al Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore di Napoli, promossa dal Comune, dalla Fondazione Forum Universale delle Culture e dall’Università degli Studi di Napoli Federico II in collaborazione con Databenc, dal titolo “Il Bello o il Vero. La scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento”. Seguendo un ideale percorso attraverso due secoli di grandi cambiamenti storico-culturali e artistici, si potranno ammirare circa 250 delle più importanti opere degli scultori napoletani di fine ‘800 e inizio ‘900. La grande novità proposta è l’interazione con le sculture, tramite l’utilizzo della tecnologia digitale dei dispositivi elaborati da Databenc (Distretto ad Alta Tecnologia per i Beni Culturali), nell’ambito dei progetti CHIS (Cultural Heritage Information System), SNECS (Social Network delle Entità dei Centri Storici), OPS (Opere Parlanti Show) e Muse@Home. Ogni opera infatti sarà collegata ad un sensore che permetterà ai visitatori non solo di interagire con la scultura e l’ambiente, ma anche di mettersi in contatto tra loro tramite social networks, vivendo così un’esperienza collettiva e non passiva.
il bello o il veroDi grande interesse è la selezione di artisti e opere: nonostante si tratti di lavori che ebbero un notevole impatto sull’arte successiva, risultano sconosciuti ai più e soprattutto poco studiati dagli esperti del settore. E a colmare questo ingiusto quanto inspiegabile vuoto nella Storia dell’Arte, colpevole di aver fino ad oggi trascurato o quanto meno sottovalutato questa stagione artistica, la Mostra permette finalmente al grande pubblico di ammirare – tutti in una volta ‒ i capolavori di Stanislao Lista, Vincenzo Gemito, Filippo Cifariello, Giuseppe Renda, Francesco e Vincenzo Jerace, Costantino Barbella e altri tra i più influenti scultori dell’epoca. Un’epoca di passaggio, durante la quale Napoli assunse un ruolo di primo piano, come sottolinea la curatrice della mostra Isabella Valente, sul sito ufficiale della mostra:

“La città, non più solo romantica ed esotica meta del GrandTour, «l’incantevole sirena» di Ettore Bernich, assunse una prospettiva sfaccettata, percorsa dai pesanti interventi urbanistici del Risanamento e della crescita postunitaria. In particolare, fu luogo dell’attività di artisti, scuole e movimenti, che svilupparono i temi del verismo e si inserirono dialetticamente in ambito europeo. […] Un contesto di grande vivacità creativa che, nella scultura, trovò il mezzo più adatto per esprimere la nuova sensibilità.”

il bello o il veroEd è attraverso una decisa spinta in direzione della riproduzione realistica del soggetto, a discapito dell’ideale di bellezza classica, che si realizza un registro espressivo che permette di esprimere questa nuova sensibilità, esplicitata nelle stupefacenti sculture in mostra a San Domenico Maggiore. Così, passeggiando attraverso gli ambienti di uno dei luoghi più antichi e solenni di Napoli, ci si sofferma a contemplare i volti e i corpi delle creature nate dal genio di questi illuminati artisti partenopei, e a riflettere sul Vero che è in esse: i sorrisi, le espressioni di dolore, i movimenti accennati o violenti le rendono vive, reali, forse anche più di noi spettatori che immobilizzati restiamo a guardarle senza fiato. Vi ricorderanno un vostro amico, un’esperienza che avete vissuto, la persona di cui siete innamorati.

1 a 0 per il Vero, dunque? No. Guardatele, lasciatevi coinvolgere: sono immensamente Belle, queste figure. Converrete con me che la dicotomia del titolo della mostra si annulla e supera al primo sguardo, grazie a delle opere che sono Belle e Vere.
il bello o il vero

Guys ‘n’ Dolls. Vintage culture party

Una volta ripresi da quest’esperienza in un certo senso catartica, è tempo di risalire sulla nostra macchina del tempo e fare un passo in avanti: indossate le scarpette da ballo, le vostre migliori gonne a ruota, i giubbini di pelle, i boa colorati, gli impeccabili completi anni ’20 e scatenatevi al più amato party vintage della città! Chi di noi non ha sognato almeno una volta di volteggiare o scatenarsi in pista sulle note frizzanti della musica di Elvis o sentirsi come i protagonisti delle sfavillanti feste de Il grande Gatsby, tra lustrini e scintillii?
grande gatsbyIl 19 dicembre, al Teatro Bellini, le poltrone della sala spariranno per permettere ai napoletani di sentirsi tutti bulli e pupe. Il rock ‘n’ roll incontra lo swing e il jazz e gli organizzatori dell’evento faranno rivivere lo stile, la musica e la moda del tempo che fu. Per l’occasione, infatti, il teatro forse più originale della città si trasforma in una vera e propria balera, con lezioni di ballo e la musica dal vivo dei Good Fellas, band italiana che si è distinta nel genere anche all’estero, con esibizioni in Francia, Svizzera, Germania, Regno Unito, Olanda e Belgio. L’evento è organizzato da Easychic, in collaborazione con Village Blues & Swingin’ Napoli e prevede un programma così articolato:

Dalle 19:00: Lezioni gratuite di ballo anni ’50 con gli istruttori di Swingin’ Napoli
Dalle 21:00: The Swing
Dalle 22:30: Esibizione dal vivo dei Good Fellas

guys and dolls belliniSe avete nostalgia degli anni spensierati, se non li avete mai vissuti e desiderate avere un assaggio di com’era, se semplicemente avete voglia di lasciare da parte i brutti pensieri e fare una piacevole incursione anche nella bellezza del ballo, allora vi consiglio di concludere qui la vostra giornata al centro di Napoli.

La festa inizia, si aprono le danze! Ci sarà tempo per tornare al nostro grigio presente.
vintage-cultural-partyEvento: Il Bello o il Vero. La scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento.
Quando: Dal 30 Ottobre 2014 al 31 Gennaio 2015. Dal lunedì alla domenica, 10:00 ‒ 18:00
Dove: Complesso di San Domenico Maggiore, Vicolo San Domenico Maggiore 18, Napoli
Ingresso: Gratuito

Evento: Guys ‘n’ Dolls. Vintage culture party.
Quando: 19 Dicembre 2014
Dove: Teatro Bellini, Via Conte di Ruvo 14, Napoli
Ingresso: 15 euro, biglietti in prevendita al botteghino del teatro.
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