Napoli ha bisogno di nuovi stereotipi, o di confermare quelli vecchi, o semplicemente di un nuovo marchio per nobilizzarli a gadget folcloristici. Così lo Studio Trisorio commissiona il compito di scovarli lungo la costiera amalfitana a Martin Parr, presidente della celebre agenzia fotografica Magnum.
Non a caso, assieme al catalogo della mostra è possibile acquistare anche un sedicente telo mare con la stampa fotografica della foto di apertura.
Martin Parr è diventato noto per i suoi scatti patinati che raccontano con distaccata ironia la società dei consumi americana.
La sua tecnica rende plastici colori, tanto da far somigliare i soggetti ad “una roba raccapricciante che non può esistere sul serio”. Very Pacchiano!
La macchina fotografica sancisce lo iato tra lui ed il mondo, oggettualizza la realtà e l’obiettivo rivela il grottesco, sviluppando un’alienazione che ti fa urlare in testa: “Che ci faccio io qui?”, dal simpatico afflato sociofobico. Il distacco degli scatti di Parr è analogo a quello dei bambini che osservando gli adulti vedono il loro futuro, e si chiedono: “Ma mi converrà?”.
Con questo tratto distintivo, il fotografo inglese racconta le celebri coste campane svelando non tanto le peculiarità napoletane, quanto una sorta di omologazione nella pratica del selfie o in un turismo di costiera oramai popolano riconoscibile dalla grande quantità di obesi. Magna bell’e mammà!. Martin Parr sostiene infatti che:
“Un giorno in spiaggia è uguale in tutto il mondo”
Così dimostra il suo progetto sviluppato lungo i litorali della coste americane. Al mare la società di massa “mette a nudo” i nuovi parametri culturali, all’interno di uno dei non-luoghi descritti dall’etnologo e antropologo francese Marc Augè.
Ci vuole un bel bagno per rinfrescare le idee.
Buone vacanze!